La nota insostenibile del Sindaco Maffei a Barlettalife

Bacchettate dall’ex docente di scuola media inferiore alla nostra redattrice Ester Binetti. «Sindaco, non escluda Barletta»

martedì 9 novembre 2010
A cura di Michele Sarcinelli
Pubblicamente colloquiamo con il Sindaco Nicola Maffei, che sia sul suo sito personale sia più correttamente in redazione, ha scritto una nota [integralmente da noi riportata ndr], stigmatizzando il nostro secondo articolo firmato dalla redattrice Ester Binetti, titolato "Barletta sostenibile o propaganda elettorale?" e relativo al convegno su "Barletta Sostenibile", organizzato dall'Amministrazione il recente 3 novembre.

Nel primo, la cronista, ha sintetizzato il programma del convegno sulla rigenerazione urbana di Barletta, attribuendo fedelmente i propositi lodevoli dell'Amministrazione Maffei. Un secondo articolo, sempre sull'evento, e richiesto alla redattrice da chi redige questa contronota e dirige la redazione di Barlettalife, ha voluto cogliere l'atmosfera del convegno. Ma non è piaciuto al Sindaco Maffei.

Nella sua estesa nota, ci rammenta ancora una volta che è stato docente di scuola media e che eletto primo responsabile amministrativo di Barletta, ha lasciato qualsivoglia altro incarico professionale, essendo egli stesso anche ingegnere. Orbene, e sia definitivamente chiaro sin d'ora, che nessuna ombra sulla rettitudine e moralità amministrativa di Nicola Maffei, trasparirà dalle nostre pagine sino a prova contraria. Qualsivoglia querelle, che Barlettalife intraprende, è sulla gestione della cosa pubblica . Riteniamo però che la elegante morbidezza del Sindaco non ha, alla maniera dell'ex sindaco Francesco Salerno, schiaffeggiato a dovere le intemperanze e le cointeressenze della compagine politica che nel 2006 l'ha sostenuto, non consentendogli di obbedire alle correlate stesse linee programmatiche di cui tratteremo e strettamente collegate al meeting della sala rossa.

Abbiamo configurato strette analogie tra il documento menzionato e i presupposti del convegno: "La città che si espande", "La città della produzione", "La Città del mare", "La città dei servizi", etc. Confermiamo che lo spot, presentato alla sala rossa del castello, ha tutte le caratteristiche di una iniziazione o proseguimento di campagna elettorale .Questo è stato il brusio di gran parte del pubblico, mentre nel filmato, cittadini sciorinavano desideri e opportunità per Barletta e, un cattedratico ometto, alle spalle degli oratori scriveva frasi-fumetto quasi propiziatrici per migliorare Barletta. Alle fondamentali sigle associative che sono state presenti al convegno, non può che andare il nostro apprezzamento e nessuna invocazione di partigianeria politica è stata da noi giammai attribuita, come invece si potrebbe evincere dalla nota sindacale. Ma gran parte delle sigle, citate dal Sindaco, pur avendo nella corrente legislatura assiduamente frequentato gli ottimismi amministrativi, ancora aspettano risultati.

Passiamo ora al punto dell'Intervento del prof. Ottavio Marzocca: la redattrice ha esaltato il suo intellegibile intervento sicuramente meno retorico e più pragmatico degli altri relatori. Quindi, sig. Sindaco, nessuna irriverenza per alcuno. Il prof. Marzocca ha ricordato la storia fallimentare dei precedenti governi di centrosinistra, sin dal 1970, sulla vicenda distilleria. Ne conseguiva, per facile contrapposizione, che la Sua amministrazione era esentata da questo storico nefasto giudizio. Ma neppure questo punto elementare è piaciuto della nostra redattrice. Di lei, Maffei, ha inelegantemente scritto: «Non voglio pensare che le dichiarate idee politiche della giornalista e la sua militanza nella destra locale possano annebbiare la sua deontologia professionale».

