Inadeguato il numero dei Vigili Urbani a Barletta
Arduo per il Colonnello Savino Filannino far fronte alle esigenze della città. Ampia riflessione sul bilancio
sabato 15 gennaio 2011
Lascia riflettere il bilancio 2010 dell'attività della Polizia Municipale comunicato alla stampa e tracciato in conferenza stampa dal Colonnello Dott. Savino Filannino. Subito un dato esplicativo e nello stesso tempo incomprensibile: la città di Andria ha attualmente in organico 107 unità, Barletta 66.
E allora ogni "lamento", qualsivoglia pretesa di maggior sicurezza, intesa come effetto generale, cade negli esigui numeri di un Corpo di Polizia al quale va affidata la fievole riconoscenza, e che dovrà rispettare appunto l'esiguo organico.
Diventeranno 76 gli uomini dal fischietto nero a fine aprile (attendendo il pensionamento di alcuni ufficiali), ma non sarà ancora sufficiente a farci formulare con serenità il numero telefonico dei vigili urbani per le nostre emergenze, perché sapremo che, certamente con abnegazione ma anche con estrema difficoltà, saranno esaudite le nostre impellenze. Non sono queste certamente, le considerazioni emerse dalla conferenza stampa tenuta presso il Comando del Corpo di Polizia, dove in una corposa relazione, il dott. Filannino ha sicuramente con buon orgoglio, spiegato tutta l'attività davvero lodevole di un anno.
Il timore dell'autocelebrazione ha percorso l'analisi del Dirigente, ma dissipata dal racconto delle azioni compiute anche in qualità del servizio di protezione civile. Per la prima volta ha partecipato alla diffusione dei dati il Prefetto della Provincia Barletta-Andria-Trani oltre che al Sindaco Nicola Maffei e l'assessore al ramo Giuseppe Tupputi che ha assicurato un maggior impegno dell'Amministrazione a supporto dell'onerosa attività del Corpo. I dati numerici forniti rispecchiano un intensa attività sia in termini peculiarmente amministrativi: documenti protocollati n. 8.881, attività di Polizia giudiziaria, comunicazioni di reato arresti in fragranza denuncie etc n. 1.247, contenzioso (ricorsi al Giudice di pace udienze trattate in numero di 1.212), verifiche e accertamenti di tipo anagrafico n. 4.804. Più numerosi sono altri capitoli che richiamano circostanziata, l'attività del Corpo di Polizia urbana. Ma ciò che interesserà i lettori sostanzialmente è sapere in quale misura pecuniaria hanno contribuito ad impinguare le casse comunali patendo contravvenzioni al codice della strada.
Ebbene l'importo è pressoché identico a quello del 2009: ben 1.050.000 euro. Due miliardi delle vecchissime lire, la percentuale maggiore individuabile in divieti di sosta. Sicuramente se la città fosse adeguatamente attrezzata di parcheggi, l'onere dichiarato in conferenza stampa sarebbe di gran lunga più contenuto. Ma doverosamente terminiamo la nota, davvero ricordando altre mille attività che il legislatore, che non ha ancora ben definito il ruolo del Corpo di Polizia Urbana, destina agli uomini della sicurezza urbana. Riguardano la Protezione civile a loro demandata. Incendi, esplosioni, fughe di gas e persino attività connesse al rischio idrogeologico hanno interessato in più occasioni i vigili ai quali deve andare il rispetto di ciascun cittadino.
E allora ogni "lamento", qualsivoglia pretesa di maggior sicurezza, intesa come effetto generale, cade negli esigui numeri di un Corpo di Polizia al quale va affidata la fievole riconoscenza, e che dovrà rispettare appunto l'esiguo organico.
Diventeranno 76 gli uomini dal fischietto nero a fine aprile (attendendo il pensionamento di alcuni ufficiali), ma non sarà ancora sufficiente a farci formulare con serenità il numero telefonico dei vigili urbani per le nostre emergenze, perché sapremo che, certamente con abnegazione ma anche con estrema difficoltà, saranno esaudite le nostre impellenze. Non sono queste certamente, le considerazioni emerse dalla conferenza stampa tenuta presso il Comando del Corpo di Polizia, dove in una corposa relazione, il dott. Filannino ha sicuramente con buon orgoglio, spiegato tutta l'attività davvero lodevole di un anno.
Il timore dell'autocelebrazione ha percorso l'analisi del Dirigente, ma dissipata dal racconto delle azioni compiute anche in qualità del servizio di protezione civile. Per la prima volta ha partecipato alla diffusione dei dati il Prefetto della Provincia Barletta-Andria-Trani oltre che al Sindaco Nicola Maffei e l'assessore al ramo Giuseppe Tupputi che ha assicurato un maggior impegno dell'Amministrazione a supporto dell'onerosa attività del Corpo. I dati numerici forniti rispecchiano un intensa attività sia in termini peculiarmente amministrativi: documenti protocollati n. 8.881, attività di Polizia giudiziaria, comunicazioni di reato arresti in fragranza denuncie etc n. 1.247, contenzioso (ricorsi al Giudice di pace udienze trattate in numero di 1.212), verifiche e accertamenti di tipo anagrafico n. 4.804. Più numerosi sono altri capitoli che richiamano circostanziata, l'attività del Corpo di Polizia urbana. Ma ciò che interesserà i lettori sostanzialmente è sapere in quale misura pecuniaria hanno contribuito ad impinguare le casse comunali patendo contravvenzioni al codice della strada.
Ebbene l'importo è pressoché identico a quello del 2009: ben 1.050.000 euro. Due miliardi delle vecchissime lire, la percentuale maggiore individuabile in divieti di sosta. Sicuramente se la città fosse adeguatamente attrezzata di parcheggi, l'onere dichiarato in conferenza stampa sarebbe di gran lunga più contenuto. Ma doverosamente terminiamo la nota, davvero ricordando altre mille attività che il legislatore, che non ha ancora ben definito il ruolo del Corpo di Polizia Urbana, destina agli uomini della sicurezza urbana. Riguardano la Protezione civile a loro demandata. Incendi, esplosioni, fughe di gas e persino attività connesse al rischio idrogeologico hanno interessato in più occasioni i vigili ai quali deve andare il rispetto di ciascun cittadino.