La Puglia dice no all'energia nucleare
Intervento del consigliere regionale Franco Pastore. Non bisogna confondere la sicurezza coi proclami politici
mercoledì 29 settembre 2010
Una dichiarazione del consigliere regionale SEL, Francesco Pastore.
"Il governo fa sapere che se la Puglia, e tutte le altre regioni, non lo vorranno non dovranno ospitare né siti per la produzione di energia da nucleare, né siti per lo stoccaggio delle scorie di tali produzioni. E dovremmo pure essere soddisfatti? Cosa c'è di nuovo o importante?
A pagare dobbiamo essere tutti responsabili e "federalisti" e a decidere dei e sui nostri territori invece no?
Bisogna fare attenzione a proclami – saldi di fine stagione, essere vigili e determinati. E che il Pdl regionale pugliese si faccia, in qualche modo, garante di tale rispetto delle volontà politico–amministrative delle regioni (e della Puglia nello specifico) da parte del governo, non è certo più rassicurante.
Il governo Berlusconi vuole portare avanti il nucleare, l'iter di legge è in corso, nascerà un'agenzia per la sicurezza, a cui capo vorrebbero Veronesi per sedare l'opinione pubblica. Ma politica deve essere la risposta a tutto questo, deve essere una risposta di affermazione della volontà della nostra regione che, da tempo, ha detto di no al nucleare".
"Il governo fa sapere che se la Puglia, e tutte le altre regioni, non lo vorranno non dovranno ospitare né siti per la produzione di energia da nucleare, né siti per lo stoccaggio delle scorie di tali produzioni. E dovremmo pure essere soddisfatti? Cosa c'è di nuovo o importante?
A pagare dobbiamo essere tutti responsabili e "federalisti" e a decidere dei e sui nostri territori invece no?
Bisogna fare attenzione a proclami – saldi di fine stagione, essere vigili e determinati. E che il Pdl regionale pugliese si faccia, in qualche modo, garante di tale rispetto delle volontà politico–amministrative delle regioni (e della Puglia nello specifico) da parte del governo, non è certo più rassicurante.
Il governo Berlusconi vuole portare avanti il nucleare, l'iter di legge è in corso, nascerà un'agenzia per la sicurezza, a cui capo vorrebbero Veronesi per sedare l'opinione pubblica. Ma politica deve essere la risposta a tutto questo, deve essere una risposta di affermazione della volontà della nostra regione che, da tempo, ha detto di no al nucleare".