"Il sindaco della gente", il ricordo di Francesco Salerno al castello di Barletta
Dedicato a lui il piazzale dell'anfiteatro nei giardini del maniero barlettano
martedì 8 maggio 2018
Era il 10 settembre 2010 quando Francesco Salerno, amatissimo sindaco di Barletta per due mandati, fu stroncato da un arresto cardiaco, lasciando molta amarezza in quanti avevano seguito il suo progetto politico, con l'ardore e la passione che contraddistingueva il suo modo di fare, ma anche nei tanti avversari che lo avevano sempre e comunque stimato e apprezzato proprio per questa indole combattiva. A distanza di quasi otto anni da questo triste anniversario, l'amministrazione comunale ha attuato la scelta di dedicargli il piazzale dell'anfiteatro nei giardini del castello di Barletta.
Un gesto semplice ma molto desiderato: nel 2012 forte era la volontà dei consiglieri comunali Dicorato, Dipaola e Calabrese di intitolare a Salerno i giardini del castello. Solo successivamente, nel 2016, fu confermata la proposta di dedicare a "Ciccio" Salerno l'anfiteatro e il piazzale, come si legge nel ricordo dell'ex assessore Giuseppe Gammarota, esponente del movimento nato sulle idee politiche di Salerno, "La Buona Politica".
Adesso il ricordo del "sindaco della gente" è impresso nella targa ben visibile nei giardini del maniero barlettano, e indelebile resterà anche nei ricordi di molti barlettani che hanno avuto tempo e modo di conoscerlo e apprezzarlo.
Un gesto semplice ma molto desiderato: nel 2012 forte era la volontà dei consiglieri comunali Dicorato, Dipaola e Calabrese di intitolare a Salerno i giardini del castello. Solo successivamente, nel 2016, fu confermata la proposta di dedicare a "Ciccio" Salerno l'anfiteatro e il piazzale, come si legge nel ricordo dell'ex assessore Giuseppe Gammarota, esponente del movimento nato sulle idee politiche di Salerno, "La Buona Politica".
Adesso il ricordo del "sindaco della gente" è impresso nella targa ben visibile nei giardini del maniero barlettano, e indelebile resterà anche nei ricordi di molti barlettani che hanno avuto tempo e modo di conoscerlo e apprezzarlo.