Inquinamento e cardiopatie, un incontro a Barletta
Critica la situazione in città secondo l’Arpa. Bruciano i rifiuti e la salute dei cittadini barlettani
sabato 12 marzo 2011
15.58
E' stato organizzato dal coordinamento "No Biomasse ed inceneritori" un incontro informativo sullo scottante tema degli inceneritori e dei cementifici che, anche nella nostra provincia e a Barletta, bruciano rifiuti. Obiettivo dell'incontro era quello di informare e di far conoscere i rischi esistenti per la salute umana derivanti dall'incenerimento di rifiuti. In particolare i due medici invitati, il dottor Ferdinando Laghi, primario di medicina interna all'ospedale di Castrovillari oltre che membro dell'associazione "Medici per l'ambiente", e il dottor Dino Leonetti dell'associazione "Andria città sana", hanno relazionato sulla rapporto esistente tra inquinamento e cardiopatie, ovvero con malattie e disfunzioni legate al cuore.
Barletta, per quanto riguarda l'inquinamento, non può certo dirsi una città all'avanguardia. La presenza di inquinanti in città è considerata dall'Arpa (Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell'ambiente) – cha ha una centralina per la rivelazione di inquinanti nell'aria in Via Canosa - come "critica", dovuta ad un mix di traffico veicolare e di stabilimenti industriali, e questo dato dovrebbe mettere in allarme la politica cittadina che ha il dovere di cercare soluzioni al problema. Molti sono gli agenti inquinanti rilevati dalla centralina di Via Canosa, come ad esempio PM10 – che insieme ad altri inquinanti vengono volgarmente chiamati "polveri sottili" - e NO2, ovvero il diossido di Azoto. Oltre a questo problema è da riconsiderare tutto il ciclo dei rifiuti che ha come terminale l'incenerimento, cercando di trovare altre soluzioni compatibili con la salute umana e con la salvaguardia dell'ambiente.
E' utile ricordare che la Buzzi ha chiesto di poter aumentare la quantità di rifiuti da incenerire, come raccontato in precedenti articoli da Barlettalife.it e inoltre non si vedono soluzioni in cantiere per cercare di contenere il traffico che nelle ore di punta rende l'aria pestilenziale. Il problema ambientale deve opportunamente essere affrontato prima che diventi un gigantesco mostro ingovernabile, ammesso che non lo sia già diventato.
Barletta, per quanto riguarda l'inquinamento, non può certo dirsi una città all'avanguardia. La presenza di inquinanti in città è considerata dall'Arpa (Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell'ambiente) – cha ha una centralina per la rivelazione di inquinanti nell'aria in Via Canosa - come "critica", dovuta ad un mix di traffico veicolare e di stabilimenti industriali, e questo dato dovrebbe mettere in allarme la politica cittadina che ha il dovere di cercare soluzioni al problema. Molti sono gli agenti inquinanti rilevati dalla centralina di Via Canosa, come ad esempio PM10 – che insieme ad altri inquinanti vengono volgarmente chiamati "polveri sottili" - e NO2, ovvero il diossido di Azoto. Oltre a questo problema è da riconsiderare tutto il ciclo dei rifiuti che ha come terminale l'incenerimento, cercando di trovare altre soluzioni compatibili con la salute umana e con la salvaguardia dell'ambiente.
E' utile ricordare che la Buzzi ha chiesto di poter aumentare la quantità di rifiuti da incenerire, come raccontato in precedenti articoli da Barlettalife.it e inoltre non si vedono soluzioni in cantiere per cercare di contenere il traffico che nelle ore di punta rende l'aria pestilenziale. Il problema ambientale deve opportunamente essere affrontato prima che diventi un gigantesco mostro ingovernabile, ammesso che non lo sia già diventato.