«La periferia non è ‘low budget’»

Replica dell’assessore Caroppo a Barlettalife. «Andremo avanti ottimizzando le risorse»

lunedì 12 agosto 2013 12.48
«Vorrei cogliere l'occasione dell'articolo pubblicato il 9 agosto su Barlettalife nel quale si lamenta la scarsa presenza della "periferia" nel cartellone degli eventi di "Fuori Tutto». Così l'assessore alle politiche dell'identità culturale del Comune di Barletta, Giusy Caroppo, a prendere carta e penna per replicare, in accordo con il Sindaco, ad un articolo diffuso recentemente dalla nostra testata.

«Intanto per precisare che il titolo fa, sì, riferimento ai saldi di stagione, ma perchè vuole, in un certo senso provocatoriamente, sottolineare come la programmazione estiva delle iniziative sia – oltre che variegata e all'aperto - soprattutto "low budget", a basso costo. E vengo al punto più critico: avremmo voluto, e abbiamo anche cercato di portare più in periferia, ma noi per primi abbiamo dovuto fare i conti con la realtà di una carenza di servizi minimi necessari per la stessa organizzazione di forme di spettacolo di una qualche complessita': come per l'allaccio elettrico di un possibile concerto, che ci avrebbe obbligato al noleggio di generatori adeguati, con oneri che avrebbero addirittura superato i costi di allestimento e servizi. Ci siamo, dunque, dovuti limitare al piazzale antistante la Chiesa di San Giovanni, il cui parroco ha messo generosamente a disposizione l'allaccio e l'energia necessaria allo svolgimento di eventi forse meno eclatanti ma comunque in programma».

«Come il sindaco e alcuni miei colleghi di giunta -prosegue la Caroppo- hanno sostenuto direttamente al Comitato per le periferie, nell'incontro dei giorni scorsi, si e' voluto lanciare anche così un segnale di inversione di tendenza, contando che possano presto crescere anche in quei quartieri nuove e autonome iniziative ed espressioni culturali da sostenere e valorizzare nel tempo. Mi si consenta di aggiungere che l'"economia" delle spese, dettata soprattutto dalla scarsità di risorse, ha necessariamente ispirato l'intera programmazione. A partire dalla mostra al Palazzo della Marra, dedicata alla Collezione De Nittis, di cui Barlettalife si è ampiamente interessata: mai in passato le mostre allestite in Pinacoteca sono state realizzate con budget così contenuti e, al tempo stesso, godendo di collaborazioni di spessore scientifico, come quello garantito dalla prof.ssa Farese Sperken, principale esperta della pittura dell'ottocento in Puglia, la cui curatela, peraltro gratuita, dovrebbe inorgoglirci piuttosto che ispirare commenti sarcastici, francamente fuori luogo».

«Mancano i grandi concerti, ne siamo consapevoli, in periferia come al centro – ammette - Ma piuttosto che destinare l'intero o gran parte del budget a qualche evento spettacolare di grande richiamo, abbiamo preferito impegnarlo per costruire un cartellone che giunge fino a settembre, puntando anche alla valorizzazione dei talenti locali, considerando la "cultura" in senso stretto, vitale anche d'estate. Detto ciò, evito di replicare ad altro. È invece mio dovere evidenziare positivamente il lavoro fatto dagli uffici comunali, grazie ai quali si è potuto costruire in tempi strettissimi un programma ricco per offerta e target di riferimento (molte le iniziative indirizzate ai bambini ed alle famiglie), rintracciando la doverosa copertura finanziaria, in modo da evitare l'accumularsi di debiti fuori bilancio, rispetto a quelli che purtroppo abbiamo ereditato anche nel campo delle iniziative estive, con cui pure stiamo cercando di fare i conti, ovviamente nei limiti delle risorse, oltre che delle regole che siamo tenuti a rispettare. Abbiamo scelto di contemperare entrambe le esigenze, anche a rischio di doppie incomprensioni. Ma nemmeno mancano attestazioni della bontà del lavoro da chi fruisce, giorno dopo giorno, degli eventi programmati».

«Sia chiaro -conclude l'Assessore- che su questa strada vogliamo andare avanti, ottimizzando le risorse disponibili e confidando nella collaborazione dei cittadini. Per il futuro - quando avremo più tempo per programmare e, spero, maggiori risorse - potremo mettere a punto iniziative ad hoc, da realizzare in periferia oltre che nel centro storico, un equilibrio che era e resta essenziale nelle linee programmatiche con cui l'Amministrazione intende sostenere il cambiamento della città».