Inverno al freddo e al gelo per gli studenti del liceo classico "Casardi"
Protesta contro il malfunzionamento del riscaldamento
giovedì 17 dicembre 2015
18.53
"Soldi non ne abbiamo, è colpa del Governo": è questa la frase con la quale questa mattina sono stati congedati gli studenti del liceo classico "Casardi". Un gruppo di ragazzi si era recato sotto il palazzo della Provincia per protestare contro l'inutilizzo e il mal funzionamento del sistema di riscaldamento della loro scuola, che li costringe a svolgere le attività didattiche al freddo. Alcuni studenti, tra cui un ragazzo del Blocco studentesco, sono stati ricevuti a colloquio. "Sentirsi dire che non ci sono soldi per far funzionare i riscaldamenti è ridicolo, - si legge in una nota - sopratutto se si parla di una scuola pubblica, nella quale le istituzioni dovrebbero prodigarsi per garantire un servizio ottimale fruibile da tutti. La combo "Buona scuola"- "Delrio" ha decretato la distruzione dell'autonomia del sistema scolastico"
"La chiamano "Buona scuola" ma di buono e funzionante non ha neanche la funzionalità dei servizi essenziali. Destinare una parte dei fondi, già di per sé esigui, per il sovvenzionamento delle scuole paritarie, ignorando le necessità legate alla vita di un servizio pubblico, è inaccetabile. Lo smembramento delle provincie ha poi aggravato la situazione, creando confusione circa le istituzioni preposte alla soluzione di situazioni come questa. Continueremo a chiedere il ripristino del riscaldamento - conclude la nota - cosi come esigeremo la garanzia e la certezza di poter godere dignitosamente del nostro diritto allo studio."
"La chiamano "Buona scuola" ma di buono e funzionante non ha neanche la funzionalità dei servizi essenziali. Destinare una parte dei fondi, già di per sé esigui, per il sovvenzionamento delle scuole paritarie, ignorando le necessità legate alla vita di un servizio pubblico, è inaccetabile. Lo smembramento delle provincie ha poi aggravato la situazione, creando confusione circa le istituzioni preposte alla soluzione di situazioni come questa. Continueremo a chiedere il ripristino del riscaldamento - conclude la nota - cosi come esigeremo la garanzia e la certezza di poter godere dignitosamente del nostro diritto allo studio."