In arrivo il dragaggio, buone notizie per il porto di Barletta
I commenti positivi di Dario Damiani e Ruggiero Mennea. Obiettivo è portare la profondità a 8 metri
venerdì 27 aprile 2012
Il progetto di dragaggio nel porto di Barletta e' in dirittura d'arrivo. Con il deposito dei risultati sui prelievi dei fanghi analizzati dall'Arpa e l'accordo con l'Ispra per il loro smaltimento si e' concluso l'iter presso l'Autorita' portuale del Levante e nei prossimi giorni il presidente dell'Ap, Francesco Mariani, depositera' al ministero delle Infrastrutture i progetti relativi al dragaggio.
''Si tratta - spiega l'assessore alla Programmazione economica e finanziaria della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Dario Damiani - di un progetto che non richiede ulteriori adempimenti essendo gia' conforme al Prg del porto barlettano. L'obiettivo di questi lavori e' portare la profondita' a 8 metri per consentire l'ingresso nel porto a navi da 10 mila tonnellate, mentre oggi il limite massimo e' di 6 mila. Questo garantira' un maggiore afflusso all'infrastruttura portuale, con benefiche ricadute sull'economia locale''. Il progetto prevede che le 150.000 tonnellate di fanghi sotto banchina che presentano residui inquinanti siano destinati alla cassa di colmata di Marisabella nel Porto di Bari. L'intera operazione, che coinvolge i tre porti dell'Ap del Levante, costera' circa 20 milioni di euro e ''la Regione Puglia - precisa l'assessore - si e' gia' detta disponibile a mettere a disposizione i fondi residui del Pon Trasporti, destinati a opere da realizzare entro il 2015''.
"Il dragaggio del porto di Barletta è un'opera strategica, attesa da tanti anni, fondamentale per dare nuovo slancio ad un'infrastruttura che può essere il vero motore in un'ottica di sviluppo del nostro territorio". Anche Ruggiero Mennea, consigliere regionale del Partito Democratico, sottolinea con ottimismo la fine dell'iter che ha riguardato le analisi dei fanghi del porto ad opera dell'Arpa e l'elaborazione di un piano di caratterizzazione dei sedimenti da parte dell'Ispra (l'Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale) che ha stabilito dove e come questi ultimi dovessero essere smaltiti in base alla loro natura e composizione. "Nei mesi scorsi ho seguito da vicino l'evolversi di questi passaggi, di concerto con l'assessore regionale ai trasporti, Guglielmo Minervini. Ora finalmente il presidente dell'Autorità Portuale del Levante, Francesco Mariani, può presentare il progetto presso il Ministero delle Infrastrutture e il dragaggio sembra finalmente un'opera più concreta e fattibile". Mennea però non abbassa la guardia e guarda già al futuro. "Allo stesso tempo", ha sottolineato l'esponente democratico, "è necessario accelerare le pratiche per l'affidamento, nel più breve tempo possibile, dei lavori per il completamento dei due moli del porto e la sistemazione della zona a terra, per migliorare l'efficienza e la fruibilità del porto. Chiedo il massimo impegno ai soggetti in causa poiché stiamo parlando di opere necessarie allo sviluppo commerciale di Barletta e dell'intera provincia. Il rilancio dell'economia non può prescindere dal potenziamento e dal completamento di una struttura strategica ed essenziale come il porto di Barletta, il più importante in Puglia dopo quelli di Bari, Brindisi e Taranto".
''Si tratta - spiega l'assessore alla Programmazione economica e finanziaria della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Dario Damiani - di un progetto che non richiede ulteriori adempimenti essendo gia' conforme al Prg del porto barlettano. L'obiettivo di questi lavori e' portare la profondita' a 8 metri per consentire l'ingresso nel porto a navi da 10 mila tonnellate, mentre oggi il limite massimo e' di 6 mila. Questo garantira' un maggiore afflusso all'infrastruttura portuale, con benefiche ricadute sull'economia locale''. Il progetto prevede che le 150.000 tonnellate di fanghi sotto banchina che presentano residui inquinanti siano destinati alla cassa di colmata di Marisabella nel Porto di Bari. L'intera operazione, che coinvolge i tre porti dell'Ap del Levante, costera' circa 20 milioni di euro e ''la Regione Puglia - precisa l'assessore - si e' gia' detta disponibile a mettere a disposizione i fondi residui del Pon Trasporti, destinati a opere da realizzare entro il 2015''.
"Il dragaggio del porto di Barletta è un'opera strategica, attesa da tanti anni, fondamentale per dare nuovo slancio ad un'infrastruttura che può essere il vero motore in un'ottica di sviluppo del nostro territorio". Anche Ruggiero Mennea, consigliere regionale del Partito Democratico, sottolinea con ottimismo la fine dell'iter che ha riguardato le analisi dei fanghi del porto ad opera dell'Arpa e l'elaborazione di un piano di caratterizzazione dei sedimenti da parte dell'Ispra (l'Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale) che ha stabilito dove e come questi ultimi dovessero essere smaltiti in base alla loro natura e composizione. "Nei mesi scorsi ho seguito da vicino l'evolversi di questi passaggi, di concerto con l'assessore regionale ai trasporti, Guglielmo Minervini. Ora finalmente il presidente dell'Autorità Portuale del Levante, Francesco Mariani, può presentare il progetto presso il Ministero delle Infrastrutture e il dragaggio sembra finalmente un'opera più concreta e fattibile". Mennea però non abbassa la guardia e guarda già al futuro. "Allo stesso tempo", ha sottolineato l'esponente democratico, "è necessario accelerare le pratiche per l'affidamento, nel più breve tempo possibile, dei lavori per il completamento dei due moli del porto e la sistemazione della zona a terra, per migliorare l'efficienza e la fruibilità del porto. Chiedo il massimo impegno ai soggetti in causa poiché stiamo parlando di opere necessarie allo sviluppo commerciale di Barletta e dell'intera provincia. Il rilancio dell'economia non può prescindere dal potenziamento e dal completamento di una struttura strategica ed essenziale come il porto di Barletta, il più importante in Puglia dopo quelli di Bari, Brindisi e Taranto".