L’ex-distilleria, incubatore d’impresa per rilanciare il calzaturiero

La riqualificazione per l’industria barlettana. Per recuperare e riutilizzare un'area storica

domenica 7 ottobre 2012
A cura di Paolo Doronzo
Bisogna sempre passare dal passato per arrivare al futuro: il riutilizzo e la riqualificazione del già esistente devono essere la chiave di volta di un progresso urbano ed economico valido e sostenibile. Tra i principali atti connotativi della Puglia di Nichi Vendola, vi sono proprio politiche rivolte al riutilizzo degli spazi urbani in disuso, soprattutto aree ex industriali.

E' il caso a Barletta dell'ex Distilleria, in cui, già da qualche tempo, è stato riabilitato lo spazio oggi occupato dal GOS, costruito un orto botanico, mai inaugurato e lasciato in un terribile stato di abbandono, come Barlettalife ha mostrato recentemente; in un'altra area si sono costruite case, che dovevano essere dedicate agli anziani. Ma ora si sta già lavorando per realizzare, in uno spazio di 600 mq, un incubatore d'impresa per l'innovazione e la creatività. I lavori sono già in fase avanzata e vedono la partecipazione e l'impegno dell'Amministrazione comunale, regionale, con il contributo di sindacati e associazioni di categoria, come si è ribadito nel recente incontro organizzato da Confindustria, alla Fiera del Levante a Bari cui ha partecipato l'assessore regionale allo Sviluppo Economico. L'intento è quello di ridare lustro e competitività al settore calzaturiero di Barletta, facendolo divenire fulcro di riferimento in Europa, e agevolando una sua internazionalizzazione. La Regione individuerà finanziamenti nei settori dell'innovazione, ricerca, formazione, start up d'impresa.

Un luogo storico che rappresenta il lavoro e la grandezza industriale dei decenni passati tornerà a essere cuore pulsante della rinascita del settore. E' rinnovato l'impegno del Comune che già aveva inserito il progetto nel piano Vision 2020. Nel maggio 2005 è stato prodotto il primo documento strategico d'inquadramento finalizzato alla definizione della vision del nuovo piano strategico, individuando gli elementi necessari a definire le questioni strategiche da affrontare nella strutturazione delle scelte di sviluppo dei Comuni coinvolti. Vision 2020 interpreta le azioni strategiche come occasione di sviluppo locale nella ricerca dell'unicità competitiva. Il contributo regionale sottolinea l'importanza di lavorare sul piano della governance.

La visione del territorio proposta nel 2005 è già in gran parte coerente con gli indirizzi della Regione Puglia e consentirà al territorio di avere un ruolo importante rispetto agli obiettivi regionali cui darà un significativo contributo. I piani strategici di area vasta, nel nuovo contesto di pianificazione e programmazione regionale, sono gli strumenti per attuare i macro-obiettivi di sviluppo al 2013, la funzione del piano strategico è quella di attuare le strategie sui territori locali, selezionando quali progetti bandiera saranno in grado più di altri di contribuire allo sviluppo equilibrato del territorio regionale.

Avviare programmi di rigenerazione urbana, grazie anche ai progetti previsti nel piano strategico, vuol dire anche proporsi il recupero e riutilizzo di aree dismesse, come l'ex Distilleria; per cui il DPRU (documento programmatico per la rigenerazione urbana) si propone l'istituzione di un Tavolo di Concertazione per lo Sviluppo Sostenibile del Territorio. Nel DPRU del maggio 2011 è ben sottolineata l'indispensabilità dell'azione per il recupero integrale dell'area dell'ex Distilleria, "L'obiettivo, ambizioso ma realistico, è quello di recuperare l'intera area ed il patrimonio immobiliare esistente, attraverso progetti sinergici tra soggetti pubblici e privati".