Il ricordo e il cordoglio del sindaco Cannito per la scomparsa di Vincenzo Desario
«Grazie a una sua donazione sono riuscito ad avviare il processo di informatizzazione del Pronto Soccorso di Barletta»
domenica 29 novembre 2020
19.26
«È con grande dispiacere che ho appreso la notizia della scomparsa del nostro illustre concittadino Vincenzo Desario». Inizia così il messaggio con il quale il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito ricorda il suo concittadino ed esprime cordoglio per la sua scomparsa.
«È stato per molti anni ai vertici della Banca d'Italia, protagonista, nel corso della sua attività di vigilanza, della storia dell'Istituto centrale e della storia del Paese. Capo della vigilanza, componente del direttorio e poi Direttore generale, ha improntato tutta la sua vita, oltre che la sua attività professionale, a un grande rigore morale, accompagnato da altrettanta cultura e generosità d'animo anche nei confronti della sua e nostra città.
A tal proposito conservo un ricordo personale che voglio condividere in questo momento con la città. Grazie a una sua donazione di 5.000.000 di vecchie lire, provento della vendita di un libro di Desario, nel 1992 sono riuscito ad avviare il processo di informatizzazione del Pronto Soccorso di Barletta, una vera e propria rivoluzione per quei tempi.
Alla famiglia di questo nostro concittadino che ci ha resi orgogliosi nel corso della sua vita per tutto quello che ha fatto, giunga la gratitudine e il cordoglio mio personale e di tutta la città di Barletta».
«È stato per molti anni ai vertici della Banca d'Italia, protagonista, nel corso della sua attività di vigilanza, della storia dell'Istituto centrale e della storia del Paese. Capo della vigilanza, componente del direttorio e poi Direttore generale, ha improntato tutta la sua vita, oltre che la sua attività professionale, a un grande rigore morale, accompagnato da altrettanta cultura e generosità d'animo anche nei confronti della sua e nostra città.
A tal proposito conservo un ricordo personale che voglio condividere in questo momento con la città. Grazie a una sua donazione di 5.000.000 di vecchie lire, provento della vendita di un libro di Desario, nel 1992 sono riuscito ad avviare il processo di informatizzazione del Pronto Soccorso di Barletta, una vera e propria rivoluzione per quei tempi.
Alla famiglia di questo nostro concittadino che ci ha resi orgogliosi nel corso della sua vita per tutto quello che ha fatto, giunga la gratitudine e il cordoglio mio personale e di tutta la città di Barletta».