Inaugurato dal sottosegretario Alfredo Mantovano il "Giardino dei Giusti"
La cerimonia nell'area verde Polivalente ITET "Cassandro-Fermi-Nervi"
venerdì 10 maggio 2024
17.27
Uno spazio dedicato alla memoria delle donne e degli uomini vittime innocenti delle mafie e di coloro i quali, in ogni parte del mondo, hanno aiutato le vittime dei genocidi, delle persecuzioni e dei regimi totalitari: nell'area verde del Polivalente "Cassandro-Fermi-Nervi" è nato "Il Giardino dei Giusti". Ad inaugurare l'area il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri Alfredo Mantovano che ha poi illustrato la figura di Rosario Livatino magistrato ucciso dalla mafia e dichiarato beato come martire della giustizia e della fede il 9 maggio 2021 da papa Francesco cui è stato dedicato il primo spazio verde del giardino.
«Il nostro - ha spiegato la dirigente dell'ITET, Annalisa Ruggeri - è un progetto didattico, abbiamo partecipato alla fondazione che promuove la creazione dei giardini dei giusti nel mondo e abbiamo voluto onorare la figura del giudice Livatino come primo giusto da inserire nel nostro giardino. Questo istituto ha già moltissimi alberi e per questo motivo abbiamo deciso di installare delle pietre, ogni anno ne collocheremo una scegliendo un giusto a cui dedicarla. I giusti sono coloro che hanno difeso gli oppressi dai regimi totalitari, dei genocidi ma anche dalla criminalità organizzata. Vorremmo educare alla responsabilità, perchè ognuno di noi potrebbe essere un albero nel giardino dei giusti».
Ad impreziosire la cerimonia la presenza del sottosegretario Mantovano. «Non sapevo - ha sottolineato la dirigente - se avrebbe accettato il nostro invito, ma da ex magistrato qual è sente questo impegno civile e ha deciso di esserci. L'Onorevole è anche presidente della fondazione Livatino e questo aggiunge ulteriore importanza alla sua presenza».
«Il nostro - ha spiegato la dirigente dell'ITET, Annalisa Ruggeri - è un progetto didattico, abbiamo partecipato alla fondazione che promuove la creazione dei giardini dei giusti nel mondo e abbiamo voluto onorare la figura del giudice Livatino come primo giusto da inserire nel nostro giardino. Questo istituto ha già moltissimi alberi e per questo motivo abbiamo deciso di installare delle pietre, ogni anno ne collocheremo una scegliendo un giusto a cui dedicarla. I giusti sono coloro che hanno difeso gli oppressi dai regimi totalitari, dei genocidi ma anche dalla criminalità organizzata. Vorremmo educare alla responsabilità, perchè ognuno di noi potrebbe essere un albero nel giardino dei giusti».
Ad impreziosire la cerimonia la presenza del sottosegretario Mantovano. «Non sapevo - ha sottolineato la dirigente - se avrebbe accettato il nostro invito, ma da ex magistrato qual è sente questo impegno civile e ha deciso di esserci. L'Onorevole è anche presidente della fondazione Livatino e questo aggiunge ulteriore importanza alla sua presenza».