La partecipazione al bando regionale sui musei non supera le barriere architettoniche

Un passo avanti e due indietro per l’amministrazione comunale. Scaduto il 26 marzo, il museo civico del Castello resta inaccessibile a disabili e anziani

giovedì 29 marzo 2012 22.27
A cura di Paolo Doronzo
Circa due mesi fa, veniva pubblicato dalla Regione Puglia un bando (Bollettino Ufficiale n. 13 del 26-01-2012) per la riqualificazione e valorizzazione di aree museali pugliesi. L'esortazione alla partecipazione da parte del Comune di Barletta a tale bando, che prevede importanti somme di contributo regionale, contemplando un totale di 25.000.000 euro, è stata scandita da diverse parti. L'Archeoclub di Barletta ha recentemente elencato diverse problematiche riguardanti spazi culturali necessitanti di intervento, come l'antiquarium di Canne della Battaglia.

Su queste pagine, inoltre, qualche settimana fa, si è rivolto un sentito "carpe diem", al fine di sollecitare l'Amministrazione a partecipare al bando in questione, cercando di inserire nel progetto esecutivo da presentare alla Regione una soluzione ottimale per risolvere l'ormai annosa questione della messa a norma del museo civico presso il castello di Barletta, attualmente inaccessibile ai disabili e anziani. Si tratta di un problema anacronistico e degradante. Finalmente era giunta una buona occasione, ma è andata persa ancora una volta.

Tuttavia il Comune ha partecipato al bando regionale che è scaduto lo scorso 26 marzo. Infatti, con una delibera di Giunta del 23 marzo è stato approvato il progetto esecutivo per allestimento dei servizi di "Bookshop - biglietteria", "Guardaroba", "Aula didattica-Biblioteca ragazzi" e alcuni servizi tecnologici come impianto di climatizzazione e sorveglianza nel castello. Il totale costo del progetto previsto è di oltre 800.000 euro, di cui il 40% finanziato dalla Regione Puglia. Il progetto di allestimento è stato realizzato dalla PANSTUDIO-Architetti Associati nella persona dell'arch. Mari e quello degli impianti dalla ITALPROGETTI Srl di Bari. Ma dell'ascensore neanche l'ombra. O meglio l'ombra c'è: nelle tavole del progetto è segnata l'area di destinazione di un ascensore, ma nel progetto e nei calcoli economici non è previsto l'acquisto della macchina. Anzi si parla di "prossimo futuro" in cui sarà possibile raggiungere il piano superiore con l'ascensore.

Si tratta di un beffardo tentativo di indorare la pillola, prendendo ancora tempo e far scivolare il problema, cercando di dare una vana speranza a quei disabili che si sono trovati, ancora una volta, recentemente a protestare durante una conferenza al cospetto di diverse autorità per sensibilizzare al problema delle barriere architettoniche, o un problema di altra natura? Si dovrebbe pensare prima a mettersi a norma di legge e poi a comprare mobili per servizi non proprio urgenti. Anche perché voglio ricordare che un obiettivo fondamentale di questa occasione offerta dalla Regione era provvedere anche e soprattutto alla messa a norma, all'abbattimento delle barriere architettoniche dei musei. Questo è nelle parole dell'assessore regionale Angela Barbanente, nelle intenzioni della Regione Puglia, e nell'articolo 5 del bando si legge: "[…] adeguamento agli standard di sicurezza, di fruibilità dei soggetti disabili."

Invitiamo l'Amministrazione a fornire chiarimenti. Si spera che i tratti di un errore, ma come diceva qualcuno "a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina".