La scuola “Baldacchini-Manzoni” oltre l’orizzonte con l’UNESCO

il progetto interculturale prevede attività linguistiche, storiche, artistiche, musicali e coreutiche

sabato 20 febbraio 2016
Prestigioso risultato conseguito dalla Scuola Secondaria di primo grado Baldacchini-Manzoni, ammessa a far parte della rete internazionale di Scuole UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza Sociale e Naturale e la Cultura) con il Progetto di Educazione Interculturale "Oltre l'Orizzonte". L'idea progettuale muove dalla constatazione che l'attuale società, globalizzata, multietnica e multiculturale, presenta tratti di notevole complessità che vanno correttamente letti e interpretati attraverso un'adeguata Educazione interculturale. La finalità è far comprendere ai ragazzi che, a seguito del processo di globalizzazione, il mondo sia divenuto policentrico e multiculturale; pertanto è importante evitare ogni forma di etnocentrismo per consentire allo studente di vivere in modo consapevole "l'era planetaria" (Morin), insegnandogli a guardare con curiosità e senza timore "Oltre l'orizzonte".

Progetto intercultura "Oltre l'orizzonte" presso la scuola media "Baldacchini"
Il progetto è alquanto articolato e le attività previste coinvolgono diversi ambiti disciplinari: linguistico, storico, artistico, musicale e coreutico. Il filo conduttore che accomuna le diverse attività sarà l'intercultura; la programmazione prevede la sensibilizzazione alle altre culture attraverso lo studio e la riflessione intorno agli usi, ai costumi, alle consuetudini presenti in vari Paesi del mondo per educare gli studenti ad interagire costruttivamente con tutti coloro che abbiano una nazionalità diversa dalla propria e poter realmente concorrere alla formazione di una società pluralista, rispettosa dell'alterità. A fine anno, il progetto si concluderà con un grande spettacolo teatrale, che includerà anche una sezione di musica strumentale (chitarra e pianoforte), l'esibizione del coro stabile della scuola "Musicarcantando" e del corpo di ballo, e una mostra di lavori a tema.

Il traguardo ambizioso che si intende conseguire può essere sintetizzato dalla bellissima metafora di Michel Serres: far capire ai nostri ragazzi che l'identità di tutti gli esseri umani è fatta come il mantello di Arlecchino, "di pezzi multicolori, annodati, nuove pezze e vecchi brandelli. Ciascuno di noi porta addosso più strati di simili mantelli. Il mantello simboleggia ogni cultura, ogni genere di apprendimento. La stessa conoscenza, nuova o vecchia che sia, è un ibrido di altre conoscenze, che a loro volta sono il frutto di altre conoscenze, mescolanze, strappi cuciture".