Inail Barletta, la Cgil Bat contro il “declassamento” della sede provinciale
«La sede di via Vespucci deve crescere». Ci saranno do combattere tante battaglie
martedì 21 settembre 2010
La Cgil della provincia di Barletta – Andria – Trani dice "no" al paventato declassamento dell'Inail. «La sede di via Amerigo Vespucci dovrebbe crescere piuttosto che essere ridimensionata», commenta Luigi Antonucci, segretario generale Cgil Bat. Da sede provinciale a semplice sportello di front-office. È questo il futuro dell'Istituto Nazionale per gli Infortuni sul Lavoro di Barletta. La burocrazia lo chiama "declassamento". Nella sostanza si tratterà, se dovesse andare in porto, di un ridimensionamento del numero dei lavoratori e delle funzioni. I tagli, decisi dal Governo Berlusconi, si abbatteranno soprattutto sull'organico. Un vero "accanimento" perpetrato ai danni di una struttura che, da oltre venticinque anni, è punto di riferimento di tutto il territorio del Nord Barese Ofantino e che, oggi, è un ente in grado di erogare l'attività di prevenzione ai comuni della nuova provincia pugliese, se solo non venisse declassato, ovviamente.
«Con la nascita della sesta provincia, la sede dell'Inail di Barletta – commenta Luigi Antonucci, segretario generale della Cgil Bat – avrebbe dovuto, vista la sua storia e i numeri che la caratterizzano, essere ampliata, invece, al contrario, ci troviamo a ragionale su un possibile declassamento causato dai soliti tagli del Governo che, un giorno fa campagne ministeriali a tappeto sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ed il giorno dopo, con un Decreto Legge, sopprime enti come l'Ispesl che è l'istituto che si occupa di prevenzione e di sicurezza sul lavoro».
La vicenda, al limite del paradosso, è stata affrontata in un incontro voluto da alcuni dipendenti dell'Inail di Barletta che chiedono agli esponenti delle sigle sindacali e nazionali un impegno "concreto" per salvaguardare il futuro degli stessi lavoratori e per non snaturare l'identità della sede dell'ente previdenziale della nuova provincia pugliese.
«Noi della Cgil Bat – conclude Antonucci – siamo pronti a condurre in maniera infaticabile le battaglie per la difesa dei diritti dei lavoratori. Questa volta lo faremo, se fosse possibile, con maggiore convinzione perché stiamo parlando, non solo, del futuro dei dipendenti dell'Inail di Barletta, ma in gioco c'è anche l'attenzione della politica rispetto al tema della sicurezza sul lavoro che è un argomento, per noi della Cgil, su cui non si può e non si deve ragionare con la logica dei tagli e dei rientri».
«Con la nascita della sesta provincia, la sede dell'Inail di Barletta – commenta Luigi Antonucci, segretario generale della Cgil Bat – avrebbe dovuto, vista la sua storia e i numeri che la caratterizzano, essere ampliata, invece, al contrario, ci troviamo a ragionale su un possibile declassamento causato dai soliti tagli del Governo che, un giorno fa campagne ministeriali a tappeto sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ed il giorno dopo, con un Decreto Legge, sopprime enti come l'Ispesl che è l'istituto che si occupa di prevenzione e di sicurezza sul lavoro».
La vicenda, al limite del paradosso, è stata affrontata in un incontro voluto da alcuni dipendenti dell'Inail di Barletta che chiedono agli esponenti delle sigle sindacali e nazionali un impegno "concreto" per salvaguardare il futuro degli stessi lavoratori e per non snaturare l'identità della sede dell'ente previdenziale della nuova provincia pugliese.
«Noi della Cgil Bat – conclude Antonucci – siamo pronti a condurre in maniera infaticabile le battaglie per la difesa dei diritti dei lavoratori. Questa volta lo faremo, se fosse possibile, con maggiore convinzione perché stiamo parlando, non solo, del futuro dei dipendenti dell'Inail di Barletta, ma in gioco c'è anche l'attenzione della politica rispetto al tema della sicurezza sul lavoro che è un argomento, per noi della Cgil, su cui non si può e non si deve ragionare con la logica dei tagli e dei rientri».