La lotta sulle unioni civili si sposta all’Università di Bari
Scoppia la polemica per la conferenza con ospite Mario Adinolfi.
sabato 20 febbraio 2016
Università e protesta, questo il riassunto di quello che sta agitando moltissime associazioni studentesche universitarie: il "casus belli", se così vogliamo chiamarlo, è il convegno "La famiglia al centro dell'Uomo", il dibattito organizzato dall'associazione culturale Levante a Bari con la presenza di Mario Adinolfi, direttore del quotidiano La Croce e tra i principali sponsor del Family day.
Una polemica, quella degli studenti dell' Università "Aldo Moro", scoppiata nel bel mezzo della lotta politica sulle unioni civili portata avanti dal DDL Cirinnà. Scrivono gli studenti infatti: «Tra gli invitati spicca il nome di Mario Adinolfi, noto per le sue dichiarazioni omofobe e sessiste, tanto da essere promotore di eventi a chiaro sfondo discriminatorio quale il Family Day».
Gli studenti chiamano in causa anche lo statuto stesso dell'università: «In netto contrasto con l'evento organizzato, visto che l'Ateneo "riconosce e garantisce a tutti nella comunità universitaria l'assenza di ogni forma di discriminazione relativa al genere, all'età, all'orientamento sessuale"».
Una polemica, quella degli studenti dell' Università "Aldo Moro", scoppiata nel bel mezzo della lotta politica sulle unioni civili portata avanti dal DDL Cirinnà. Scrivono gli studenti infatti: «Tra gli invitati spicca il nome di Mario Adinolfi, noto per le sue dichiarazioni omofobe e sessiste, tanto da essere promotore di eventi a chiaro sfondo discriminatorio quale il Family Day».
Gli studenti chiamano in causa anche lo statuto stesso dell'università: «In netto contrasto con l'evento organizzato, visto che l'Ateneo "riconosce e garantisce a tutti nella comunità universitaria l'assenza di ogni forma di discriminazione relativa al genere, all'età, all'orientamento sessuale"».