Inaugurazione mensa Caritas, una lettera del vicesindaco Francabandiera
«Questo servizio rende la nostra città più solidale ed accogliente per tutti»
martedì 28 luglio 2015
In occasione dell'inaugurazione della mensa "San Ruggero Vescovo" é stata consegnata alla Caritas una lettera redatta dal vicesindaco, nonchè assessore alle Politiche sociali, Anna Rizzi Francabandieri, che così ha scritto: «Permettetemi, innanzitutto, di ringraziare Sua Eccellenza Giovanni Battista Pichierri che ha voluto affidare un compito molto arduo e prezioso al Dott. Lorenzo Chieppa, che in meno di un anno è riuscito a raggiungere degli obiettivi per il cui mantenimento, può e potrà sempre contare sul sostegno dell'Amministrazione e, in particolar modo, dell'assessorato alla Politiche Sociali consapevoli che solo un lavoro sinergico può portare risultati significativi come quello che da oggi sarà avviato. Un compito arduo e ambizioso che darà lustro non solo a Voi ma anche all'intera Città.
Ora Barletta brilla di una luce ancor più forte, che non è più quella flebile delle candele che illuminavano le stanze di una palazzina in Via Manfredi, che ad ogni piè sospinto rimbalzava alle cronache della città perché sfruttatore dei disagi altrui dimostravano la loro becera visibilità. Via Manfredi e la Mensa S. Ruggero brillano, senza ombra di dubbio, della luce dell'accoglienza, della fratellanza, della speranza, di tutti coloro che bussano alla porta fiduciosi di poter ricevere un aiuto, l'ascolto, un sorriso, una pacca sulla spalla: questa è la vera ricchezza.
Cari volontari Scusatemi se vi ho lasciati per ultimi, ho la certezza che voi abbiate la forza del cambiamento, di quel cambiamento che include e che si spende nella non facile operazione dell'ascolto e dell'accogliere i bisogni, il disagio di tutti senza mai chiedere: "tu da che parte stai?" ed è per questo che vi ammiro. Scusatemi se a volte avete sopportato le mie incursioni improvvise, venire da voi è stato facile perché mi accettavate sempre con un sorriso ed era anche li, in mensa, che incontravo volontarie/i che per la prima volta avevo avuto il piacere di averli incrociati in incontri in assessorato e vederli alla mensa mi ha riempito di gioia soprattutto perché pur non avendo ricevuto nulla, donavate un pezzo della vostra vita a chi era più sfortunato di voi. In questo luogo ho rivissuto la mia vita, ho sempre ascoltato tutti prestando particolare attenzione a chi da ultimo veniva sbeffeggiato dal prepotente. Io stessa d'altronde non ho mai dimenticato di essere stata ultima, accolta da chi ricco di idee e generoso d'amore ha reso esigibile il mio diritto di essere: "essere uguale". Con il vostro porgervi all'altro lo rendete uguale e forte. Continuate ad operare ogni giorno con passione e infinita generosità a questo servizio che rende la nostra città più solidale ed accogliente per tutti, indistintamente.
Concedetemi un ultimo passaggio. A te Lorenzo, come tu ben sai, un particolare sentimento di vicinanza e di fratellanza mi legano, perché insieme abbiamo sognato di raggiungere questo obiettivo sin dal primo giorno che ci siamo incontrati in Amministrazione e se pur cresciuti con culture diverse "bene comune per la città" ed "essere, umilmente, al servizio" è il nostro filo rosso che include l'uno all'altro».
Ora Barletta brilla di una luce ancor più forte, che non è più quella flebile delle candele che illuminavano le stanze di una palazzina in Via Manfredi, che ad ogni piè sospinto rimbalzava alle cronache della città perché sfruttatore dei disagi altrui dimostravano la loro becera visibilità. Via Manfredi e la Mensa S. Ruggero brillano, senza ombra di dubbio, della luce dell'accoglienza, della fratellanza, della speranza, di tutti coloro che bussano alla porta fiduciosi di poter ricevere un aiuto, l'ascolto, un sorriso, una pacca sulla spalla: questa è la vera ricchezza.
Cari volontari Scusatemi se vi ho lasciati per ultimi, ho la certezza che voi abbiate la forza del cambiamento, di quel cambiamento che include e che si spende nella non facile operazione dell'ascolto e dell'accogliere i bisogni, il disagio di tutti senza mai chiedere: "tu da che parte stai?" ed è per questo che vi ammiro. Scusatemi se a volte avete sopportato le mie incursioni improvvise, venire da voi è stato facile perché mi accettavate sempre con un sorriso ed era anche li, in mensa, che incontravo volontarie/i che per la prima volta avevo avuto il piacere di averli incrociati in incontri in assessorato e vederli alla mensa mi ha riempito di gioia soprattutto perché pur non avendo ricevuto nulla, donavate un pezzo della vostra vita a chi era più sfortunato di voi. In questo luogo ho rivissuto la mia vita, ho sempre ascoltato tutti prestando particolare attenzione a chi da ultimo veniva sbeffeggiato dal prepotente. Io stessa d'altronde non ho mai dimenticato di essere stata ultima, accolta da chi ricco di idee e generoso d'amore ha reso esigibile il mio diritto di essere: "essere uguale". Con il vostro porgervi all'altro lo rendete uguale e forte. Continuate ad operare ogni giorno con passione e infinita generosità a questo servizio che rende la nostra città più solidale ed accogliente per tutti, indistintamente.
Concedetemi un ultimo passaggio. A te Lorenzo, come tu ben sai, un particolare sentimento di vicinanza e di fratellanza mi legano, perché insieme abbiamo sognato di raggiungere questo obiettivo sin dal primo giorno che ci siamo incontrati in Amministrazione e se pur cresciuti con culture diverse "bene comune per la città" ed "essere, umilmente, al servizio" è il nostro filo rosso che include l'uno all'altro».