Italia-Germania: a Barletta pronto un presidio contro i festeggiamenti “esuberanti”
Stop a estintori e testa-coda in piazza Aldo Moro, attivato un servizio interforze. Quando prevenire è meglio che curare
giovedì 28 giugno 2012
17.32
Mancano poco più di 3 ore all'inizio della semifinale di Euro 2012 tra l'Italia di mister Prandelli e la giovane ed intraprendente Germania di Loew. Ma quel che preoccupa maggiormente a Barletta non sono tanto le scorribande teutoniche, non è tanto la tecnica di Ozil, né la grinta di Schweinsteiger. Quel che tiene banco nella Città della Disfida è la possibile esultanza in caso di esito positivo del match tra le due storiche finali. E se a pochi secondi dal termine di Italia-Inghilterra piazza Moro era il regno del born-out e degli estintori, alcuni dei quali pericolosamente lanciati in aria una volta svuotati, difficilmente possiamo immaginare cosa dovesse accadere se gli azzurri guidati da Cesare Prandelli dovessero continuare a far valere la celeberrima "legge sulla Germania", approdando così in finale. Certamente, fa piacere vedere tanta gente festeggiare per celebrare la vittoria del proprio Paese in una competizione così delicata, così difficile. I festeggiamenti fanno parte del gioco, ma quando si sfocia nel vandalismo e si procurano danni più o meno gravi a cose e a persone, il festeggiamento prevarica i limiti del buonsenso e va "circoscritto". L'epoca dei proibizionismi è senz'altro superata, e di certo nessuno vuole togliere il gusto dei festeggiamenti, ma l'esultanza può e deve essere corretta, composta, e possibilmente non deve prevaricare i limiti imposti dalla legge. Ed è proprio per far rispettare questi limiti che a Barletta quest'oggi verrà predisposto un servizio interforze, coordinato dal Commissariato della Città della Disfida, che si insidierà in piazza Aldo Moro durante il match Italia-Germania, garantendo un "servizio d'ordine" che mantenga alla larga i famosi "furbetti del quartierino".
Largo quindi a trombette, vuvuzelas, fuochi d'artificio, bandiere e chi più ne ha più ne metta, ma sarebbe meglio evitare estintori e veicoli vari. Salus "Uber Alles", la salute prima di tutto, verrebbe da dire come monito pensando all'inno dei nostri prossimi avversari. Mai come in questo caso, ritorna in mente uno slogan di un vecchio spot pubblicitario: prevenire è meglio che curare. Ci apprestiamo a vivere con palpitazione le gesta dei "nostri" azzurri contro la Germania, con la speranza di festeggiare, magari in maniera un po' più sobria, il raggiungimento di un traguardo che per scaramanzia evitiamo di scrivere.
Largo quindi a trombette, vuvuzelas, fuochi d'artificio, bandiere e chi più ne ha più ne metta, ma sarebbe meglio evitare estintori e veicoli vari. Salus "Uber Alles", la salute prima di tutto, verrebbe da dire come monito pensando all'inno dei nostri prossimi avversari. Mai come in questo caso, ritorna in mente uno slogan di un vecchio spot pubblicitario: prevenire è meglio che curare. Ci apprestiamo a vivere con palpitazione le gesta dei "nostri" azzurri contro la Germania, con la speranza di festeggiare, magari in maniera un po' più sobria, il raggiungimento di un traguardo che per scaramanzia evitiamo di scrivere.