Il sindaco Maffei ricorda Francesco Salerno

Ricorre oggi il primo anniversario dalla sua scomparsa. «Con la sua passione ha rafforzato il prestigio della nostra città»

sabato 10 settembre 2011
In occasione del primo anniversario dalla scomparsa di Francesco Salerno (10 settembre 2010), si pubblica di seguito un intervento del Sindaco di Barletta, Nicola Maffei.

«Il ricordo di quanti non ci sono più resta indelebile nella memoria di noi tutti. Purtroppo, può capitare che si muoia in modo inaspettato e, per questo motivo, ancor più doloroso, soprattutto quando scompaiono persone di assoluta autorevolezza, riconosciute come punti di riferimento indiscussi del patrimonio professionale, politico e amministrativo comune. Francesco Salerno era senza ombra di dubbio uno di questi punti di riferimento e lo resterà a lungo nella memoria dei propri famigliari e amici ma, soprattutto, in quella della città di Barletta. È per questo motivo che è naturale ricordarne la figura e l'operato attraverso racconti, convegni, mostre o quanto possa contribuire a renderne salda la memoria.

Tutta la comunità territoriale, da quella cittadina a quella provinciale (Salerno è stato anche consigliere della Provincia di Barletta Andria Trani che egli stesso aveva contribuito a fondare), durante questo anno trascorso dalla sua scomparsa, ha avuto modo di piangerne l'assenza, coltivarne la memoria e auspicare che le sue idee e gli obiettivi raggiunti per il territorio trovino riscontro continuo.

Commemorarlo sia, dunque, per ognuno il momento in cui apprezzarne ancor di più il lavoro compiuto, con slancio, per il progresso di Barletta, che contribuì a rendere protagonista della scena territoriale sapendo anche guardare oltre i confini nazionali.

Ricordarne il profilo, oggi, significhi stringersi attorno ai famigliari e far loro percepire la sincera, corale stima e riconoscenza dei barlettani nei confronti di un uomo che ha contribuito in modo decisivo, con passione e doti non comuni, a rafforzare il prestigio istituzionale, sociale, economico e culturale della città».