Innovazione sociale, dalla Puglia 20 milioni di euro per le imprese sociali

Le proposte progettuali dovranno svilupparsi nell'arco temporale massimo di 18 mesi

domenica 17 maggio 2020
La Regione Puglia, nell'ambito di Puglia Sociale in - il programma regionale finalizzato alla promozione dell'innovazione sociale e allo sviluppo dell'economia sociale - ha approvato un Avviso Pubblico, a sportello, per il finanziamento di interventi di sostegno all'avvio e rafforzamento delle imprese sociali, rivolto alle imprese sociali e alle cooperative sociali e loro consorzi, con una dotazione finanziaria pari a 20 milioni di euro.

La misura mira al sostegno alle sperimentazioni di servizi, iniziative, attività, prodotti o soggetti di innovazione sociale, alla creazione di processi di innovazione che consentano di generare un cambiamento nelle relazioni sociali e rispondano a nuovi bisogni ancora non soddisfatti e persegue, infine, l'obiettivo dell'integrazione socio lavorativa di comunità marginali e soggetti svantaggiati e della tutela e rigenerazione delle risorse.

«Diamo forma con questo Avviso alle iniziative provenienti dalle preziose reti sociali delle comunità, - spiega l'assessore al Welfare Salvatore Ruggeri - sostenendo la crescita e la coprogettazione di nuovi processi di inclusione e coesione sociale».

«La Regione punta sulla innovazione sociale - aggiunge Titti De Simone, consigliera del Presidente per l'attuazione del Programma di Governo - generando partecipazione e nuove occasioni di economia sociale».

Potranno essere sostenuti progetti nei seguenti ambiti: attrattività del territorio, turismo e accoglienza attraverso modelli innovativi e diffusi nella comunità; agricoltura sociale e contrasto alle forme di sfruttamento del lavoro in agricoltura; cultura e creatività; settori alimentare, energetico, ambientale e manifatturiero con l'approccio dell'economia circolare; sperimentazione di modelli di welfare generativo per i gruppi sociali in condizioni di maggiore fragilità sociale ed economica; sostegno alle attività di accompagnamento al lavoro di fasce deboli della popolazione (giovani, donne, disabili, migranti, ecc.); recupero dei mestieri tradizionali e delle tradizioni locali per il marketing territoriale e l'attivazione di nuove attività economiche per l'animazione socioeconomica dei centri storici e delle periferie; contrasto a condizioni di fragilità e di svantaggio della persona al fine di intervenire sui fenomeni di marginalità e di esclusione sociale, con particolare riferimento alle persone senza dimora, a quelle in condizioni di povertà assoluta o relativa e ai migranti; sviluppo e rafforzamento della cittadinanza attiva, della legalità e della corresponsabilità, anche attraverso la tutela e la valorizzazione e l'amministrazione condivisa dei beni comuni.

Le proposte progettuali dovranno svilupparsi nell'arco temporale massimo di 18 mesi dall'avvio e dovranno necessariamente concludersi entro il 31/12/2023.

Sarà possibile proporre le candidature a partire dal 90° giorno dalla pubblicazione sul BURP dell'Avviso (BURP n. 64 del 7 maggio 2020). Qui per maggiori informazioni.