La fontana di San Ruggero lancia un SOS di soccorso
Vincono predatori, abbandono e disinteresse
sabato 28 dicembre 2013
«Lunedì 30 dicembre, Barletta chiuderà questo travagliato 2013 propiziando la sua speranza con la solenne festività del santo Patrono Ruggero, Vescovo di Canne. Nella seconda giornata del triduo in suo onore, proprio oggi, l'orazione avrà toni giornalistici, con un titolo accattivante: "La sua lingua fu fontana vivace", ovvero San Ruggero zelante annunciatore della parola. Già, proprio una fontana... Ironia della sorte: ma quanto noi barlettani sappiamo dell'attuale stato di salute della storica Fontana medievale di San Ruggero a Canne della Battaglia? Ci vorrebbe proprio un miracolo per salvarla». A scrivere è il giornalista Nino Vinella, che in occasione delle celebrazioni in onore del santo patrono, scrive una lettera aperta per sensibilizzare sullo stato di abbandono e degrado in cui versa il monumento.
«Ora è più che mai a rischio di crollo, deturpata dai vandali con i graffiti a base di vernice spray, graffiti mai rimossi nemmeno dopo tantissime denunce sui media. E se questo sembrava già scandaloso di per sé, dall'ultimo sopralluogo eseguito domenica scorsa con un paio di amici fotografi è risultato evidente il peggioramento della situazione già denunciata mesi addietro dal Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia: lesioni alle strutture murarie portanti esterne, crepe alla volta della copertura risalente al XVI secolo come l'intero manufatto, copiose infiltrazioni di acqua piovana dal tetto disconnesso, erosione e scomparsa del materiale tufaceo dal portale d'ingresso.
L'ultimo restauro, attestato da una piccola lapide, risale al 1985: ma anche dopo gli sconosciuti "predatori" si sono accaniti e vi hanno rubato lo stemma di pietra esistente sulla facciata, nonché tentato di fare bottino di un'altra piccola vasca poi abbandonata davanti. Coeva all'epoca del vescovo di Canne elevato poi a protettore di Barletta (XII secolo), ampliata e rimaneggiata nel Cinquecento con la caratteristica costruzione quale sito protetto come abbeveratoio sulla vie della transumanza a servizio della soprastante Masseria detta di Canne, la Fontana di San Ruggero riesce ancora a donare un piccolo zampillo di acqua dalla falda freatica ed a regalare la suggestione del tempo antico.
In sua difesa si sono finora mossi il liceo Classico Casardi, col gesto della simbolica adozione dopo un intero anno scolastico dedicato al suo studio ed alla conoscenza, con tanto di spot "pubblicità progresso" ed un significativo progetto finale premiato dalla Regione Puglia, ed il FAI (Fondo Ambiente Italiano) resosi disponibile attraverso la Delegazione di Andria-Barletta-Trani ad un complessivo intervento di restauro nel rispettivo delle proprie competenze statutarie. Il nostro Comitato, fin dalla scoperta (inizio 2008) dei demenziali graffiti sul vascone medievale di pietra tagliata avvenuta con la pubblicazione su Youtube del filmato per mano degli stessi anonimi autori, contro i quali è stata presentata denuncia-querela per atti vandalici, ha sempre fatto pressing con la mobilitazione del volontariato. Ma tutto ciò evidentemente non basta ancora a salvare la Fontana di San Ruggero. Oggi bisogna fare di più, molto di più prima che sia davvero troppo tardi. E' l'unica garanzia per attivare il processo degli atti amministrativi necessari alla cantierizzazione delle opere di salvataggio.
Infatti, a dispetto della voce popolare che l'accredita da sempre come bene di tutti, la Fontana è pubblica ma per solo l'uso che se ne fa della sua acqua di risorgiva: essa, come manufatto costruito, insiste su di una particella catastale proprietà di un soggetto privato, al quale il Comune di Barletta risulta abbia ingiunto (?) di provvedere alla messa in sicurezza o di garantire l'eseguibilità dei lavori con l'ok prima di passare alla fase esecutiva del progetto. Purtroppo, non aiuta in tutto questo labirinto di burocrazia nemmeno la situazione venutasi a creare in seguito. E allora, un miracolo del Patrono o piuttosto la buona volontà dei nostri amministratori comunali salverà la Fontana di San Ruggero dall'ormai imminente rovina?».
«Ora è più che mai a rischio di crollo, deturpata dai vandali con i graffiti a base di vernice spray, graffiti mai rimossi nemmeno dopo tantissime denunce sui media. E se questo sembrava già scandaloso di per sé, dall'ultimo sopralluogo eseguito domenica scorsa con un paio di amici fotografi è risultato evidente il peggioramento della situazione già denunciata mesi addietro dal Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia: lesioni alle strutture murarie portanti esterne, crepe alla volta della copertura risalente al XVI secolo come l'intero manufatto, copiose infiltrazioni di acqua piovana dal tetto disconnesso, erosione e scomparsa del materiale tufaceo dal portale d'ingresso.
L'ultimo restauro, attestato da una piccola lapide, risale al 1985: ma anche dopo gli sconosciuti "predatori" si sono accaniti e vi hanno rubato lo stemma di pietra esistente sulla facciata, nonché tentato di fare bottino di un'altra piccola vasca poi abbandonata davanti. Coeva all'epoca del vescovo di Canne elevato poi a protettore di Barletta (XII secolo), ampliata e rimaneggiata nel Cinquecento con la caratteristica costruzione quale sito protetto come abbeveratoio sulla vie della transumanza a servizio della soprastante Masseria detta di Canne, la Fontana di San Ruggero riesce ancora a donare un piccolo zampillo di acqua dalla falda freatica ed a regalare la suggestione del tempo antico.
In sua difesa si sono finora mossi il liceo Classico Casardi, col gesto della simbolica adozione dopo un intero anno scolastico dedicato al suo studio ed alla conoscenza, con tanto di spot "pubblicità progresso" ed un significativo progetto finale premiato dalla Regione Puglia, ed il FAI (Fondo Ambiente Italiano) resosi disponibile attraverso la Delegazione di Andria-Barletta-Trani ad un complessivo intervento di restauro nel rispettivo delle proprie competenze statutarie. Il nostro Comitato, fin dalla scoperta (inizio 2008) dei demenziali graffiti sul vascone medievale di pietra tagliata avvenuta con la pubblicazione su Youtube del filmato per mano degli stessi anonimi autori, contro i quali è stata presentata denuncia-querela per atti vandalici, ha sempre fatto pressing con la mobilitazione del volontariato. Ma tutto ciò evidentemente non basta ancora a salvare la Fontana di San Ruggero. Oggi bisogna fare di più, molto di più prima che sia davvero troppo tardi. E' l'unica garanzia per attivare il processo degli atti amministrativi necessari alla cantierizzazione delle opere di salvataggio.
Infatti, a dispetto della voce popolare che l'accredita da sempre come bene di tutti, la Fontana è pubblica ma per solo l'uso che se ne fa della sua acqua di risorgiva: essa, come manufatto costruito, insiste su di una particella catastale proprietà di un soggetto privato, al quale il Comune di Barletta risulta abbia ingiunto (?) di provvedere alla messa in sicurezza o di garantire l'eseguibilità dei lavori con l'ok prima di passare alla fase esecutiva del progetto. Purtroppo, non aiuta in tutto questo labirinto di burocrazia nemmeno la situazione venutasi a creare in seguito. E allora, un miracolo del Patrono o piuttosto la buona volontà dei nostri amministratori comunali salverà la Fontana di San Ruggero dall'ormai imminente rovina?».