Intercettazioni, interviene l'Arcivescovo di Trani: «Non è legge bavaglio»
Intervista a monsignor Pichierri sul sito Pontifex. «I giornalisti devono essere rigorosi»
lunedì 21 giugno 2010
«Le intercettazioni sono uno strumento investigativo importante, ma nessuno le vuole abolire, semmai limitarne la invasività quando queste non siano strettamente necessarie». L'arcivescovo di Trani, mons. Giovanni Battista Pichierri ha commentato in un'intervista rilasciata al portale Pontifex le polemiche suscitate dal ddl sulle interecettazioni.
«Io non la valuto una legge bavaglio - spiega - ma solo un rimedio, davanti a certi abusi che effettivamente ci sono stati. La privacy e la dignità in una società civile - afferma Pichierri - vanno salvaguardate sempre e la integrità della persona ha la prevalenza sul diritto alla informazione, per questo io credo che sia una legge nel complesso giusta e saggia, che meriterebbe risposte meno emotive da parte di tutti». Da parte loro, sottolinea il presule, «i giornalisti o almeno certi, dovrebbero essere maggiormente rigorosi e cauti in questo delicato compito. Talvolta si esagera nello spubblicare le persone anche innocenti».
L'intervista completa è pubblicata su Pontifex.
«Io non la valuto una legge bavaglio - spiega - ma solo un rimedio, davanti a certi abusi che effettivamente ci sono stati. La privacy e la dignità in una società civile - afferma Pichierri - vanno salvaguardate sempre e la integrità della persona ha la prevalenza sul diritto alla informazione, per questo io credo che sia una legge nel complesso giusta e saggia, che meriterebbe risposte meno emotive da parte di tutti». Da parte loro, sottolinea il presule, «i giornalisti o almeno certi, dovrebbero essere maggiormente rigorosi e cauti in questo delicato compito. Talvolta si esagera nello spubblicare le persone anche innocenti».
L'intervista completa è pubblicata su Pontifex.