«Io mi candido», senza troppi giri di parole la posizione del sindaco Maffei
Lettera aperta del primo cittadino all'elettorato. «Presto presenterò il mio laboratorio politico»
giovedì 9 dicembre 2010
Cari barlettani,
sono il Sindaco della nostra città e sono pronto ad esserlo ancora per il prossimo mandato amministrativo. Per questo parteciperò alle prossime elezioni. Senza troppi giri di parole intendo chiarire subito la mia posizione. In questi anni, difficili per molti motivi non esclusivamente dipendenti da me, ho sempre cercato di operare con onestà e rigore morale e intendo continuare a farlo, migliorando nelle cose in cui ho sbagliato. Oggi siamo chiamati a concludere un'esperienza e aprirne una nuova e abbiamo il dovere di partire dalla continuità dei risultati e degli obiettivi avviando un progetto politico che sia nuovo nei metodi e nella partecipazione. Mi candido perchè sono il Sindaco uscente, certo, e perchè credo che, con l'esperienza, la conoscenza che ho maturato in questi anni di attività, siamo oggi pronti a proseguire in un percorso che va rafforzato e valorizzato ancor di più. Nelle ultime settimane ho ricevuto il sostegno del Partito Democratico per bocca del mio segretario cittadino Franco Caputo e di quello provinciale Andrea Patruno e ho il dovere di contribuire a rafforzarne le istanze e la rappresentanza proprie di un grande partito. Mi candido anche perchè l'attuale coalizione di Centro-Sinistra va arricchita con l'importante contributo sia delle forze moderate che in quelle di Sinistra che in questi anni, soprattutto in Puglia, hanno saputo coagulare attorno a sé persone, programmi, idee. A loro chiedo di essere con me da subito per costruire insieme il nuovo percorso amministrativo.
Mi candido dopo aver ascoltato le critiche sui miei metodi da parte dell'amico Ruggiero Mennea. La sua posizione mi dà maggior forza e mi spinge a migliorare anche se mi chiedo perchè quelle parole siano arrivate solo ora da una tribuna televisiva. Ruggiero si faccia in quattro, io vado comunque avanti; spero di poter costruire anche con lui un percorso di condivisione e che anche lui abbia la volontà di farlo. Quello che a me sta a cuore è provare a riconsegnare alla città la passione per la politica e per la partecipazione; la politica è bella se fatta con onestà d'animo e Barletta è pronta a mettersi in discussione. Molte persone, in questi mesi, mi spingono a insistere e a proseguire il grande lavoro intrapreso.
Ho deciso di continuare anche perchè, oggi, attorno a me c'è un gruppo di giovani che viene dal mondo delle professioni, dell'associazionismo, della cultura, dell'Università e della politica. Sono ragazze e ragazzi che in questi anni si sono spesi per consentire alla città di crescere: sono pronti a lavorare con me e la spinta che mi danno è quella che solo l'età, la preparazione e la forza di un'idea di rinnovamento può avere. A questo primo nucleo si potranno e si dovranno aggiungere quanti desidereranno condividere questa esperienza. Agli entusiasmi delle nuove leve che tanto possono dare alla nostra città dobbiamo essere in grado di dire: questo è il vostro progetto, restate a Barletta, diventate la classe dirigente del futuro.
