Inclusione e solidarietà: a Barletta un nuovo maxi murale grazie a "Divine del Sud”
Inaugurata questa mattina al sottovia Alvisi la nuova opera firmata dal maestro Borgiac
sabato 11 novembre 2023
17.22
Barletta corre sempre di più verso la strada dell'inclusione. Ed inclusione e solidarietà sono stati i fili conduttori della nuova opera che, a partire da oggi, adornerà ufficialmente il muro del sottovia Alvisi, verso Via Vittorio Veneto.
Realizzato da Giacomo Borraccino, in arte Borgiac, su commissione dell'associazione "Divine del Sud", il nuovo murale inaugurato questa mattina è il simbolo tangibile dell'impegno costante della nostra città affinché chiunque possa contribuire, nel suo piccolo, a combattere i cliché e i pregiudizi nei confronti di chi è diverso dal "normale".
Ma veniamo al dunque. Cosa è raffigurato nel murale? Oltre al logo e al simbolo dell'associazione, troneggiano cinque figure dall'aspetto inusuale: nere, senza colore, senza volto. Figure apparentemente anonime, ma dense di significato metaforico. Ed è stato proprio l'autore a chiarire il motivo di questa sua scelta. "Devono essere anonimi. Devono essere del pianeta terra sul quale viviamo. Ognuno si può identificare in quelle figure" dichiara l'artista e prosegue "Aggiungerei che noi dobbiamo prendere esempio dalla natura; ogni filo d'erba è diverso, ogni uccellino è diverso, però convivono nella loro diversità".
Il sindaco Mino Cannito, presente all'evento, ha ringraziato "Divine del Sud" per il lavoro che ogni giorno fanno, affinché ogni differenza, ogni ostacolo venga abbattuto per camminare tutti, mano nella mano, verso la solidarietà. E l'amministrazione comunale si dichiara pronta a soddisfare chiunque si impegni per la realizzazione di questo obiettivo.
Dopo la benedizione del Mons. Leonardo Doronzo, la presidente dell'associazione, Francesca Rodolfo, ha espresso la sua immensa gratitudine per il sostegno che la città dona alla missione da loro perseguita. "Abbiamo cercato di lasciare il segno non soltanto, come dico sempre, negli occhi e nel cuore della gente che ci segue, ma anche su questo muro, proprio di fianco all'istituzione di Barletta: Pietro Mennea. La finalità è duplice: è quella di contribuire a portare colori, bellezza e gentilezza alla nostra città; ma anche, in queste figure mastodontiche, meravigliose, tutti possiamo identificarci".
Così tanta emozione da poter essere percepita con tutti i cinque sensi. Questo nuovo murale non sarà fine a sé stesso: è la prova tangibile di una società cittadina sempre più attenta ai bisogni di chi si sente ai margini, solo perché diverso. Ma questa diversità è la base dalla quale partire per comprendere che, in fondo, diverso ed unico sono parole interscambiabili. La diversità arricchisce; la diversità insegna. Ed è la morale che la favola che "Divine del Sud" vuole lasciarci.
Realizzato da Giacomo Borraccino, in arte Borgiac, su commissione dell'associazione "Divine del Sud", il nuovo murale inaugurato questa mattina è il simbolo tangibile dell'impegno costante della nostra città affinché chiunque possa contribuire, nel suo piccolo, a combattere i cliché e i pregiudizi nei confronti di chi è diverso dal "normale".
Ma veniamo al dunque. Cosa è raffigurato nel murale? Oltre al logo e al simbolo dell'associazione, troneggiano cinque figure dall'aspetto inusuale: nere, senza colore, senza volto. Figure apparentemente anonime, ma dense di significato metaforico. Ed è stato proprio l'autore a chiarire il motivo di questa sua scelta. "Devono essere anonimi. Devono essere del pianeta terra sul quale viviamo. Ognuno si può identificare in quelle figure" dichiara l'artista e prosegue "Aggiungerei che noi dobbiamo prendere esempio dalla natura; ogni filo d'erba è diverso, ogni uccellino è diverso, però convivono nella loro diversità".
Il sindaco Mino Cannito, presente all'evento, ha ringraziato "Divine del Sud" per il lavoro che ogni giorno fanno, affinché ogni differenza, ogni ostacolo venga abbattuto per camminare tutti, mano nella mano, verso la solidarietà. E l'amministrazione comunale si dichiara pronta a soddisfare chiunque si impegni per la realizzazione di questo obiettivo.
Dopo la benedizione del Mons. Leonardo Doronzo, la presidente dell'associazione, Francesca Rodolfo, ha espresso la sua immensa gratitudine per il sostegno che la città dona alla missione da loro perseguita. "Abbiamo cercato di lasciare il segno non soltanto, come dico sempre, negli occhi e nel cuore della gente che ci segue, ma anche su questo muro, proprio di fianco all'istituzione di Barletta: Pietro Mennea. La finalità è duplice: è quella di contribuire a portare colori, bellezza e gentilezza alla nostra città; ma anche, in queste figure mastodontiche, meravigliose, tutti possiamo identificarci".
Così tanta emozione da poter essere percepita con tutti i cinque sensi. Questo nuovo murale non sarà fine a sé stesso: è la prova tangibile di una società cittadina sempre più attenta ai bisogni di chi si sente ai margini, solo perché diverso. Ma questa diversità è la base dalla quale partire per comprendere che, in fondo, diverso ed unico sono parole interscambiabili. La diversità arricchisce; la diversità insegna. Ed è la morale che la favola che "Divine del Sud" vuole lasciarci.