Il ricordo di Teresa Di Tondo nelle parole di una collega

La lettera della pedagogista barlettana Imma Balestrucci

mercoledì 18 gennaio 2023 0.17
Il dolore e lo sconcerto per la scomparsa di Teresa Di Tondo, ennesima vittima di femminicidio sono vivissimi nel cuore delle comunità della Bat. Questo il ricordo della dottoressa Imma Balestrucci, pedagogista barlettana ex collega di Teresa.

Teresa Di Tondo una cara collega, ed amica delle molte nostre colleghe… una
mamma speciale, una Donna con una pazienza inesauribile.

Mi viene il dubbio che stiamo vivendo in una società in cui un femminicidio
in più uno in meno non fa differenza… perché continuano ad aumentare…
continuano a salire i numeri… e il rumore non è mai abbastanza costante.

Teresa era una 44enne, mamma di una bellissima, dolcissima e bravissima 17enne F.

Una Donna quotidianamente spinta da un entusiasmo strabiliante…

Già laureata in scienze dell'educazione da anni, lavorava dal 2015 per servizi di sostegno all'integrazione scolastica in quanto educatrice professionale, ci siamo conosciute così… sono stata la sua coordinatrice e collega… e non sono mai mancati i momenti di confronto professionale… quando io sono andata via trasferendomi in un'altra città per un nuovo
impegno lavorativo, abbiamo mantenuto i rapporti anche grazie al legame che Teresa ha instaurato con altre colleghe compresa mia sorella.

Teresa era una Donna riservatissima ma combattiva, sempre pronta ad occuparsi di supportare tutti senza risparmiarsi mai, infatti con quel contratto Teresa tirava la cinghia e faceva salti mortali per mantenere la famiglia composta dalla figlia adolescente e il compagno ormai disoccupato da anni… lavorava al mattino, e nei pomeriggi dava ripetizioni privatamente, era instancabile… si impegnava nel mantenere le relazioni con gruppi sindacali, per la tutela dei nostri diritti, per la tutela dei
diritti degli educatori che firmano contratti con cooperative sociali della durata di 8/9 mesi… e durante i mesi estivi, nessuno stipendio, nessun lavoro, nessuna entrata, quindi lavorava per altri progetti estivi che
cominciava a programmare e organizzare durante i mesi invernali. E potrei spiegarne di più e di più ancora, ma non basterebbe una lettera, né sembra la sede adatta, per raccontarvi come si articolano i contratti legati ai bandi tra le cooperative sociali e le pubbliche amministrazioni, vinti con
percentuali di ribasso economico ecc ecc. Ma Teresa era in questo grande
circuito combattuta tra amore per il suo sapere e per il suo lavoro e le
mille incertezze provenienti dallo stesso, e a quanto pare, non solo dal
lavoro.

Teresa manteneva la sua famiglia con rispettabilità, preparazione e impegno, lei si stava rilaureando le mancava un anno al conseguimento della laurea in scienze della formazione primaria, per sperare di entrare nelle graduatorie scolastiche, per insegnare e sperare di raggiungere una dignità
professionale e personale maggiore.

Io non so perché è successo, forse personalmente ero troppo lontana per
ipotizzare o prevedere qualcosa, o forse Teresa non ha mai fatto trasparire
nulla, o forse non è stata accolto un suo disagio, un suo seppur piccolo
malessere… io non so perché domenica sera, suo marito, il suo compagno di
vita ha pensato bene di accoltellarla, alle spalle, per poi uccidersi
impiccandosi in giardino, senza avere il coraggio di affrontare le
conseguenze del suo gesto inconsulto… una scena raccapricciante scoperta
dalla figlia 17enne. F.

La ragazza, non sapremo mai, quando sarà in grado di elaborare il trauma
vissuto… pertanto sarebbe il caso di mettere in luce ogni dettaglio di
questo e di tanti altri casi di FEMMINICIDIO come questo e come quelli di
cui già conosciamo l'esito.

F. va supportata e va supportata la sua psiche e... il suo futuro!

Dateci una mano! Supportiamo F. a tener vivo il ricordo razionale di una
madre che l'ha amata senza eguali, e combattiamo questi eventi che stanno
distruggendo la società! Per favore!



IB, una sua ex collega…