In ricordo delle vittime del crollo in via Canosa
Commemorazione con il sindaco Maffei e il consigliere Pastore. Un anno dopo la realizzazione della stele
domenica 17 ottobre 2010
Cinquantotto furono i morti innocenti del tragico crollo in Via Canosa a Barletta del 16 settembre 1959: donne, uomini, anziani, bambini, operai, impiegati, famiglie intere, tutti travolti in quel funesto episodio del secondo Novecento italiano dove malaffare, speculazione e avidità di guadagno furono le cause di una sciagura che ha dolorosamente segnato il tessuto urbanistico della città.
Un anno fa, nel cinquantesimo anniversario del crollo rievocato sotto l'egida del Quirinale con una serie di attività storico-scientifiche e di forte impatto popolare, un convegno di studi e lo scoprimento del cippo commemorativo nell'area verde in Via dei Pini, Barletta si è interrogata su quella tragedia italiana e sull'aver assistito, negli anni successivi, alla graduale ma inesorabile cancellazione di un luogo della memoria così tanto luttuoso proprio perché così tanto colpevolizzante di un certo modo d'intendere l'edilizia di azzardo: quel luogo dove il presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, accorso a seguito delle notizie rilanciate in tutto il Paese dalle prime pagine di tutti i quotidiani nazionali, si sentì gridare in faccia dalla gente "Vogliamo giustizia per i nostri morti!".
Gli eventi di memoria e ricordo collettivo hanno visto la partecipazione, sabato 16 settembre, dei tanti alunni della scuola elementare Giovanni Paolo II. Dopo la conferenza e l'incontro pubblico con intervento delle autorità (in primis il sindaco Nicola Maffei e il consigliere regionale Franco Pastore) sul bilancio delle attività svolte nel cinquantesimo anniversario, il forum in collaborazione con l'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Barletta-Andria-Trani e la presentazione degli scopi della Giornata della Memoria in ricordo dei Martiri dell'Edilizia, la giornata è culminata con la deposizione di corone d'alloro al cippo commemorativo in memoria dei martiri dell'edilizia nell'area verde di Via dei Pini (in occasione del primo anniversario del suo scoprimento) e sul luogo del crollo in Via 16 Settembre 1959, alla presenza delle autorità e dei famigliari delle vittime.
Un anno fa, nel cinquantesimo anniversario del crollo rievocato sotto l'egida del Quirinale con una serie di attività storico-scientifiche e di forte impatto popolare, un convegno di studi e lo scoprimento del cippo commemorativo nell'area verde in Via dei Pini, Barletta si è interrogata su quella tragedia italiana e sull'aver assistito, negli anni successivi, alla graduale ma inesorabile cancellazione di un luogo della memoria così tanto luttuoso proprio perché così tanto colpevolizzante di un certo modo d'intendere l'edilizia di azzardo: quel luogo dove il presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, accorso a seguito delle notizie rilanciate in tutto il Paese dalle prime pagine di tutti i quotidiani nazionali, si sentì gridare in faccia dalla gente "Vogliamo giustizia per i nostri morti!".
Gli eventi di memoria e ricordo collettivo hanno visto la partecipazione, sabato 16 settembre, dei tanti alunni della scuola elementare Giovanni Paolo II. Dopo la conferenza e l'incontro pubblico con intervento delle autorità (in primis il sindaco Nicola Maffei e il consigliere regionale Franco Pastore) sul bilancio delle attività svolte nel cinquantesimo anniversario, il forum in collaborazione con l'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Barletta-Andria-Trani e la presentazione degli scopi della Giornata della Memoria in ricordo dei Martiri dell'Edilizia, la giornata è culminata con la deposizione di corone d'alloro al cippo commemorativo in memoria dei martiri dell'edilizia nell'area verde di Via dei Pini (in occasione del primo anniversario del suo scoprimento) e sul luogo del crollo in Via 16 Settembre 1959, alla presenza delle autorità e dei famigliari delle vittime.