L'appello del Consiglio Provinciale per la fermata del Frecciarossa a Barletta

Un esigenza collegare le città del Mezzogiorno per creare un offerta di servizi parallela a quella del nord

sabato 27 maggio 2017 3.23
Il servizio di Frecciarossa sulla tratta ferroviaria Milano-Bari non può escludere la fermata alla stazione di Barletta, città co-capoluogo della Provincia con un bacino di utenza che coinvolge un'area di circa 700mila abitanti. E' la posizione assunta dal Consiglio Provinciale con un Ordine del giorno approvato nell'ultima seduta su proposta del sindaco Pasquale Cascella.

Il Consiglio ha così aderito all'appello lanciato unitariamente dal primo cittadino di Barletta e dai rappresentanti dell'intero Consiglio Comunale di Barletta, ai rappresentanti del Parlamento, del Governo, della Regione e del territorio, oltre che agli amministratori di Trenitalia, raccogliendo l'aspirazione delle comunità locali alla fermata nella stazione ferroviaria di Barletta dei "Frecciarossa" sulla linea Milano – Bari, in quanto "essenziale per la ripresa della crescita in un'area vitale del Paese".

Il documento del Consiglio provinciale si ricollega alla deliberazione del 28 ottobre 2015 con cui si era già dato mandato al Presidente di "perseguire ogni iniziativa utile per la difesa delle istanze delle nostre comunità locali finalizzate alla istituzione della fermata nella stazione ferroviaria della città di Barletta dei treni ad alta velocità".

Questa volta è stata sottolineata anche l'esigenza di collegamenti veloci tra le stesse città del Mezzogiorno, così da creare una offerta di servizi parallela a quella di altri sistemi al Nord (come per l'asse Milano – Rimini che conta fermate tra città anche vicine tra loro), anche in considerazione dell'aumento in maniera esponenziale nella Provincia Bat di attività turistiche ed economiche che rendono la stazione ferroviaria di Barletta una infrastruttura strategica.
Il documento del Consiglio provinciale richiama, altresì, l'esigenza di individuare soluzioni che favoriscano gli spostamenti dei pendolari, tenendo conto anche delle disastro sulla linea interna della Ferrotramviaria dello scorso luglio che continua a suscitare notevoli difficoltà ai tanti utenti che debbono raggiungere la linea ferroviaria adriatica.