«L'Asl BT sta bene ad Andria!»
Intervento delle Libere associazioni andriesi. Nessuno provi a speculare su quello che i Barlettani stanno vivendo dopo il crollo
mercoledì 19 ottobre 2011
«Apprendiamo con soddisfazione che sono stati respinti i due ordini del giorno, addirittura firmati congiuntamente da consiglieri di destra e di sinistra, aventi ad oggetto la "definizione sede legale Asl Bat", con l'illusoria previsione di un trasferimento della medesima da Andria a Barletta». Polemiche le libere associazione andriesi sull'annoso problema, e certamente non le mandano a dire. «Così come avevamo chiesto ad alta voce, pare che qualcosa a livello politico stia dando i risultati auspicati e bene ha fatto il consigliere regionale Marmo che ha fortemente sostenuto le ragioni secondo le quali la sede deve restare ad Andria. E' ovvio che la posizione del consigliere regionale andriese è l'espressione della volontà dell'intera cittadinanza e, speriamo, anche dell'intera classe politica locale auspicando che, ogni tanto, trovi anche il tempo di svegliarsi e di ricordarsi che la dignità di questa città va difesa e che non devono farlo sempre e solo "gli altri" che non stanno lì a guadagnare fior di soldoni per il loro ruolo politico ma che hanno ben altro da fare. Un ulteriore segnale di rassegnazione lanciato ai consiglieri regionali che hanno avanzato l'oscena proposta che sa solo di campagna elettorale e di manifestazione di un seppur minimo contributo all'attività per la quale sono stati eletti e per la quale vengono ben ricompensati».
«In merito al fatto che la proposta di trasferimento della sede legale della Asl Bat sia motivata dal risparmio di 50 mila euro rende ancor più comico e ridicolo il tutto in quanto proprio coloro che siedono al parlamentino regionale dovrebbero indignarsi per quanti sprechi vengono consumati ogni giorno per inutilità e "accontentamenti vari". Se di fronte a quegli sprechi nessuno si indigna più allora altro che scendere in piazza. Nella prossima commissione regionale, quindi, occupatevi di altro e cercate la "condivisione" sulle cose importanti che diano un contributo per salvare questo territorio dagli affaristi, dagli speculatori edilizi, dai faccendieri, dai compratori e venditori di voti e dai nullafacenti che trovano tanto spazio per discutere e parlare del nulla. Non approfondiamo la vicenda legata alla questione Croce Rossa ma anche in questo caso si è persa l'occasione per stare in silenzio e si è gridato allo scandalo affermando, con una spavalderia del tutto fuori luogo, "Giù le mani dalla Croce Rossa di Barletta". Ma quali mani sulla Croce Rossa. Evidentemente c'è qualcuno che si è ammalato di campanilismo acuto cronico e non riesce più a dormire. Si arriva addirittura a divulgare notizie tendenziose ma senza citare le fonti, quindi a nostro avviso inesistenti, di un presunto trasferimento ad Andria della sede di Barletta della Croce Rossa Italiana, dopo l'evacuazione dell'ex ospedale pediatrico in corso Cavour; sgomberato perché giudicato dopo un sopralluogo non idoneo per le condizioni di igiene e sicurezza, dove, oltre a quella degli Oer, c'era anche la sede della Croce Rossa Italiana, in uno dei locali di proprietà della Asl al pianterreno dello stabile».
«Addirittura si è arrivati ad affermare: "Nessuno provi a speculare su quello che i Barlettani stanno vivendo dopo il crollo della palazzina in via Roma", facendo credere che ci possa essere qualcuno tanto malvagio, tanto bastardo da speculare sulla tragedia di Barletta per trasferire da quella città la sede della Croce Rossa, approfittando del disastro. Ma che cosa state pensando e dicendo?! Fino a quando la politica userà questa strategia e questo linguaggio allora stiamo messi veramente male».
«La politica ed i suoi tantissimi rappresentanti dovrebbero spiegare, invece, perché non si sono mai occupati delle condizioni di igiene e sicurezza non idonee di quegli immobili sgomberati, ove erano allocate le sedi delle Associazioni e perchè hanno dovuto attendere "IL CROLLO" per accorgersene. Queste sono le omissioni degne di provvedimenti conseguenziali, non solo di natura politica ed amministrativa!!!!!! Queste sono le risposte che i privilegiati politici della casta devono dare, non le chiacchiere sui giornali. Il direttore generale della Asl Bat, Giovanni Gorgoni, quindi, stia tranquillo. Anche se il contributo degli andriesi alla Croce Rossa Italiana con sede a Barletta è enorme ed incommensurabile dal punto di vista professionale e di importanza delle cariche sociali rivestite, nessuno speculerà sulla tragedia ma auspichiamo che, d'ora innanzi, venga garantita alla Croce Rossa e a tutte le benemerite Associazioni di Barletta, condizioni igieniche e strutturali delle sedi dignitose e a misura di essere umano. Altrimenti la proposta di trasferimento ci sarà e i responsabili di ciò saranno nomi già noti. I prossimi interventi dei politici siano su come dare lavoro e garantire dignità alle famiglie e alle persone e non sui propri sogni notturni e sulle paure infantili. Saremo grati a coloro che daranno voce anche a miseri, piccoli, modesti, brutti, poveri e insignificanti cittadini che hanno ancora la forza di reagire e di scrivere queste scomode parole che nella maggior parte dei casi saranno completamente ignorate per tanti motivi che comprendiamo ma non giustifichiamo».