Non se ne può più delle attese di una politica che da mesi s'interroga sulle candidature e solo sui nomi senza una sola idea. Non è più possibile pensare a una politica fatta solo nelle segrete stanze in cui poche persone decidono del futuro di un'intera comunità; non è più giusto che la politica decida da sola e imponga ai cittadini accordi presi altrove e per ragioni che nulla hanno a che vedere con la gestione della cosa pubblica. Oggi politica significa vivere i partiti ma anche costruire la città insieme alle altre forze del territorio: le associazioni, le parrocchie, i collettivi, il mondo del lavoro, le famiglie e il volontariato. Attraverso le persone passa la costruzione del futuro e Barletta merita un'apertura che
nasca e cresca proprio dalla politica e dalla parte migliore dell'attuale classe dirigente. A noi spetta il compito di suggerire, informare, formare e, al contempo, accogliere, ascoltare, cambiare. Quando nel 2016 terminerà la prossima consiliatura, speriamo più attenta e meno rissosa di questa, dovremo essere stati in grado di lasciare a Barletta un futuro ancor più solido e al passo con il mondo. Questo è il progetto che condivido con molti, questo è il progetto che voglio sostenere. Non mi candido, dunque, per fare tutto da solo. Chiunque sia disposto a parlarci, a confrontarsi con noi, lo faccia sin da ora e lo faccia portando proposte concrete, senza utilizzare parole o retoriche vuote di cui non solo Barletta ma l'Italia tutta è stanca. Non parlerò di destra o sinistra, di primarie o non primarie: oggi tutti noi rischiamo di perdere il senso stesso di quei concetti solo per miopi interessi personalistici. Mi si dica, invece, come si intende risolvere i problemi che pure, nonostante tutto, esistono. Io ho ancora cinque mesi di mandato nei quali, insieme a tutti coloro che desidereranno mettersi in gioco, dobbiamo lavorare per Barletta e per la nostra comunità, per concludere importanti processi, avviare ancora cantieri, sostenere i progetti in corso. Ma dovremo soprattutto essere in grado di lasciare la traccia di una idea, di una nuova visione da realizzare, a cominciare dal giorno dopo le elezioni. Il mio programma dei prossimi anni avrà quattro grandi temi di riferimento intorno ai quali imbastire la trama del benessere, della salute, del lavoro, della tutela dei diritti, della crescita economica e intellettuale. Cultura, Ambiente, Sociale e Turismo saranno le parole intorno alle quali costruiremo la visione del nostro futuro e quei concetti, nel grande quadro della riqualificazione e della nuova idea di città avviata con il Piano Urbanistico Generale e l'attuazione dei progetti complessi, avranno come obiettivo finale la parola Lavoro. Le nostre azioni saranno unite da un filo comune declinato con lo scopo di favorire la creazione di opportunità occupazionali che nessun Sindaco può generare direttamente (dunque, non credete alle promesse di campagna elettorale), ma che qualunqueSindaco ha il dovere di prendersi in carico.
Attraverso il sito internet (www.nicolamaffei.it), il profilo Facebook e la partecipazione al mio laboratorio politico che avrò modo di presentarvi nei prossimi giorni, scriveremo il programma insieme a voi cittadini e a tutte le forze politiche che avranno voglia di sperimentare metodi di governo direttamente partecipati. A chi fino all'altro giorno ha amministrato e oggi fa finta di averlo scordato in preda ad amnesie preelettorali; a chi, pur avendo avuto la possibilità di farlo, oggi cerca di far dimenticare il suo passato sfruttando l'ospitalità dei partiti, impediremo di continuare a giocare con gli interessi della cittadinanza. Oggi, nonostante le difficoltà della crisi e l'incertezza a cui il Governo Berlusconi ci costringe da mesi, Barletta ha una grande possibilità: abbiamo eletto quattro consiglieri regionali e vantiamo nelle file della Giunta di Nichi Vendola un Assessore. Dobbiamo, tutti insieme, provare a costruire un metodo di cooperazione e programmazione perchè nei prossimi anni Barletta divenga il traino politico, economico, sociale e culturale dell'intera regione. Non è un'utopia ma una reale possibilità, se solo lo vogliamo. Io lo voglio.
In questi anni con Nichi Vendola e le sue Giunte abbiamo lavorato in totale armonia costruendo le basi per la rinascita culturale, sociale, economica e urbanistica del nostro territorio: la Puglia, oggi, è un esempio di buongoverno per tutto il Paese. Con il Presidente e quanti sono al suo fianco continueremo a lavorare nella piena condivisione di programmazione e intenti senza mai fargli mancare supporto e passione. State con noi, lavoriamo insieme e anche io saprò far meglio.
