L'ITIS "Fermi" dichiara il proprio stato di agitazione
La Provincia ha deciso lo spostamento di 19 classi, tra "Garrone" e "Cassandro"
sabato 13 settembre 2014
"Il 25 agosto 2014 con la delibera n.86, la giunta provinciale B.A.T. - scrivono in una lettera aperta carica di preoccupazione il referente per gli insegnanti Domenico Rizzi e come referente dei genitori Carmine Dellaquila per denunciare un loro potenziale disagio - non tenendo conto di quanto deliberato dal consiglio d'istituto scolastico "Fermi-Nervi-Cassandro" , ha stabilito la privazione dell'utilizzo dell'edificio dell'istituto "Fermi" concesso a favore di altro istituto cittadino.
In data 12 settembre 2014, i genitori, gli alunni e il personale scolastico dell'Istituto Tecnico Industriale "Fermi" di Barletta, si sono autoconvocati per esprimere il proprio dissenso alle scelte operate ed imposte dalla Giunta Provinciale di Barletta Andria Trani. Con la citata delibera, la giunta provinciale ha stabilito di assegnare l'utilizzo dell' edificio "Fermi" a beneficio delle classi in eccesso dell' istituto "Garrone" e pertanto di spostare le 19 classi del "Fermi", dividendole tra l'edificio dell'istituto "Nervi" e l'edificio dell'istituto "Cassandro". Quindi la giunta provinciale ha deciso con il dissenso del dirigente e dell'intera comunità scolastica dell'istituto "Fermi" , di soddisfare la richiesta di 16 aule, smembrando un indirizzo storico della città di Barletta, qual è quello dell'Istituto tecnico industriale che conta 19 classi effettive e 11 laboratori, indispensabili a garantire agli alunni la preparazione tecnica di perito industriale. Si sottolinea inoltre che lo spostamento degli alunni fra i diversi edifici per le attività di laboratorio, comporterebbe la riduzione del tempo effettivamente impegnato nella didattica, oltre ai rischi per la sicurezza derivanti dagli inevitabili ritardi nella copertura delle classi da parte dei docenti impegnati nei trasferimenti.
L'istituto - concludono - nella voce del Dirigente, dei genitori, degli alunni e di tutto il personale scolastico, nel rigettare fermamente quanto deliberato dalla Provincia, ritenendolo inattuabile ed inaccettabile, invita la giunta provinciale a rivedere tale delibera e dichiara lo stato di agitazione permanente in attesa di un confronto concordato con il consiglio di Istituto dell' I.I.S.S. "Fermi-Nervi-Cassandro" al fine di trovare una soluzione condivisa".
In data 12 settembre 2014, i genitori, gli alunni e il personale scolastico dell'Istituto Tecnico Industriale "Fermi" di Barletta, si sono autoconvocati per esprimere il proprio dissenso alle scelte operate ed imposte dalla Giunta Provinciale di Barletta Andria Trani. Con la citata delibera, la giunta provinciale ha stabilito di assegnare l'utilizzo dell' edificio "Fermi" a beneficio delle classi in eccesso dell' istituto "Garrone" e pertanto di spostare le 19 classi del "Fermi", dividendole tra l'edificio dell'istituto "Nervi" e l'edificio dell'istituto "Cassandro". Quindi la giunta provinciale ha deciso con il dissenso del dirigente e dell'intera comunità scolastica dell'istituto "Fermi" , di soddisfare la richiesta di 16 aule, smembrando un indirizzo storico della città di Barletta, qual è quello dell'Istituto tecnico industriale che conta 19 classi effettive e 11 laboratori, indispensabili a garantire agli alunni la preparazione tecnica di perito industriale. Si sottolinea inoltre che lo spostamento degli alunni fra i diversi edifici per le attività di laboratorio, comporterebbe la riduzione del tempo effettivamente impegnato nella didattica, oltre ai rischi per la sicurezza derivanti dagli inevitabili ritardi nella copertura delle classi da parte dei docenti impegnati nei trasferimenti.
L'istituto - concludono - nella voce del Dirigente, dei genitori, degli alunni e di tutto il personale scolastico, nel rigettare fermamente quanto deliberato dalla Provincia, ritenendolo inattuabile ed inaccettabile, invita la giunta provinciale a rivedere tale delibera e dichiara lo stato di agitazione permanente in attesa di un confronto concordato con il consiglio di Istituto dell' I.I.S.S. "Fermi-Nervi-Cassandro" al fine di trovare una soluzione condivisa".