Inchiesta "Girotondo", arrestato un barlettano residente a Bari
Si tratta di un impiegato dell'Agenzia delle Dogane. Arrestato con altre 14 persone per una frode fiscale superiore ai 6 milioni
mercoledì 10 ottobre 2012
18.46
E' barlettano uno dei due funzionari dell'Agenzia delle Dogane tratti in arresto dai Carabinieri nell'ambito dell'inchiesta "Girotondo", volta a smascherare un giro di 6 milioni di euro riguardante l'esportazione illegale di vino in Stati siti al di fuori dell'Unione Europea. L'inchiesta, diretta dal pm Giancarlo Vona, ha condotto all'arresto di 15 persone tra cui Antonio Dellorco, 50enne nato a Barletta ma residente da tempo a Bari. Dellorco era impiegato presso la sede delle Agenzie delle Dogane di Bari con un altro collega arrestato, Nicola Di Bari, 59enne residente a Cassano delle Murge. I due sono in carcere da ieri martedì 9 ottobre, con l'accusa di associazione per delinquere transnazionale finalizzata all'evasione tributaria sui prodotti alcolici. Il reato era realizzato, secondo l'accusa, fingendo di vendere vino e altri alcolici in Paesi Extracomunitari, mettendoli invece in commercio entro i confini dell'Unione Europea. Circa cinquanta sarebbero state le esportazioni fittizie.
L'evasione quantificata dai Carabinieri ammonta a un importo di 6.063.216 euro. L'inchiesta "Girotondo", coordinata dalla Procura di Alessandria, avrebbe fatto infatti venire alla luce il ruolo di legame dei due tra chi commerciava gli alcolici e le aziende interessate. I fatti risalivano all'estate 2011: il ruolo del barlettano Dellorco era quello di curare gli "appuramenti", ossia la verifica inerente la concessione dei rimborsi dei dazi doganali, mentre Di Bari collaborava con il servizio cassa. Lo scorso 4 ottobre i militari dell'Arma avevano perquisito le stanze dei due a Bari, sequestrando documenti che saranno ora valutati dal Magistrato. Le segnalazioni sui due erano partite dall'Agenzia delle Dogane, e il filone barese è stato approfondito poi dagli ufficiali di Polizia Giudiziaria della sede di Taranto.
(Twitter: @GuerraLuca88)
L'evasione quantificata dai Carabinieri ammonta a un importo di 6.063.216 euro. L'inchiesta "Girotondo", coordinata dalla Procura di Alessandria, avrebbe fatto infatti venire alla luce il ruolo di legame dei due tra chi commerciava gli alcolici e le aziende interessate. I fatti risalivano all'estate 2011: il ruolo del barlettano Dellorco era quello di curare gli "appuramenti", ossia la verifica inerente la concessione dei rimborsi dei dazi doganali, mentre Di Bari collaborava con il servizio cassa. Lo scorso 4 ottobre i militari dell'Arma avevano perquisito le stanze dei due a Bari, sequestrando documenti che saranno ora valutati dal Magistrato. Le segnalazioni sui due erano partite dall'Agenzia delle Dogane, e il filone barese è stato approfondito poi dagli ufficiali di Polizia Giudiziaria della sede di Taranto.
(Twitter: @GuerraLuca88)