La Giovane Italia Barletta risponde al sindaco
«Sindaco, questa Città attende da Lei altre risposte che devono ridare serenità e dignità a questa comunità». «Durante la nostra protesta non è stato esibito nessun simbolo del nostro partito (curioso per chi sta in campagna elettorale)»
martedì 28 settembre 2010
18.45
Riceviamo volentieri e pubblichiamo, in forma integrale, questa nota da parte della Giovane Italia.
In seguito al comunicato inviatoci e pubblicato sul sito del sindaco di Barletta, Nicola Maffei, la Giovane Italia risponde nel seguente modo:
«È encomiabile che il sindaco di Barletta abbia voluto rispondere alle sollecitazioni provenienti dalla rappresentanza giovanile dell'opposizione, ancor meno lo sono, purtroppo, i toni utilizzati e i tempi di risposta.
Sorvoliamo sui toni perché conosciamo bene il primo cittadino e siamo certi che non era sua intenzione offendere nessuno ma solo sottolineare la sua posizione amministrativa e partitica. Al contrario non possiamo soprassedere sui tempi e contenuti della sua risposta.
Ci chiediamo perché, come Sindaco di questa Città, non ha sentito il dovere di rispondere alle tante domande sollevati da organi politici e mezzi di stampa, ad esempio, sulla proliferazione delle Commissioni Comunali? Oppure sulle visite compiute dalle Forze dell'ordine nel Palazzo di Città con relativo avviso di garanzia per il Presidente del Consiglio Comunale? Perché non ha preso carta e penna allorquando è emersa un'anomalia nella vicenda della sepoltura "raccomandata" riferita ad una parente del Presidente della Bar.S.A., uomo voluto proprio dal sindaco? La questione morale della sua amministrazione non gli riguarda? E la vicenda dei contratti a nero della 167 arrivata persino ad essere commentata dalle cronache nazionali, non meritava lo stesso riguardo avuto verso i ragazzi della Giovane Italia? E le nomine di parenti, cognati, figli e padri nella Giunta Comunale, non hanno mai sfiorato i pensieri del sindaco oggi così tanto loquace? È facile fare la voce grossa sull'aria che respiriamo. sindaco, questa Città attende da Lei altre risposte che devono ridare serenità e dignità a questa comunità.
Risponda, visto che chiede il confronto, se nella Sua maggioranza vi è una questione morale. E non si limiti a dire che è semplice dialogo politico, perché non ci crederebbe nessuno e neppure Lei. Altrimenti continui a inaugurare mostre e concerti e ci risparmi le paternali.
E veniamo alla vicenda sollevata dal Sindaco, lasciando la questione relativa all'opposizione in Consiglio Comunale ai nostri rappresentati in quell'assise.
A noi preme ricordare al sindaco Maffei, che la richiesta di occupazione di suolo pubblico è stata presentata all'ufficio traffico del Comune di Barletta. S'informi sindaco, e vedrà che quanto sostenuto in merito non corrisponde a verità e si accorgerà anche che è dalle sue parti che hanno fatto una magrissima figura. La Giovane Italia non ha strumentalizzato un bel nulla. La protesta contro questi modi di amministrare è legittimo. E se è vero, come sostengono alcuni tuttologi nostrani, che in Italia c'è crisi di democrazia, questo deve valere anche per la Città di Barletta. Un'amministrazione espressione di quel centro-sinistra che ogni giorno si indigna, non può, moralmente ed eticamente, organizzare la festa del proprio partito di riferimento nello stesso giorno in cui ha previsto la notte bianca. Stessi luoghi, stessi orari. E' semplicemente vergognoso. E lo è anche perché nella presentazione della festa (anti)democratica, il segretario del PD Franco Caputo, intervistato da un giornalista di un'emittente locale, ha confermato che quella era l'inizio della campagna elettorale. sindaco, visto che Lei si trova spesso su internet ultimamente, vada a guardarsi il video.
Il sindaco può iscriversi su facebook o altrove. Se lo fa con un proprio profilo personale lo può fare in qualunque momento, ma se lo fa come sindaco "unicamente legato ad una necessità comunicativa più diretta che mi metta in contatto con la mia città perché tutti sappiano quanto è stato fatto da questa Amministrazione sotto la mia guida negli ultimi anni",a noi sorge spontanea la domanda: sindaco e lo fa oggi dopo quattro anni? Perché ora? Perché chiedere oggi ai cittadini di partecipare alla vita amministrativa della Città visto che tra qualche mese si torna alle urne?
Non siamo noi ad essere in campagna elettorale ma chi sa che non basta un sondaggio per far convincere i cittadini del proprio operato. E poi, signor sindaco, durante la nostra protesta non è stato esibito nessun simbolo del nostro partito (curioso per chi sta in campagna elettorale), ma solo l'indicazione della Giovane Italia. Ma questo è l'evidente risultato di chi attacca senza neppure essersi reso conto direttamente delle cose.
Signor sindaco, come dice Lei, se la politica è un arte noi aggiungiamo che è anche una cosa seria. E ci sembra che di serio in questi anni c'è stata solo la pazienza dei cittadini nel vedere questa Città ogni giorno messa in ginocchio da un'amministrazione che non ha nulla di cui vantarsi.
Un'amministrazione ed una classe politica che mestamente dovrebbe chiedere scusa alla cittadinanza e mettersi da parte.