«Non abbiate Paura! Aprite i microfoni alla Democrazia. Anche noi sappiamo parlare!»
«In merito al fatto che la proposta di trasferimento della sede legale della Asl Bat sia motivata dal risparmio di 50 mila euro rende ancor più comico e ridicolo il tutto in quanto proprio coloro che siedono al parlamentino regionale dovrebbero indignarsi per quanti sprechi vengono consumati ogni giorno per inutilità e "accontentamenti vari". Se di fronte a quegli sprechi nessuno si indigna più allora altro che scendere in piazza. Nella prossima commissione regionale, quindi, occupatevi di altro e cercate la "condivisione" sulle cose importanti che diano un contributo per salvare questo territorio dagli affaristi, dagli speculatori edilizi, dai faccendieri, dai compratori e venditori di voti e dai nullafacenti che trovano tanto spazio per discutere e parlare del nulla. Non approfondiamo la vicenda legata alla questione Croce Rossa ma anche in questo caso si è persa l'occasione per stare in silenzio e si è gridato allo scandalo affermando, con una spavalderia del tutto fuori luogo, "Giù le mani dalla Croce Rossa di Barletta". Ma quali mani sulla Croce Rossa. Evidentemente c'è qualcuno che si è ammalato di campanilismo acuto cronico e non riesce più a dormire. Si arriva addirittura a divulgare notizie tendenziose ma senza citare le fonti, quindi a nostro avviso inesistenti, di un presunto trasferimento ad Andria della sede di Barletta della Croce Rossa Italiana, dopo l'evacuazione dell'ex ospedale pediatrico in corso Cavour; sgomberato perché giudicato dopo un sopralluogo non idoneo per le condizioni di igiene e sicurezza, dove, oltre a quella degli Oer, c'era anche la sede della Croce Rossa Italiana, in uno dei locali di proprietà della Asl al pianterreno dello stabile».
«Addirittura si è arrivati ad affermare: "Nessuno provi a speculare su quello che i Barlettani stanno vivendo dopo il crollo della palazzina in via Roma", facendo credere che ci possa essere qualcuno tanto malvagio, tanto bastardo da speculare sulla tragedia di Barletta per trasferire da quella città la sede della Croce Rossa, approfittando del disastro. Ma che cosa state pensando e dicendo?! Fino a quando la politica userà questa strategia e questo linguaggio allora stiamo messi veramente male».
«La politica ed i suoi tantissimi rappresentanti dovrebbero spiegare, invece, perché non si sono mai occupati delle condizioni di igiene e sicurezza non idonee di quegli immobili sgomberati, ove erano allocate le sedi delle Associazioni e perchè hanno dovuto attendere "IL CROLLO" per accorgersene. Queste sono le omissioni degne di provvedimenti conseguenziali, non solo di natura politica ed amministrativa!!!!!! Queste sono le risposte che i privilegiati politici della casta devono dare, non le chiacchiere sui giornali. Il direttore generale della Asl Bat, Giovanni Gorgoni, quindi, stia tranquillo. Anche se il contributo degli andriesi alla Croce Rossa Italiana con sede a Barletta è enorme ed incommensurabile dal punto di vista professionale e di importanza delle cariche sociali rivestite, nessuno speculerà sulla tragedia ma auspichiamo che, d'ora innanzi, venga garantita alla Croce Rossa e a tutte le benemerite Associazioni di Barletta, condizioni igieniche e strutturali delle sedi dignitose e a misura di essere umano. Altrimenti la proposta di trasferimento ci sarà e i responsabili di ciò saranno nomi già noti. I prossimi interventi dei politici siano su come dare lavoro e garantire dignità alle famiglie e alle persone e non sui propri sogni notturni e sulle paure infantili. Saremo grati a coloro che daranno voce anche a miseri, piccoli, modesti, brutti, poveri e insignificanti cittadini che hanno ancora la forza di reagire e di scrivere queste scomode parole che nella maggior parte dei casi saranno completamente ignorate per tanti motivi che comprendiamo ma non giustifichiamo».
«Non abbiate Paura! Aprite i microfoni alla Democrazia. Anche noi sappiamo parlare!»