La Rete delle Associazioni di Barletta si incontra in Piazza Plebiscito
Seconda tappa della manifestazione pubblica contro la povertà e il disagio sociale
giovedì 19 maggio 2022
11.21
Dopo la straordinaria manifestazione del 6 febbraio scorso, al Parco dell'Umanità, la Rete delle Associazioni di Barletta rilancia sui temi della povertà, del disagio e della violenza con una carovana di eventi in un tutti i quartieri della città il primo dei quali si terrà venerdì prossimo 20 maggio in Piazza Plebiscito, alle ore 18:30.
La crisi dello Stato sociale, l'assenza di intervento pubblico nei settori del lavoro, della previdenza e dell'assistenza sociale, l'assenza di serie politiche pubbliche in tema di sanità, edilizia popolare e scolastica, istruzione e accoglienza hanno creato negli ultimi decenni precarietà, emarginazione, povertà. Ed emarginazione e povertà generano disagio, e il disagio troppo spesso sta sfociando in violenza.
La nostra città, di tutto questo, ne sa qualcosa, dalle periferie al centro, e i recenti, gravissimi, fatti di cronaca pongono un ulteriore problema. Da un lato, a monte, vi è la necessità di opporsi alle politiche che hanno generato un simile disastro sociale e culturale con le soluzioni migliori, purtroppo di medio lungo periodo, per recuperare tutte le persone che in questi anni sono state lasciate indietro. Tra queste soluzioni è certamente prioritaria la concessione alle associazioni, in comodato d'uso gratuito, di immobili di proprietà comunale e/o confiscati alla criminalità in modo da agevolarle nella costruzione di spazi culturali, di cooperazione, mutualismo e solidarietà; immobili che potrebbero così diventare luoghi di aggregazione virtuosa valorizzando e implementando i servizi che esse quotidianamente prestano: dalla tutela delle persone più deboli alla protezione dell'ambiente e degli animali, dalla tutela dell'infanzia e dell'adolescenza all'accoglienza, allo sport e al turismo sicuro, e in generale alla promozione e valorizzazione sociale e culturale dei singoli, della comunità e del territorio.
Dall'altro, nell'immediatezza, vi è la necessità, che va riconosciuta senza timori, delle conseguenze purtroppo a volte drammatiche che il disagio e l'emarginazione possono comportare. La sicurezza e le politiche inclusive devono andare di pari passo nei contesti sociali. Non si vuole colpevolizzare la povertà, giammai, né militarizzare la città: ma chiedere alle forze dell'ordine una fattiva presenza sul territorio a supporto di chi si occupa di lotta alla povertà e di tutti i cittadini e le cittadine di buona volontà. Non è accettabile che lo Stato, dopo aver creato con politiche escludenti le condizioni per una inevitabile diffusione della violenza, declini anche la responsabilità della protezione sociale da quella violenza.
Queste sono le ragioni per le quali manifesteremo venerdi prossimo, alle 18:30, in Piazza Plebiscito e successivamente in tutti i quartieri della città; un evento assolutamente privo di qualsiasi declinazione partitica/elettorale e al quale inviamo tutte e tutti coloro che vogliano perseguire gli obiettivi innanzi espressi e contribuire alla migliore evoluzione sociale e culturale della nostra comunità, trasformando la speranza in una realtà.
La crisi dello Stato sociale, l'assenza di intervento pubblico nei settori del lavoro, della previdenza e dell'assistenza sociale, l'assenza di serie politiche pubbliche in tema di sanità, edilizia popolare e scolastica, istruzione e accoglienza hanno creato negli ultimi decenni precarietà, emarginazione, povertà. Ed emarginazione e povertà generano disagio, e il disagio troppo spesso sta sfociando in violenza.
La nostra città, di tutto questo, ne sa qualcosa, dalle periferie al centro, e i recenti, gravissimi, fatti di cronaca pongono un ulteriore problema. Da un lato, a monte, vi è la necessità di opporsi alle politiche che hanno generato un simile disastro sociale e culturale con le soluzioni migliori, purtroppo di medio lungo periodo, per recuperare tutte le persone che in questi anni sono state lasciate indietro. Tra queste soluzioni è certamente prioritaria la concessione alle associazioni, in comodato d'uso gratuito, di immobili di proprietà comunale e/o confiscati alla criminalità in modo da agevolarle nella costruzione di spazi culturali, di cooperazione, mutualismo e solidarietà; immobili che potrebbero così diventare luoghi di aggregazione virtuosa valorizzando e implementando i servizi che esse quotidianamente prestano: dalla tutela delle persone più deboli alla protezione dell'ambiente e degli animali, dalla tutela dell'infanzia e dell'adolescenza all'accoglienza, allo sport e al turismo sicuro, e in generale alla promozione e valorizzazione sociale e culturale dei singoli, della comunità e del territorio.
Dall'altro, nell'immediatezza, vi è la necessità, che va riconosciuta senza timori, delle conseguenze purtroppo a volte drammatiche che il disagio e l'emarginazione possono comportare. La sicurezza e le politiche inclusive devono andare di pari passo nei contesti sociali. Non si vuole colpevolizzare la povertà, giammai, né militarizzare la città: ma chiedere alle forze dell'ordine una fattiva presenza sul territorio a supporto di chi si occupa di lotta alla povertà e di tutti i cittadini e le cittadine di buona volontà. Non è accettabile che lo Stato, dopo aver creato con politiche escludenti le condizioni per una inevitabile diffusione della violenza, declini anche la responsabilità della protezione sociale da quella violenza.
Queste sono le ragioni per le quali manifesteremo venerdi prossimo, alle 18:30, in Piazza Plebiscito e successivamente in tutti i quartieri della città; un evento assolutamente privo di qualsiasi declinazione partitica/elettorale e al quale inviamo tutte e tutti coloro che vogliano perseguire gli obiettivi innanzi espressi e contribuire alla migliore evoluzione sociale e culturale della nostra comunità, trasformando la speranza in una realtà.