Il sindaco e i "forconi": «Il rispetto della legalità è inderogabile per tutti»
Le dichiarazioni di Cascella. Tutto garantito per la festa di Santa Lucia
mercoledì 11 dicembre 2013
19.14
«Il rispetto della legalità e' inderogabile, per tutti: chi vuole manifestare democraticamente la propria protesta e chi deve esercitare liberamente le proprie attività economiche, sociali e istituzionali». Questo è il punto fermo ribadito nel nuovo incontro a palazzo di città con i rappresentanti dei commercianti e degli ambulanti che tradizionalmente animano la tradizionale festa di Santa Lucia, il parroco della Chiesa e il Vicario episcopale e i responsabili delle forze dell'ordine. A una parte di questa riunione hanno partecipato, come ieri, alcuni esponenti della protesta che continua a manifestarsi in città: hanno avuto modo, così, di ribadire le proprie rivendicazioni, anche se dichiaratamente diverse da certe posizioni e spinte che rifuggono da momenti di confronto e, purtroppo, anche dall'assunzione di responsabilità rispetto alle tensioni che colpiscono l'intera cittadinanza.
«A maggior ragione il dovere dell'ascolto non può in alcun modo essere scambiato come tolleranza o, peggio, compromesso rispetto a certi fenomeni di prevaricazione se non, peggio, di minaccia, intimidazione e violenza, immediatamente condannati dall'Amministrazione civica. Anzi, non si può perdere nessuna occasione per delegittimare comportamenti incivili e affermare la necessità di isolare e contrastare qualsiasi atto di forza e ogni condizionamento della libertà di ciascuno facendo valere il principio della coesione sociale, del confronto e del pluralismo. Dispiace che ci sia chi si sottrae dal prendere le distanza da chi alimenta tensioni o, peggio, le strumentalizzi. Ma chi rappresenta l'intera comunità non può che essere conseguente con la massima fermezza istituzionale».
«A maggior ragione il dovere dell'ascolto non può in alcun modo essere scambiato come tolleranza o, peggio, compromesso rispetto a certi fenomeni di prevaricazione se non, peggio, di minaccia, intimidazione e violenza, immediatamente condannati dall'Amministrazione civica. Anzi, non si può perdere nessuna occasione per delegittimare comportamenti incivili e affermare la necessità di isolare e contrastare qualsiasi atto di forza e ogni condizionamento della libertà di ciascuno facendo valere il principio della coesione sociale, del confronto e del pluralismo. Dispiace che ci sia chi si sottrae dal prendere le distanza da chi alimenta tensioni o, peggio, le strumentalizzi. Ma chi rappresenta l'intera comunità non può che essere conseguente con la massima fermezza istituzionale».