Il signore del cane nero, storie su Enrico Mattei
Appuntamento questa sera presso Base Protection Srl. Spettacolo di Laura Curino e Gabriele Vacis
venerdì 26 novembre 2010
Club imprese per la cultura di Confindustria Bari e Barletta Andria Trani, Teatro Kismet OperA con la collaborazione di Base Protection, presentano lo spettacolo Il signore del cane nero, storie su Enrico Mattei di Laura Curino e Gabriele Vacis con Laura Curino con la regia di Gabriele Vacis.
Appuntamento il 26 novembre 2010 alle ore 20:00 presso la Base Protection Srl - Via dell'Unione Europea n. 61.
Dopo l'approfondito e acclamato lavoro su Camillo e Adriano Olivetti, Laura Curino porta in scena la storia di Enrico Mattei, un altro grande industriale del Novecento. Di Mattei si sono dette tante cose. Viene accusato di statalismo, sfiducia nella politica, addirittura di aver dato inizio alla corruzione in Italia. Nessuno però contesta la sua lucida comprensione delle necessità del paese: pensiero costante al bene comune, energia a basso costo per la ricostruzione, lavoro, fiducia nelle giovani generazioni, costruzione di rapporti economici internazionali fondati sul rispetto reciproco e sull'equità, attenzione per gli stati emergenti. Visioni che lo portano in paesi allora "intoccabili" come l'Unione Sovietica e la Cina.
Appuntamento il 26 novembre 2010 alle ore 20:00 presso la Base Protection Srl - Via dell'Unione Europea n. 61.
Dopo l'approfondito e acclamato lavoro su Camillo e Adriano Olivetti, Laura Curino porta in scena la storia di Enrico Mattei, un altro grande industriale del Novecento. Di Mattei si sono dette tante cose. Viene accusato di statalismo, sfiducia nella politica, addirittura di aver dato inizio alla corruzione in Italia. Nessuno però contesta la sua lucida comprensione delle necessità del paese: pensiero costante al bene comune, energia a basso costo per la ricostruzione, lavoro, fiducia nelle giovani generazioni, costruzione di rapporti economici internazionali fondati sul rispetto reciproco e sull'equità, attenzione per gli stati emergenti. Visioni che lo portano in paesi allora "intoccabili" come l'Unione Sovietica e la Cina.