Nicola Maffei
sono il Sindaco della nostra città e sono pronto ad esserlo ancora per il prossimo mandato amministrativo. Per questo parteciperò alle prossime elezioni. Senza troppi giri di parole intendo chiarire subito la mia posizione. In questi anni, difficili per molti motivi non esclusivamente dipendenti da me, ho sempre cercato di operare con onestà e rigore morale e intendo continuare a farlo, migliorando nelle cose in cui ho sbagliato. Oggi siamo chiamati a concludere un'esperienza e aprirne una nuova e abbiamo il dovere di partire dalla continuità dei risultati e degli obiettivi avviando un progetto politico che sia nuovo nei metodi e nella partecipazione. Mi candido perchè sono il Sindaco uscente, certo, e perchè credo che, con l'esperienza, la conoscenza che ho maturato in questi anni di attività, siamo oggi pronti a proseguire in un percorso che va rafforzato e valorizzato ancor di più. Nelle ultime settimane ho ricevuto il sostegno del Partito Democratico per bocca del mio segretario cittadino Franco Caputo e di quello provinciale Andrea Patruno e ho il dovere di contribuire a rafforzarne le istanze e la rappresentanza proprie di un grande partito. Mi candido anche perchè l'attuale coalizione di Centro-Sinistra va arricchita con l'importante contributo sia delle forze moderate che in quelle di Sinistra che in questi anni, soprattutto in Puglia, hanno saputo coagulare attorno a sé persone, programmi, idee. A loro chiedo di essere con me da subito per costruire insieme il nuovo percorso amministrativo.
Mi candido dopo aver ascoltato le critiche sui miei metodi da parte dell'amico Ruggiero Mennea. La sua posizione mi dà maggior forza e mi spinge a migliorare anche se mi chiedo perchè quelle parole siano arrivate solo ora da una tribuna televisiva. Ruggiero si faccia in quattro, io vado comunque avanti; spero di poter costruire anche con lui un percorso di condivisione e che anche lui abbia la volontà di farlo. Quello che a me sta a cuore è provare a riconsegnare alla città la passione per la politica e per la partecipazione; la politica è bella se fatta con onestà d'animo e Barletta è pronta a mettersi in discussione. Molte persone, in questi mesi, mi spingono a insistere e a proseguire il grande lavoro intrapreso.
Ho deciso di continuare anche perchè, oggi, attorno a me c'è un gruppo di giovani che viene dal mondo delle professioni, dell'associazionismo, della cultura, dell'Università e della politica. Sono ragazze e ragazzi che in questi anni si sono spesi per consentire alla città di crescere: sono pronti a lavorare con me e la spinta che mi danno è quella che solo l'età, la preparazione e la forza di un'idea di rinnovamento può avere. A questo primo nucleo si potranno e si dovranno aggiungere quanti desidereranno condividere questa esperienza. Agli entusiasmi delle nuove leve che tanto possono dare alla nostra città dobbiamo essere in grado di dire: questo è il vostro progetto, restate a Barletta, diventate la classe dirigente del futuro.