In conclusione, signor sindaco, se con la sua missiva ha pensato di intimorire qualcuno Le consigliamo di leggersi bene la storia del nostro movimento. Noi siamo impegnati da quattro anni nel raccontare ciò che non ha fatto la Sua amministrazione. E ci creda, non smetteremo ora.»
In seguito al comunicato inviatoci e pubblicato sul sito del sindaco di Barletta, Nicola Maffei, la Giovane Italia risponde nel seguente modo:
«È encomiabile che il sindaco di Barletta abbia voluto rispondere alle sollecitazioni provenienti dalla rappresentanza giovanile dell'opposizione, ancor meno lo sono, purtroppo, i toni utilizzati e i tempi di risposta.
Sorvoliamo sui toni perché conosciamo bene il primo cittadino e siamo certi che non era sua intenzione offendere nessuno ma solo sottolineare la sua posizione amministrativa e partitica. Al contrario non possiamo soprassedere sui tempi e contenuti della sua risposta.
Ci chiediamo perché, come Sindaco di questa Città, non ha sentito il dovere di rispondere alle tante domande sollevati da organi politici e mezzi di stampa, ad esempio, sulla proliferazione delle Commissioni Comunali? Oppure sulle visite compiute dalle Forze dell'ordine nel Palazzo di Città con relativo avviso di garanzia per il Presidente del Consiglio Comunale? Perché non ha preso carta e penna allorquando è emersa un'anomalia nella vicenda della sepoltura "raccomandata" riferita ad una parente del Presidente della Bar.S.A., uomo voluto proprio dal sindaco? La questione morale della sua amministrazione non gli riguarda? E la vicenda dei contratti a nero della 167 arrivata persino ad essere commentata dalle cronache nazionali, non meritava lo stesso riguardo avuto verso i ragazzi della Giovane Italia? E le nomine di parenti, cognati, figli e padri nella Giunta Comunale, non hanno mai sfiorato i pensieri del sindaco oggi così tanto loquace? È facile fare la voce grossa sull'aria che respiriamo. sindaco, questa Città attende da Lei altre risposte che devono ridare serenità e dignità a questa comunità.
Risponda, visto che chiede il confronto, se nella Sua maggioranza vi è una questione morale. E non si limiti a dire che è semplice dialogo politico, perché non ci crederebbe nessuno e neppure Lei. Altrimenti continui a inaugurare mostre e concerti e ci risparmi le paternali.
E veniamo alla vicenda sollevata dal Sindaco, lasciando la questione relativa all'opposizione in Consiglio Comunale ai nostri rappresentati in quell'assise.
A noi preme ricordare al sindaco Maffei, che la richiesta di occupazione di suolo pubblico è stata presentata all'ufficio traffico del Comune di Barletta. S'informi sindaco, e vedrà che quanto sostenuto in merito non corrisponde a verità e si accorgerà anche che è dalle sue parti che hanno fatto una magrissima figura. La Giovane Italia non ha strumentalizzato un bel nulla. La protesta contro questi modi di amministrare è legittimo. E se è vero, come sostengono alcuni tuttologi nostrani, che in Italia c'è crisi di democrazia, questo deve valere anche per la Città di Barletta. Un'amministrazione espressione di quel centro-sinistra che ogni giorno si indigna, non può, moralmente ed eticamente, organizzare la festa del proprio partito di riferimento nello stesso giorno in cui ha previsto la notte bianca. Stessi luoghi, stessi orari. E' semplicemente vergognoso. E lo è anche perché nella presentazione della festa (anti)democratica, il segretario del PD Franco Caputo, intervistato da un giornalista di un'emittente locale, ha confermato che quella era l'inizio della campagna elettorale. sindaco, visto che Lei si trova spesso su internet ultimamente, vada a guardarsi il video.
Il sindaco può iscriversi su facebook o altrove. Se lo fa con un proprio profilo personale lo può fare in qualunque momento, ma se lo fa come sindaco "unicamente legato ad una necessità comunicativa più diretta che mi metta in contatto con la mia città perché tutti sappiano quanto è stato fatto da questa Amministrazione sotto la mia guida negli ultimi anni",a noi sorge spontanea la domanda: sindaco e lo fa oggi dopo quattro anni? Perché ora? Perché chiedere oggi ai cittadini di partecipare alla vita amministrativa della Città visto che tra qualche mese si torna alle urne?
Non siamo noi ad essere in campagna elettorale ma chi sa che non basta un sondaggio per far convincere i cittadini del proprio operato. E poi, signor sindaco, durante la nostra protesta non è stato esibito nessun simbolo del nostro partito (curioso per chi sta in campagna elettorale), ma solo l'indicazione della Giovane Italia. Ma questo è l'evidente risultato di chi attacca senza neppure essersi reso conto direttamente delle cose.
Signor sindaco, come dice Lei, se la politica è un arte noi aggiungiamo che è anche una cosa seria. E ci sembra che di serio in questi anni c'è stata solo la pazienza dei cittadini nel vedere questa Città ogni giorno messa in ginocchio da un'amministrazione che non ha nulla di cui vantarsi.
Un'amministrazione ed una classe politica che mestamente dovrebbe chiedere scusa alla cittadinanza e mettersi da parte.
In conclusione, signor sindaco, se con la sua missiva ha pensato di intimorire qualcuno Le consigliamo di leggersi bene la storia del nostro movimento. Noi siamo impegnati da quattro anni nel raccontare ciò che non ha fatto la Sua amministrazione. E ci creda, non smetteremo ora.»