Devo, dobbiamo, tutti noi della redazione interpretare la sua l'affermazione, Sindaco Maffei, quale sosta del suo celebrato fair play o dobbiamo invece pensare che si sia rivolto a costose consulenze investigative esterne per concepire tale presupposto? Può documentare questa asserzione? Scoprirà l'umiltà dei Grandi per farsi perdonare le precipitose accuse indirizzate alla Binetti, formulate con premeditata e mascolina autorità?

Forse , noi di Barlettalife definiamo militanti comunali i bravi collaboratori del suo staff che ci inondano di comunicati che doverosamente pubblichiamo? Molti di essi contengono solo promettenti futuribili successi amministrativi. E noi ancora crediamo alla loro fattibilità.

Noto, percorrendo il suo sito, che si cimenta nel dare voti e giudizi qua e là ad altri giornalisti di cui non gradisce le interferenze, emulando lo stile berlusconiano oramai desueto. E' sua sovrana prerogativa contrapporre ragionamenti ai nostri articoli, ma non la vogliamo nostro docente. Barlettalife blinda con rigore ogni suo redattore. Similarmente a Lei che ha blindato militanti comunali di rango, invece, ingiustificabili.

Torniamo al convegno: i temi proposti hanno impressionanti analogie con i suoi auspici elettorali del maggio 2006, confermati e ufficializzati poi nel Consiglio comunale del 20 ottobre dello stesso anno. Anche nelle linee programmatiche di mandato amministrativo 2006-2011 da Lei sciorinato autorevolmente in quella occasione, si parla di Città del Mare, della Città dei servizi e della logistica, del commercio, della pianificazione strategica, di commercio, industria, artigianato, politiche di lavoro, del porto, della valorizzazione di Canne della Battaglia che diventa ora desertificazione turistica.

Nella Sua nota ha ringraziato, forse ironicamente, la nostra redattrice. Ella le avrebbe offerto spunto per affrontare i temi del mondo giovanile particolarmente a Lei caro. Ma, a pagina 36 del Suo documento programmatico del 2006 c'è un capitolo già affrontato e a tutt'oggi irrisolto che così recita: "I giovani, le istituzioni,e il Diritto allo studio". Barlettalife è indotta, in questa occasione, a pubblicare integro il documento programmatico di inizio dello scorso mandato. Cinquanta fogli che assumono forti identificazioni con i temi del convegno dello scorso 3 Novembre . Lasciamo al lettore-elettore giudizi e considerazioni. Non tralasci il cittadino di Barletta di soffermarsi sul capitolo che il Sindaco riserva alla legalità.

Mancano considerazioni circa il rispetto alla libertà di informazione che, nella nota inviata a Barlettalife, ha infranto.

Eppure, il Sindaco Maffei era in prima fila proprio nella sala rossa, ad imparare da Antonio Ingroia (Procuratore aggiunto di Palermo), quanto la libera opinione dell'informazione sia vitale per il Paese. Non escluda Barletta. Ing. Maffei!

Aggiungiamo però che un capitolo del citato programma politico è stato attuato. Quello della 167. L'edilizia. Boccone saporito e frettolosamente ingoiato. Un capitolo scritto anche con l'opportunista inchiostro di quattro consiglieri comunali del centro destra che, per la loro incoerenza politica, saranno ospiti della nostra attenzione. Abbiamo dimostrato le analogie del convegno con la campagna elettorale che deve riguardare, con egual peso specifico, ciascun contendente.

La nostra redattrice, forse fresca di impeto, ha sognato una città non più ipotetica. E' questo che ha scottato il suo orgoglio politico, Ing. Maffei? Se dovesse nuovamente ricevere il secondo mandato sindacale dal voto, Le suggeriamo come a qualsiasi studente ripetente, di rileggere quelle che sono state le ipotesi, gli auspici e programma di governo mai attuati. Grazie.