Non se ne può più delle attese di una politica che da mesi s'interroga sulle candidature e solo sui nomi senza una sola idea. Non è più possibile pensare a una politica fatta solo nelle segrete stanze in cui poche persone decidono del futuro di un'intera comunità; non è più giusto che la politica decida da sola e imponga ai cittadini accordi presi altrove e per ragioni che nulla hanno a che vedere con la gestione della cosa pubblica. Oggi politica significa vivere i partiti ma anche costruire la città insieme alle altre forze del territorio: le associazioni, le parrocchie, i collettivi, il mondo del lavoro, le famiglie e il volontariato. Attraverso le persone passa la costruzione del futuro e Barletta merita un'apertura che
nasca e cresca proprio dalla politica e dalla parte migliore dell'attuale classe dirigente. A noi spetta il compito di suggerire, informare, formare e, al contempo, accogliere, ascoltare, cambiare. Quando nel 2016 terminerà la prossima consiliatura, speriamo più attenta e meno rissosa di questa, dovremo essere stati in grado di lasciare a Barletta un futuro ancor più solido e al passo con il mondo. Questo è il progetto che condivido con molti, questo è il progetto che voglio sostenere. Non mi candido, dunque, per fare tutto da solo. Chiunque sia disposto a parlarci, a confrontarsi con noi, lo faccia sin da ora e lo faccia portando proposte concrete, senza utilizzare parole o retoriche vuote di cui non solo Barletta ma l'Italia tutta è stanca. Non parlerò di destra o sinistra, di primarie o non primarie: oggi tutti noi rischiamo di perdere il senso stesso di quei concetti solo per miopi interessi personalistici. Mi si dica, invece, come si intende risolvere i problemi che pure, nonostante tutto, esistono. Io ho ancora cinque mesi di mandato nei quali, insieme a tutti coloro che desidereranno mettersi in gioco, dobbiamo lavorare per Barletta e per la nostra comunità, per concludere importanti processi, avviare ancora cantieri, sostenere i progetti in corso. Ma dovremo soprattutto essere in grado di lasciare la traccia di una idea, di una nuova visione da realizzare, a cominciare dal giorno dopo le elezioni. Il mio programma dei prossimi anni avrà quattro grandi temi di riferimento intorno ai quali imbastire la trama del benessere, della salute, del lavoro, della tutela dei diritti, della crescita economica e intellettuale. Cultura, Ambiente, Sociale e Turismo saranno le parole intorno alle quali costruiremo la visione del nostro futuro e quei concetti, nel grande quadro della riqualificazione e della nuova idea di città avviata con il Piano Urbanistico Generale e l'attuazione dei progetti complessi, avranno come obiettivo finale la parola Lavoro. Le nostre azioni saranno unite da un filo comune declinato con lo scopo di favorire la creazione di opportunità occupazionali che nessun Sindaco può generare direttamente (dunque, non credete alle promesse di campagna elettorale), ma che qualunqueSindaco ha il dovere di prendersi in carico.
Attraverso il sito internet (www.nicolamaffei.it), il profilo Facebook e la partecipazione al mio laboratorio politico che avrò modo di presentarvi nei prossimi giorni, scriveremo il programma insieme a voi cittadini e a tutte le forze politiche che avranno voglia di sperimentare metodi di governo direttamente partecipati. A chi fino all'altro giorno ha amministrato e oggi fa finta di averlo scordato in preda ad amnesie preelettorali; a chi, pur avendo avuto la possibilità di farlo, oggi cerca di far dimenticare il suo passato sfruttando l'ospitalità dei partiti, impediremo di continuare a giocare con gli interessi della cittadinanza. Oggi, nonostante le difficoltà della crisi e l'incertezza a cui il Governo Berlusconi ci costringe da mesi, Barletta ha una grande possibilità: abbiamo eletto quattro consiglieri regionali e vantiamo nelle file della Giunta di Nichi Vendola un Assessore. Dobbiamo, tutti insieme, provare a costruire un metodo di cooperazione e programmazione perchè nei prossimi anni Barletta divenga il traino politico, economico, sociale e culturale dell'intera regione. Non è un'utopia ma una reale possibilità, se solo lo vogliamo. Io lo voglio.
In questi anni con Nichi Vendola e le sue Giunte abbiamo lavorato in totale armonia costruendo le basi per la rinascita culturale, sociale, economica e urbanistica del nostro territorio: la Puglia, oggi, è un esempio di buongoverno per tutto il Paese. Con il Presidente e quanti sono al suo fianco continueremo a lavorare nella piena condivisione di programmazione e intenti senza mai fargli mancare supporto e passione. State con noi, lavoriamo insieme e anche io saprò far meglio.
Nicola Maffei