L'Ordine dei Medici incontra i candidati alla Regione: si comincia da Emiliano
Parte dal tema della sanità la campagna elettorale per le elezioni regionali
sabato 4 luglio 2020
07.30
Non sono mancate le strette di mano a quello che si può definire il primo di una lunga serie di appuntamenti incentrati sulle prossime elezioni regionali. Si comincia dai contenuti, da uno in particolare, fondamentale anzi cruciale negli scorsi mesi e in quelli a venire: la sanità. Su questo tema nasce una serie di incontri organizzati dall'Omceo (Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) della Bat, presieduto dal dottor Dino Delvecchio, consigliere comunale barlettano, presso il Castello di Barletta. La finalità è conoscere opinioni e proposte dei candidati presidenti della Regione Puglia sul delicato e complicato mondo della sanità pugliese.
[YOUTUBE]
Si è cominciato con il presidente uscente, Michele Emiliano, ospite ieri in una piazza d'armi predisposta secondo distanziamento. A fare gli onori di casa il presidente dell'Omceo Dino Delvecchio, che ha sottolineato la rilevante importanza dell'argomento per chi deve adesso affrontare la campagna elettorale per lo scranno più alto in Regione, evidenziando lo scarso coinvolgimento di medici e operatori sanitari nel periodo dell'emergenza. Partiamo da una situazione difficile, deficitaria, insoddisfacente, spiega Delvecchio che afferma: «Dobbiamo diventare maggiormente protagonisti della scena sanitaria del nostro paese. Inutile ribadire che il sistema sanitario pugliese è sottofinanziato, e ciò significa meno assistenza, meno personale, meno tecnologie». Da parte sua una frase emblematica che racchiude l'amarezza dei mesi passati a combattere la Covid19: «Non vogliamo essere eroi quando muoriamo».
È necessaria una maggiore organizzazione tra la medicina del territorio e gli ospedali, ha spiegato il governatore pugliese uscente, Michele Emiliano, cogliendo l'occasione per ricordare i passi in avanti compiuti dalla sanità pugliese: «In questi cinque anni è accaduto qualcosa che non era mai successo negli anni precedenti. Siamo sempre stati il fanalino di coda della sanità italiana e in soli 4 anni e mezzo siamo saliti, posizionandoci tra le prime dieci regioni italiane».
L'ospedale a casa, mediante l'utilizzo della telemedicina, e gli ospedali di comunità: questi, in caso di rielezione di Emiliano, i due obiettivi da portare a compimento in materia sanitaria. «Il progetto più importante è quello di portare l'ospedale a casa. Mediante la telemedicina, infatti, siamo in grado di seguire pazienti per tutti i tipi di cronicità a distanza, senza il bisogno di doverli necessariamente ricoverare per lunghi periodi. Possiamo anche dar vita agli ospedali di comunità che sono gli ospedali in cui i medici di famiglia riescono a seguire i pazienti che a casa non possono rimanere. Sono cose molto diverse dalle RSA che, come abbiamo avuto modo di vedere, sono anche pericolose dal punto di vista epidemiologico».
«La telemedicina - ha proseguito Emiliano - ha finalmente una sezione specifica nell'agenzia della salute pugliese, quindi ha un luogo di progettazione continua e in particolare ha come riferimento fondamentale i medici di famiglia. Sono proprio i medici di medicina generale che possono diventare i pivot intorno ai quali l'assistenza domiciliare o l'ospedale, piuttosto che la cronicità o la riabilitazione devono svolgersi. Il medico di medicina generale deve essere uno stratega della salute per il singolo cittadino».
È con ironia, infine, che Michele Emiliano ha commentato il suo vantaggio nei sondaggi rispetto agli altri candidati: «Avevate dubbi? Sarà perché sono più buono, più educato, più gentile, ascolto tutti, non mi lamento mai e rispondo sempre al telefono. A volte la differenza è fatta di sciocchezze, non di cose particolarmente complicate».
[YOUTUBE]
Si è cominciato con il presidente uscente, Michele Emiliano, ospite ieri in una piazza d'armi predisposta secondo distanziamento. A fare gli onori di casa il presidente dell'Omceo Dino Delvecchio, che ha sottolineato la rilevante importanza dell'argomento per chi deve adesso affrontare la campagna elettorale per lo scranno più alto in Regione, evidenziando lo scarso coinvolgimento di medici e operatori sanitari nel periodo dell'emergenza. Partiamo da una situazione difficile, deficitaria, insoddisfacente, spiega Delvecchio che afferma: «Dobbiamo diventare maggiormente protagonisti della scena sanitaria del nostro paese. Inutile ribadire che il sistema sanitario pugliese è sottofinanziato, e ciò significa meno assistenza, meno personale, meno tecnologie». Da parte sua una frase emblematica che racchiude l'amarezza dei mesi passati a combattere la Covid19: «Non vogliamo essere eroi quando muoriamo».
È necessaria una maggiore organizzazione tra la medicina del territorio e gli ospedali, ha spiegato il governatore pugliese uscente, Michele Emiliano, cogliendo l'occasione per ricordare i passi in avanti compiuti dalla sanità pugliese: «In questi cinque anni è accaduto qualcosa che non era mai successo negli anni precedenti. Siamo sempre stati il fanalino di coda della sanità italiana e in soli 4 anni e mezzo siamo saliti, posizionandoci tra le prime dieci regioni italiane».
L'ospedale a casa, mediante l'utilizzo della telemedicina, e gli ospedali di comunità: questi, in caso di rielezione di Emiliano, i due obiettivi da portare a compimento in materia sanitaria. «Il progetto più importante è quello di portare l'ospedale a casa. Mediante la telemedicina, infatti, siamo in grado di seguire pazienti per tutti i tipi di cronicità a distanza, senza il bisogno di doverli necessariamente ricoverare per lunghi periodi. Possiamo anche dar vita agli ospedali di comunità che sono gli ospedali in cui i medici di famiglia riescono a seguire i pazienti che a casa non possono rimanere. Sono cose molto diverse dalle RSA che, come abbiamo avuto modo di vedere, sono anche pericolose dal punto di vista epidemiologico».
«La telemedicina - ha proseguito Emiliano - ha finalmente una sezione specifica nell'agenzia della salute pugliese, quindi ha un luogo di progettazione continua e in particolare ha come riferimento fondamentale i medici di famiglia. Sono proprio i medici di medicina generale che possono diventare i pivot intorno ai quali l'assistenza domiciliare o l'ospedale, piuttosto che la cronicità o la riabilitazione devono svolgersi. Il medico di medicina generale deve essere uno stratega della salute per il singolo cittadino».
È con ironia, infine, che Michele Emiliano ha commentato il suo vantaggio nei sondaggi rispetto agli altri candidati: «Avevate dubbi? Sarà perché sono più buono, più educato, più gentile, ascolto tutti, non mi lamento mai e rispondo sempre al telefono. A volte la differenza è fatta di sciocchezze, non di cose particolarmente complicate».