Ispezioni Parlamentari sui concorsi di Ventola
Non si è fatta attendere la risposta del Governo. Saranno avviate ispezioni su tre enti (Canosa, Minervino e provincia BT)
venerdì 18 febbraio 2011
I concorsi alla Provincia BT, sono iniziati male e stanno finendo peggio, Un pasticcio che le opposizioni in seno alla Provincia, con esclusione della consigliera Pina Marmo che rimanendo in aula durante l'ultimo acceso dibattito sull'argomento non ha evidentemente aderito all'iniziativa dell'emisfero-opposizione. Testardo come un sardo ma invece nato sia anagraficamente che politicamente a San Ferdinando di Puglia, è il consigliere provinciale del PD Andrea Patruno ad accollarsi il maggior peso dell'inchiesta concorsi cui hanno fatto domanda ben 7.500 ragazzi per una manciata di posti lievitati fuori misura e cui grava il sospetto sia di Patruno, sia dell'opposizione in Provincia, sia, ora del Goverrno investito dal PD, dal suo segretario provinciale sempre il caparbio, etico ed tenace Andra Patruno che conti alla mano ha portato alla luce possibili mistificazioni concorsuali.
L'onorevole barese Francesco Boccia del Pd interessato dell'affaire concorsi BT solo lunedì scorso dopo la discussione in Parlamento dove è approdato negativamente il nome dei tre capoluoghi Barletta, Andria, Trani ha assicurato che si farà chiarezza sui contenuti procedurali assolutamente non limpidi. L'interpellanza urgente di Boccia che non fa certo onore al Centrodestra del Presidente Francesco Ventola, sta provocando malumori politici impensabili. Ricordiamo che dopo il bando del settembre 2010 sono stati poi indetti concorsi dai comuni di Canosa di Puglia e di Minervino Murge senza nessun accordo preventivo tra tutti gli enti interessati per disciplinare le modalità di utilizzazione delle graduatorie e di assegnazione dei posti come prevede la normativa in merito all'accesso nelle pubbliche amministrazioni. Per noi – prosegue Boccia - è assolutamente incomprensibile che non ci sia stato un accordo tra gli enti anche considerando che i sindaci di Canosa Puglia e Minervino ricoprono rispettivamente la carica di presidente della Provincia e di consigliere provinciale dello stesso ente locale che aveva indetto precedentemente i concorsi.
Oggi prendiamo atto che alla Camera rispondendo alla nostra interpellanza il Governo ha garantito il suo intervento per verificare la regolarità e la trasparenza nelle procedure dei bandi di concorso a 23 posti nella tre Provincie e nel mancato utilizzo del personale già in carica nelle pubbliche amministrazioni appartenenti al territorio della Provincia. A questo punto – conclude Boccia - noi continueremo a vigilare affinché sulla vicenda sia fatta piena luce a garanzia del rispetto dei diritti di tutti coloro che vogliano partecipare ai concorsi per le assunzioni nei nostri enti locali.
Il segretario provinciale del PD in una nota conclusiva fa sapere che finalmente si avranno risposte certe sui cui tacciono le tre amministrazioni che saranno oggetto dell'ispezione del Governo e il presidente della provincia in testa. Il PD, aggiunge Pastruno, in consiglio provinciale continueranno a batterre sul tasto della trasparenza,della chiarezza, della equità e della giustizia che deve essere garantita a chi ha vinto i concorsi ed ai 7.500 ragazzi escclusi. Il Consiglio provinciale sarà chiamato a discutere nella seduta monotematica del prossimo 7 marzo, tutta la questione. Il Tar intanto ha rinviato la causa per sospensiva il prossimo 18 aprile.
L'onorevole barese Francesco Boccia del Pd interessato dell'affaire concorsi BT solo lunedì scorso dopo la discussione in Parlamento dove è approdato negativamente il nome dei tre capoluoghi Barletta, Andria, Trani ha assicurato che si farà chiarezza sui contenuti procedurali assolutamente non limpidi. L'interpellanza urgente di Boccia che non fa certo onore al Centrodestra del Presidente Francesco Ventola, sta provocando malumori politici impensabili. Ricordiamo che dopo il bando del settembre 2010 sono stati poi indetti concorsi dai comuni di Canosa di Puglia e di Minervino Murge senza nessun accordo preventivo tra tutti gli enti interessati per disciplinare le modalità di utilizzazione delle graduatorie e di assegnazione dei posti come prevede la normativa in merito all'accesso nelle pubbliche amministrazioni. Per noi – prosegue Boccia - è assolutamente incomprensibile che non ci sia stato un accordo tra gli enti anche considerando che i sindaci di Canosa Puglia e Minervino ricoprono rispettivamente la carica di presidente della Provincia e di consigliere provinciale dello stesso ente locale che aveva indetto precedentemente i concorsi.
Oggi prendiamo atto che alla Camera rispondendo alla nostra interpellanza il Governo ha garantito il suo intervento per verificare la regolarità e la trasparenza nelle procedure dei bandi di concorso a 23 posti nella tre Provincie e nel mancato utilizzo del personale già in carica nelle pubbliche amministrazioni appartenenti al territorio della Provincia. A questo punto – conclude Boccia - noi continueremo a vigilare affinché sulla vicenda sia fatta piena luce a garanzia del rispetto dei diritti di tutti coloro che vogliano partecipare ai concorsi per le assunzioni nei nostri enti locali.
Il segretario provinciale del PD in una nota conclusiva fa sapere che finalmente si avranno risposte certe sui cui tacciono le tre amministrazioni che saranno oggetto dell'ispezione del Governo e il presidente della provincia in testa. Il PD, aggiunge Pastruno, in consiglio provinciale continueranno a batterre sul tasto della trasparenza,della chiarezza, della equità e della giustizia che deve essere garantita a chi ha vinto i concorsi ed ai 7.500 ragazzi escclusi. Il Consiglio provinciale sarà chiamato a discutere nella seduta monotematica del prossimo 7 marzo, tutta la questione. Il Tar intanto ha rinviato la causa per sospensiva il prossimo 18 aprile.