Il trend “federalistico” batte Pompeo Camero
Il Sud indosserà la maglia del paria italiano. Le amministrazioni potranno stipulare contratti di sponsorizzazione
giovedì 30 dicembre 2010
Se è vero, come appare, che il T.A.R. da ragione all'assessore provinciale, è anche vero che, nella sentenza amministrativa, si palesa il federalismo demaniale con i suoi riflessi piuttosto negativi sui poteri locali ovvero le province e i comuni nonché sulle comunità dipendenti, perchè la sentenza del T.A.R. sottolinea che le amministrazioni potranno stipulare contratti di sponsorizzazione e accordi di collaborazione con soggetti privati e associazioni, senza fini di lucro, costituiti con atto notarile. L'obiettivo del federalismo demaniale è quello di ridurre il peso dello Stato, trasferendo i poteri alle sue parti più deboli a resistere contro lo scopo finale, inteso a privatizzare tutto ciò che è privatizzabile. Il che in dispregio o quasi della Costituzione repubblicana, disegnata come un sistema di poteri equilibrati tra Stato, Regioni, Province e Comuni.
Negli ultimi tempi, queste ultime istituzioni sono state parecchio indebolite a motivo del fatto che se ne sono accresciute le funzioni e ridotte le risorse, tanto è vero che ora sono adoperabili, a causa della loro povertà, come grimaldelli per cedere patrimoni pubblici a soggetti privati. I miglioramenti apportati dagli oppositori sembrano realizzare argini troppo deboli per porre i beni pubblici al riparo della marea speculativa, ma sono già in moto le procedure amministrative per abbatterli. Se qualcuno si era illuso di far cassa, deve rivedere il tutto alla luce della precisazione fatta dai giudici amministrativi, per cui l'istituzione deve provvedere con le proprie risorse, ora tagliate con lame veramente affilate oppure deve rivolgersi a disinteressati mecenati, che, con i tempi che corrono nelle nostre contrade, sarà un'impresa scovarli sempre che si sia disposti a pubblicizzare, ad esempio, i profilattici mandando in malora etica e perbenismo. Senza infingimenti di sorta: il Nord sarà nobile, nell'istruzione, per il suo consolidato censo; mentre il Sud indosserà la maglia del paria italiano. Se vittoria c'è stata, la si può appellare "quella di Pirro".
Negli ultimi tempi, queste ultime istituzioni sono state parecchio indebolite a motivo del fatto che se ne sono accresciute le funzioni e ridotte le risorse, tanto è vero che ora sono adoperabili, a causa della loro povertà, come grimaldelli per cedere patrimoni pubblici a soggetti privati. I miglioramenti apportati dagli oppositori sembrano realizzare argini troppo deboli per porre i beni pubblici al riparo della marea speculativa, ma sono già in moto le procedure amministrative per abbatterli. Se qualcuno si era illuso di far cassa, deve rivedere il tutto alla luce della precisazione fatta dai giudici amministrativi, per cui l'istituzione deve provvedere con le proprie risorse, ora tagliate con lame veramente affilate oppure deve rivolgersi a disinteressati mecenati, che, con i tempi che corrono nelle nostre contrade, sarà un'impresa scovarli sempre che si sia disposti a pubblicizzare, ad esempio, i profilattici mandando in malora etica e perbenismo. Senza infingimenti di sorta: il Nord sarà nobile, nell'istruzione, per il suo consolidato censo; mentre il Sud indosserà la maglia del paria italiano. Se vittoria c'è stata, la si può appellare "quella di Pirro".