L'incantesimo musicale di Dr. Lonnie Smith, una leggenda del jazz
Il Lonnie Smith Trio sorprende e incanta il pubblico. Il Barletta Jazz Festival dice addio o arrivederci?
domenica 17 luglio 2011
Quasi 70 anni e non sentirli. Lonnie Smith è un artista senza età, è semplicemente una leggenda del jazz, il più dinamico maestro dell'organo Hammond B3. L'organista è da oltre cinquant'anni protagonista della scena musicale contemporanea. Un'esplosione di energia jazz che ha fatto vibrare l'Arena del Castello Svevo venerdì 15 luglio. Un successo di pubblico che, con grande entusiasmo, si è fatto coinvolgere dal Lonnie Smith Trio, il gruppo composto da Lonnie Smith, organista e star assoluta della serata, e da Jonathan Kreisberg alla chitarra e Hans Van Oosterhout alla batteria.
Il jazz è difficile da descrivere razionalmente, è un tipo di musica che può assorbire molte cose e rimanere ancora jazz. E nelle interpretazioni del Lonnie Smith Trio si possono riconoscere tantissime sfumature e influssi musicali, dal sapore swing, blues, soul ma anche con note più rock e che ricordano ritmi africani e sonorità black. Brani caratterizzati da assoli musicali ideali per accompagnare momenti romantici sotto le stelle o perfetti per creare un'accogliente atmosfera da salotto, ma mai scontati. Non mancano infatti interpretazioni più psichedeliche, capaci di evocare alla mente sereni paesaggi naturali ma anche scenari più drammatici e gotici.
Lonnie Smith sul palco incanta e coinvolge. Non a caso, infatti, la sua tecnica improvvisativa è una delle più premiate all'interno del panorama mondiale. Con il suo turbante nero come la tunica che indossa, spezzata soltanto dalla sua lunga sciarpa arancione, ricorda uno sciamano che governa con straordinaria maestria non gli elementi naturali, bensì le note musicali e l'energia jazz. Quando suona sembra un tutt'uno con l'organo e le sue espressioni facciali sono la perfetta incarnazione dello spirito dei diversi brani. Un artista che ha tutte le caratteristiche per concludere la nona edizione del Barletta Jazz Festival, un cult che si annovera tra gli eventi jazz riconosciuti a livello nazionale. Più che un addio, un arrivederci alla prossima edizione.
Ma ci sono ancora novità imminenti per gli appassionati di musica. La rete del Barletta Art Festival, infatti, si prepara a presentare un altro progetto musicale, il Barletta Piano Festival (19 al 24 luglio).
Il jazz è difficile da descrivere razionalmente, è un tipo di musica che può assorbire molte cose e rimanere ancora jazz. E nelle interpretazioni del Lonnie Smith Trio si possono riconoscere tantissime sfumature e influssi musicali, dal sapore swing, blues, soul ma anche con note più rock e che ricordano ritmi africani e sonorità black. Brani caratterizzati da assoli musicali ideali per accompagnare momenti romantici sotto le stelle o perfetti per creare un'accogliente atmosfera da salotto, ma mai scontati. Non mancano infatti interpretazioni più psichedeliche, capaci di evocare alla mente sereni paesaggi naturali ma anche scenari più drammatici e gotici.
Lonnie Smith sul palco incanta e coinvolge. Non a caso, infatti, la sua tecnica improvvisativa è una delle più premiate all'interno del panorama mondiale. Con il suo turbante nero come la tunica che indossa, spezzata soltanto dalla sua lunga sciarpa arancione, ricorda uno sciamano che governa con straordinaria maestria non gli elementi naturali, bensì le note musicali e l'energia jazz. Quando suona sembra un tutt'uno con l'organo e le sue espressioni facciali sono la perfetta incarnazione dello spirito dei diversi brani. Un artista che ha tutte le caratteristiche per concludere la nona edizione del Barletta Jazz Festival, un cult che si annovera tra gli eventi jazz riconosciuti a livello nazionale. Più che un addio, un arrivederci alla prossima edizione.
Ma ci sono ancora novità imminenti per gli appassionati di musica. La rete del Barletta Art Festival, infatti, si prepara a presentare un altro progetto musicale, il Barletta Piano Festival (19 al 24 luglio).