Inseguimento in via Brigata Barletta, il racconto delle forze dell’ordine

«La collaborazione coi cittadini dovrebbe essere sempre attiva»

martedì 11 novembre 2014 11.49
A cura di Enrico Gorgoglione
In molti ricorderanno il pedinamento a seguito del quale, lo scorso 19 ottobre, due pattuglie della Polizia hanno catturato due ladri d'appartamento, interrompendo la quiete di una soleggiata domenica mattina. Dopo quel clamoroso evento di cronaca di cui tanto si è parlato, qui di seguito riportiamo l'intervista fatta ai due poliziotti protagonisti dell'inseguimento.

Cosa vi ha portati sul luogo quella domenica mattina?
«Quella mattina stavamo pattugliando la città con due volanti, cosa che non capita spesso. I due equipaggi stavano svolgendo due lavori differenti, quando la sala operativa ha ricevuto una telefonata da parte di un cittadino che denunciava la presenza di un'autovettura, indicandone la targa. Nella seconda chiamata ci hanno indicato la precisa ubicazione: nei pressi di un appartamento in Via Carducci».

Secondo quanto siete riusciti a ricostruire della vicenda, si trattava di furti pianificati o puramente casuali?
«Nei giorni precedenti c'erano stati altri furti nella zona e, secondo alcune segnalazioni, sarebbe stata avvistata la stessa macchina. Inoltre, i due malviventi erano sottoposti all'obbligo di firma e, pertanto, non autorizzati a spostarsi da Bari. Infatti, il Tribunale di sorveglianza prenderà dei provvedimenti a riguardo».

La fuga in città ha agevolato il vostro lavoro o lo ha complicato?
«Dal punto di vista psicologico, lo ha reso più complicato. Dovevamo considerare l'eventualità che i due potessero abbandonare il veicolo e fuggire a piedi o prendere un'altra vettura. Inoltre, dovevamo garantire l'incolumità delle persone che passeggiavano in centro quella domenica mattina. Ma in fondo è andata bene. Nella zona abbiamo incontrato l'aiuto di un collega in borghese libero dal servizio, il quale si è messo subito a disposizione. Possiamo dichiarare di aver svolto un lavoro pulito e senza danni, nonostante la colluttazione con i fuggitivi ci abbia provocato leggere ferite».

A quanto equivale l'ammontare della refurtiva?
«Abbiamo restituito a cinque famiglie più di 20mila euro tra oggetti di valore e denaro. Ci dispiace per un uomo che aveva denunciato il furto di una grande quantità di vino, conservata nel cofano dell'auto dei delinquenti, la quale è andata perduta a seguito dello schianto».

Tutto questo è stato possibile non solo grazie alla vostra bravura, ma anche alla buona volontà dei cittadini. Che ruolo hanno avuto nella riuscita dell'operazione?
«I cittadini hanno senz'altro avuto un ruolo molto importante, con la loro tempestiva segnalazione. La collaborazione tra cittadini e forze dell'ordine dovrebbe essere sempre attiva, in modo da permetterci di lavorare meglio per mettere in sicurezza la nostra città».