L’ARPA indagherà sulla schiuma bianca nelle acque di Barletta
Nuovi prelievi lungo la litoranea di Ponente. Auspichiamo che i risultati siano comunicati ai cittadini
domenica 6 gennaio 2013
Nella giornata di venerdì, su sollecitazione dell'amministrazione commissariale, alcuni tecnici dell'ARPA (Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell'Ambiente), unitamente al personale del Comando di Polizia Municipale, hanno effettuato dei prelievi delle acque marine nei pressi della litoranea di Ponente. Dopo gli avvistamenti di materiale schiumoso che anche Barlettalife aveva segnalato già lo scorso 25 dicembre, e che si sono prolungati sino ai giorni scorsi, il preoccupante fenomeno è stato segnalato alla ARPA che, secondo quanto riportato nel comunicato stampa diramato dal Comune di Barletta, «ha dato la massima disponibilità provvedendo ad ulteriori prelievi dopo un primo sopralluogo compiuto lo scorso 24 dicembre».
«Con questo nuovo intervento e in attesa degli esiti – si legge ancora nel comunicato - si ritiene di poter fare finalmente chiarezza sulle origini di questa manifestazione anomala, accertando le cause del fenomeno e le eventuali responsabilità». Difatti, come già avevamo scritto nel nostro articolo, ancora non è chiara l'origine della schiuma bianca che è apparsa sul bagnasciuga della nostra litoranea: se di matrice naturale o di matrice umana, derivante da rifiuti riportati a riva dal mare o dai tanti canali di scolo (anche abusivi) che si immettono nelle acque nostrane.
Il fenomeno era già stato documentato da un nostro lettore lo scorso anno con una video-denuncia, e dopo un intero anno ancora non si è riuscita a fare chiarezza: il mare di Barletta sarà mai sano? Speriamo che il desiderio del professor Dellisanti, di vedere una "bandiera blu" sulla nostra costa, si avveri, se non per noi, almeno per i nostri nipoti. Attenderemo con premura le valutazioni dell'ARPA, ente primariamente preposto a questo genere di indagini, augurandoci che il risultato (positivo o negativo) sia subito divulgato, poiché «conoscere la qualità dell'acqua del nostro mare non è una concessione, ma un diritto di tutti i cittadini».
«Con questo nuovo intervento e in attesa degli esiti – si legge ancora nel comunicato - si ritiene di poter fare finalmente chiarezza sulle origini di questa manifestazione anomala, accertando le cause del fenomeno e le eventuali responsabilità». Difatti, come già avevamo scritto nel nostro articolo, ancora non è chiara l'origine della schiuma bianca che è apparsa sul bagnasciuga della nostra litoranea: se di matrice naturale o di matrice umana, derivante da rifiuti riportati a riva dal mare o dai tanti canali di scolo (anche abusivi) che si immettono nelle acque nostrane.
Il fenomeno era già stato documentato da un nostro lettore lo scorso anno con una video-denuncia, e dopo un intero anno ancora non si è riuscita a fare chiarezza: il mare di Barletta sarà mai sano? Speriamo che il desiderio del professor Dellisanti, di vedere una "bandiera blu" sulla nostra costa, si avveri, se non per noi, almeno per i nostri nipoti. Attenderemo con premura le valutazioni dell'ARPA, ente primariamente preposto a questo genere di indagini, augurandoci che il risultato (positivo o negativo) sia subito divulgato, poiché «conoscere la qualità dell'acqua del nostro mare non è una concessione, ma un diritto di tutti i cittadini».