La palpata alla Provincia è già un caso

Si chiede chiarezza sull’accaduto. Gesto tanto vile quanto primordiale

giovedì 10 marzo 2011
A cura di Michele Sarcinelli
Si fa seria, anzi serissima la vicenda boccaccesca della palpata subita in Provincia ad Andria da una ragazza neo assunta e vincitrice nel recente e controverso concorso nel settore contabile. Minuta, bionda con occhiali ed è residente a Trani. L'entourage del Presidente Ventola non fa trasparire, al momento, soverchia importanza allo spiacevolissimo accaduto, invece sta scoppiando un caso da grande cronaca, sicuramente inestinguibile a breve. L'intera Istituzione, la Sede Legale stessa si sta coprendo di spiacevoli commenti, perché la sopraffazione non tanto quella fisica ma psicologica sta investendo la giovane ragazza che è stata trasferita prontamente negli uffici di Trani appena inaugurati.

Quindi lontana dai fastidi del dirigente provinciale, stretto collaboratore del costernato assessore provinciale al bilancio, Dario Damiani. Probabilmente l'immaginario della possibile sudditanza del ruolo femminile della neo assunta, avrebbe autorizzato il dirigente che vivrebbe a Canosa e che espleta mansioni di responsabilità in Provincia, a compiere il gesto, ci si augura inconsulto. In mattinata si sono recati ad Andria, appunto presso la Sede Legale della Provincia i genitori della ragazza, chiedendo con veemenza spiegazioni e giustificazioni. Ricordiamo che proprio ieri mattina, 8 marzo, partecipavamo con altri colleghi alla conferenza stampa indetta dall'Assessore ai servizi sociali Carmelinda Lombardi, prodiga nel far valere i principi della donna, oltre ad illustrare il lungo ed articolato programma che si articolerà in quasi tutte le città della Sesta Provincia.

Sarebbe assurdo pensare che proprio in quegli stessi istanti, proprio in quella data di siffatto significato, si sia potuto consumare, negli uffici al piano superiore un gesto tanto vile quanto primordiale. La cosa, ora, da scongiurare è che il rumore sulla vicenda venga soffocato nel tentativo di recuperare una visione di legalità oramai distorta. Auspichiamo, invece, che il Presidente Francesco Ventola con sagacia ed intelligente opportunità, comunichi alla stampa come davvero sono andate le cose " vietando" in questo modo, illazioni e fantasie che sicuramente degenerebbero nella più scomoda delle confusioni. Di certo sappiamo che la consigliera provinciale dell'opposizione, Pina Marmo sta cercando di stabilire il primo valore assoluto che determina la conduzione di un Ente pubblico: la verità.