L'Autorità Portuale mette in sicurezza i siti portuali ma l'AGLAT non approva
Una diatriba tra sicurezza e valore affettivo oltre che funzionale.
venerdì 28 maggio 2021
16.00
A seguito della dichiarazione da parte della Prefettura di Barletta Andria Trani, secondo la quale si esplicita l'incompatibilità della sede dell'ANGLAT a permanere in prossimità del deposito di carburanti, questa mattina si è tenuta una conferenza stampa presso il luogo al quale non vogliono dire addio associati e solidaristi.
Il progetto dell'associazione ANGLAT, sin dal 2003, prevedeva la concessione di una sede nautica col fine di consentire ai disabili l'accesso al mare, tramite barche, in maniera agevole. Solo nel 2005 è stato concesso loro di abitare a tale fine la struttura e di iniziare dunque i lavori di messa in sicurezza. La concessione è stata rinnovata ogni quattro anni sino al 2018, in maniera regolare. L'attuale concessione è in scadenza il 31 Dicembre 2021, ma l'Autorità Portuale, che da alcuni anni gestisce il porto di Barletta e quindi anche la struttura in oggetto, ha deciso di cessare anticipatamente la concessione, adducendo motivi di pubblica sicurezza.
Il grave problema - spiega Ettore Terrone - consiste nell'impossibilità di organizzare fattivamente le attività distintive dell'associazione in altre sedi. Neppure il manufatto lasciato in concessione dall'Autorità Portuale (ex Cap Ruggiero, di circa 70 mq, ubicato nelle adiacenze del moletto pescatori), sarebbe in grado di dar luogo a determinate attività, poiché si tratta di un fabbricato in totale stato di abbandono, di dimensioni ridotte e con un accesso al mare impedito da una barriera muraria ed una scogliera. L'opposizione deriva dall'impossibilità di praticare in altra sede attività che da sempre hanno visto l'Associazione accogliere persone diversamente abili con il desiderio di vivere il mare.
La sede ANGLAT è il luogo attraverso cui si identifica. Le preoccupazioni di questa vicenda sono molteplici. Garantire la sicurezza delle persone, a maggior ragione se diversamente abili, è un dovere imprescindibile e una priorità fondamentale - commenta il Presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi.
Mentre i responsabili della sede ANGLAT si avvalgono della storia che ha visto nascere e crescere la loro sede, nelle stesse condizioni che oggi muovono la polemica.
Ci si augura che la sicurezza venga posta alla base e che le attività marittime restino perni dei siti portuali, per tutti.
Il progetto dell'associazione ANGLAT, sin dal 2003, prevedeva la concessione di una sede nautica col fine di consentire ai disabili l'accesso al mare, tramite barche, in maniera agevole. Solo nel 2005 è stato concesso loro di abitare a tale fine la struttura e di iniziare dunque i lavori di messa in sicurezza. La concessione è stata rinnovata ogni quattro anni sino al 2018, in maniera regolare. L'attuale concessione è in scadenza il 31 Dicembre 2021, ma l'Autorità Portuale, che da alcuni anni gestisce il porto di Barletta e quindi anche la struttura in oggetto, ha deciso di cessare anticipatamente la concessione, adducendo motivi di pubblica sicurezza.
Il grave problema - spiega Ettore Terrone - consiste nell'impossibilità di organizzare fattivamente le attività distintive dell'associazione in altre sedi. Neppure il manufatto lasciato in concessione dall'Autorità Portuale (ex Cap Ruggiero, di circa 70 mq, ubicato nelle adiacenze del moletto pescatori), sarebbe in grado di dar luogo a determinate attività, poiché si tratta di un fabbricato in totale stato di abbandono, di dimensioni ridotte e con un accesso al mare impedito da una barriera muraria ed una scogliera. L'opposizione deriva dall'impossibilità di praticare in altra sede attività che da sempre hanno visto l'Associazione accogliere persone diversamente abili con il desiderio di vivere il mare.
La sede ANGLAT è il luogo attraverso cui si identifica. Le preoccupazioni di questa vicenda sono molteplici. Garantire la sicurezza delle persone, a maggior ragione se diversamente abili, è un dovere imprescindibile e una priorità fondamentale - commenta il Presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi.
Mentre i responsabili della sede ANGLAT si avvalgono della storia che ha visto nascere e crescere la loro sede, nelle stesse condizioni che oggi muovono la polemica.
Ci si augura che la sicurezza venga posta alla base e che le attività marittime restino perni dei siti portuali, per tutti.