La passione corre con lo sport, Barletta ricorda Pietro Mennea
Il Comune e il Coni celebrano il campione a due anni dalla scomparsa
martedì 24 marzo 2015
A due anni dalla scomparsa del campione barlettano e a solo pochi giorni dall'arrivo sugli schermi della fiction "La Freccia del Sud" su Rai Uno, in onda il prossimo weekend, Barletta non dimentica Pietro Mennea, autore di un'impresa tutta italiana ma, soprattutto, tutta barlettana. La città continua a ricordarlo, dopo aver intitolato alla sua memoria il lungomare di Ponente, e così Mennea continua a correre nei ricordi dei suoi concittadini, come rammenta il titolo dell'incontro odierno: "Pietro Mennea... la corsa continua" (motto che accompagnò la commemorazione già lo scorso anno).
L'evento, avvenuto presso la galleria del Teatro Curci e organizzato dall'amministrazione comunale in collaborazione con il CONI, con gli interventi del Prof. Francesco Mascolo, il delegato provinciale del Comitato Olimpico Nazionale Italiano Isidoro Alvisi e l'assessore Antonio Divincenzo, ha ospitato gli atleti Veronica Inglese ed Eusebio Haliti, e anche i ragazzi del Liceo Scientifico Carlo Cafiero, la cui sezione sportiva è intitolata proprio a Pietro Mennea.
Un omaggio, una rievocazione affettuosa, nostalgica da parte di chi lo conosceva, come il Prof. Francesco Mascolo che lo ricorda come qualcuno «incapace di stare fermo, con dei sogni da realizzare», come ad esempio spronare i giovani alla pratica sportiva, avvicinarli allo sport vero, fatto di sacrifici e forza di volontà nel perseguire un obiettivo. «Un momento di testimonianza, di omaggio per Pietro Mennea» afferma il delegato provinciale CONI Isidoro Alvisi che lo ricorda come il «grande Pietro: un grande della nostra città, un grande della nostra Italia che ha portato il nome di Barletta e la maglia azzurra in tutto il mondo».
Presente anche il sindaco Pasquale Cascella che ha ricordato la presentazione a Roma della fiction sul velocista pugliese, sottolineando lo sforzo della RAI nel preparare il tutto in soli due anni come riconoscimento del valore del nostro campione e della testimonianza dei valori sportivi che Pietro Mennea ci ha lasciato e che tengono alto il nome della città di Barletta sul piano sportivo: «I valori di Pietro Mennea trovano oggi conferma in tutti coloro che si impegnano con sacrificio e dedizione al perseguimento di importanti obiettivi sportivi, e non c'è modo migliore per onorare ciò che Pietro ha lasciato in eredità alla nostra città».
Testimonianze dello sport odierno sono invece Veronica Inglese, giovanissima campionessa barlettana, ed Eusebio Haliti, primo atleta del nostro territorio a gareggiare nei campionati del mondo di atletica leggera. Due atleti che sono vere e proprie "prove viventi" dell'impegno e della voglia di fare dello sport una passione sana e gratificante. Entrambi hanno sottolineato l'importanza delle possibilità che abbiamo oggi e che a volte sottovalutiamo, ossia la possibilità di inseguire un sogno, una passione, come era la passione per lo sport di Pietro, senza doverci privare di altro ora che i tempi sono più semplici. Parla di "sofferenza" invece Eusebio Haliti, una sofferenza che però non è inutile : "soffri ma sogni" perché per inseguire un sogno, un obiettivo, non si può non soffrire, non avere spirito di sacrificio proprio come lui che da atleta sconosciuto è arrivato ad essere il primo atleta della nostra provincia a ripresentarsi ai campionati mondiali di atletica dopo Mennea: una dimostrazione di come la forza di volontà possa portarci a raggiungere ciò che inseguiamo.
L'evento, avvenuto presso la galleria del Teatro Curci e organizzato dall'amministrazione comunale in collaborazione con il CONI, con gli interventi del Prof. Francesco Mascolo, il delegato provinciale del Comitato Olimpico Nazionale Italiano Isidoro Alvisi e l'assessore Antonio Divincenzo, ha ospitato gli atleti Veronica Inglese ed Eusebio Haliti, e anche i ragazzi del Liceo Scientifico Carlo Cafiero, la cui sezione sportiva è intitolata proprio a Pietro Mennea.
Un omaggio, una rievocazione affettuosa, nostalgica da parte di chi lo conosceva, come il Prof. Francesco Mascolo che lo ricorda come qualcuno «incapace di stare fermo, con dei sogni da realizzare», come ad esempio spronare i giovani alla pratica sportiva, avvicinarli allo sport vero, fatto di sacrifici e forza di volontà nel perseguire un obiettivo. «Un momento di testimonianza, di omaggio per Pietro Mennea» afferma il delegato provinciale CONI Isidoro Alvisi che lo ricorda come il «grande Pietro: un grande della nostra città, un grande della nostra Italia che ha portato il nome di Barletta e la maglia azzurra in tutto il mondo».
Presente anche il sindaco Pasquale Cascella che ha ricordato la presentazione a Roma della fiction sul velocista pugliese, sottolineando lo sforzo della RAI nel preparare il tutto in soli due anni come riconoscimento del valore del nostro campione e della testimonianza dei valori sportivi che Pietro Mennea ci ha lasciato e che tengono alto il nome della città di Barletta sul piano sportivo: «I valori di Pietro Mennea trovano oggi conferma in tutti coloro che si impegnano con sacrificio e dedizione al perseguimento di importanti obiettivi sportivi, e non c'è modo migliore per onorare ciò che Pietro ha lasciato in eredità alla nostra città».
Testimonianze dello sport odierno sono invece Veronica Inglese, giovanissima campionessa barlettana, ed Eusebio Haliti, primo atleta del nostro territorio a gareggiare nei campionati del mondo di atletica leggera. Due atleti che sono vere e proprie "prove viventi" dell'impegno e della voglia di fare dello sport una passione sana e gratificante. Entrambi hanno sottolineato l'importanza delle possibilità che abbiamo oggi e che a volte sottovalutiamo, ossia la possibilità di inseguire un sogno, una passione, come era la passione per lo sport di Pietro, senza doverci privare di altro ora che i tempi sono più semplici. Parla di "sofferenza" invece Eusebio Haliti, una sofferenza che però non è inutile : "soffri ma sogni" perché per inseguire un sogno, un obiettivo, non si può non soffrire, non avere spirito di sacrificio proprio come lui che da atleta sconosciuto è arrivato ad essere il primo atleta della nostra provincia a ripresentarsi ai campionati mondiali di atletica dopo Mennea: una dimostrazione di come la forza di volontà possa portarci a raggiungere ciò che inseguiamo.