La Cgil si mobilita per il consiglio comunale di oggi

«Prima che la popolazione reagisca». La nota del coordinatore Franco Corcella

venerdì 4 maggio 2012
«Il rinvio di decisioni attinenti l'assetto istituzionale ed amministrativo del Comune di Barletta non può continuare a rappresentare un alibi per nessuno, né tantomeno per lo scrivente, nel non affrontare improcrastinabili problemi sociali della nostra comunità». E' il commento del coordinatore di Cgil per Barletta Francesco Corcella, che scrive al sindaco e all'amministrazione in occasione dell'odierno consiglio comunale.

«L'insofferenza è in aumento così come il rischio di ingovernabilità di singoli e/o gruppi di cittadini e lavoratori che richiedono con forza le giuste attenzioni ai loro problemi di vita quotidiana, attinenti sia al lavoro che manca - e che continua a diminuire -, sia alla necessità di contenere le difficoltà e i disagi sociali sempre crescenti. Ciò impone - alla classe politica locale e alle forze sociali territoriali – di impedire il diffondersi di rassegnazione, qualunquismi e semplificazioni in ordine alle responsabilità dell'invadente e variegato degrado sociale. Urge riprendere un rapporto collaborativo – ed assolutamente fattivo – tra i vari soggetti sociali che animano la scena della nostra vita civile, a Barletta e ovunque. E per stabilire, senza indugi, un calendario di incontri con i rappresentanti dell'Amministrazione Comunale – naturalmente aperto a quanti ne fossero seriamente interessati e nell'ambito di una reale e riconosciuta funzione di rappresentanza e rappresentatività di interessi sociali -, la C.G.I.L. sarà presente, con una rappresentanza di cittadini e lavoratori disoccupati, ai lavori del prossimo Consiglio Comunale convocato per venerdì 04 maggio p.v. in modo da scongiurare il radicarsi di un atteggiamento anti/politico dei barlettani nei confronti del Consiglio Comunale, dei partiti, delle istituzioni locali e dei loro rappresentanti. Si potrebbe ripartire dalla convocazione monotematica di un Consiglio Comunale sulle problematiche di cui sopra, sulla scorsa di esperienza positive già collaudate nel recente passato, allorquando – di certo – la situazione generale locale e nazionale, pur inserita in un contesto di crisi internazionale senza precedenti, non conteneva elementi di drammaticità come quelli oggi riscontrabili. Il mancato accoglimento di questa ragionevole richiesta determinerebbe una situazione dagli scenari indeterminabili.

Non è il caso di scatenare strumentali e vili contrapposizioni tra forze di maggioranza e quelle di opposizione poiché non è utile ad alcuno e manifestare, piuttosto, un atteggiamento di servizio serio in favore della popolazione, prima che questa reagisca in modo scomposto e ingovernabile».