Il progetto S.B.A.M. si presenta a Barletta
Ieri una conferenza stampa presso il Castello Svevo. Campese: «Programma utile per formare bambino rispettoso oggi, adulto con valori sociali domani»
giovedì 24 gennaio 2013
S.B.A.M. e gap sono state le parole chiave dell'incontro organizzato dalla Asl Bt, tenutosi ieri mattina presso la Sala Rossa del Castello Svevo di Barletta, che ha avuto come protagonisti i rappresentanti di scuola, Servizio di Igiene degli alimenti e della nutrizione (SIAN)dell'Asl, insegnanti, alunni e famiglie. Da un lato il via a una piccola nuova "era", consistente nel programma interassessorile triennale integrato, dedicato a bambini di terza elementare, di educazione ai corretti stili di vita avviato nelle scuole pugliesi di primo grado con l'obiettivo di incentivare nei bambini la pratica sportiva e di educarli a scelte alimentari corrette, dall'altro il tentativo di annullare o quantomeno colmare questo gap. All'incontro, tra gli altri, hanno preso parte Marcello Degennaro, coordinatore del progetto per ASL Bat, Giovanni Gorgoni, direttore generale ASL Bat, Isidoro Alvisi, responsabile provinciale del Coni Bat e la barlettana Maria Campese, Assessore Risorse umane, semplificazione, sport Puglia.
Il Programma mira a promuovere e sostenere uno stile di vita attivo scelte alimentari corrette nell'ambito del setting comunitario della Scuola attraverso la realizzazione di interventi educativi, informativi e organizzativo-ambientali di provata efficacia. Esso verrà realizzato nelle Scuole Primarie di tutto il territorio pugliese, e quindi anche sul territorio della provincia BT, a partire dall'anno scolastico 2012-2013. Le iniziative di educazione alla salute saranno affiancate da un sistema di sorveglianza sugli stili di vita, finalizzato a monitorare alcuni aspetti della salute dei bambini e condiviso con il mondo della scuola. L'Osservatorio Epidemiologico Regionale della Puglia fornirà il necessario supporto alle attività di campionamento, elaborazione ed analisi dei dati. SBAM! si snoda lungo le grandi aree tematiche generali della promozione dei corretti stili di vita finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di modifica delle scelte alimentari, di incremento dell'attività motoria e di riduzione dei comportamenti sedentari.
Le linee guida di S.B.A.M. consistono nel guadagnare salute attraverso una dieta più equilibrata, guadagnare salute attraverso la pratica sportiva. In Italia esiste la consuetudine delle due ore settimanali di educazione fisica, raramente effettuate seguendo principi educativi. Degennaro ha descritto la genesi dell'iniziativa: «Si tratta di Progetti andati avanti a partire dalle scienze motorie raggiungendo il sociale, con l'attività motoria come comune denominatore. Ora denoto maggiore attenzione da parte delle scuole, e finalmente si parla anche di licei sportivi, un messaggio importante».
Gorgoni ha raccontato di «un progetto all'insegna dell'intersettorialità, che si inserisce in un momento di svolta per l'educazione sociale e sanitaria. Una regola importante è quella dell'agire in maniera sistemica», via sulla quale andare avanti e migliorare. Concetto ribadito da Alvisi: «A scuola dobbiamo uscire dal ruolo della precarietà, e dobbiamo farlo con spirito di sacrificio. Dobbiamo ricambiare con la professionalità dei nostri esperti, che hanno visto un favoloso accoglimento da parte dell'organizzazione scolastica. Stiamo attraversando una fase in cui i progetti pilota devono uscire da questa fase di sperimentazione. Servono risorse, ma bisogna capire che lo sport non è fine a sè stesso, ma è funzione sociale. Prima c'erano meno attrezzature, ma anche molta più spontaneità. Questo gap oggi va colmato».
Il significato dell'incontro, che ha visto la partecipazione di tutti i soggetti istituzionali coinvolti nell'attivazione del piano strategico regionale per la promozione della salute nella scuola, è stato riassunto nelle parole dell'assessore Campese: «S.B.A.M. è un acronimo che unisce sport, benessere, alimentazione e mobilità alternativa. Il punto esclamativo rappresenta la scuola primaria: il programma è dedicato ai più piccoli ma anche alle famiglie, operando a 360 gradi. Il bambino a scuola sarà seguito dagli insegnanti, ma a casa avrà il sostegno della famiglia. E' un programma che vuole modificare e migliorare gli stili di vita, dando vita oggi a un bambino più attento e rispettoso, domani a un adulto capace di trasmettere questi valori al contesto sociale in cui vive. Il programma unisce tanti assessorati, e ha visto l'attenzione anche dei Ministeri allo Sport e alla Salute che hanno finanziato questo progetto. Avere un riconoscimento di questo tipo in questo periodo, in cui i soldi vengono più sottratti che dati, è stato importante e ha sottolineato i benefici progettuali che il lavoro di squadra porta».
I risultati delle attività realizzate nell'ambito del Programma daranno luogo ad una relazione annuale. A tal fine, al termine di ogni anno scolastico, gli istituti scolastici saranno invitati a redigere un documento nel quale descrivere le attività svolte e ogni altra informazione ritenuta utile. La raccolta e la valutazione dei materiali di documentazione sarà curata dal C.T.S. I risultati saranno oggetto di pubblicazione e di diffusione presso l'intera collettività e verrà effettuata a cura del board del Programma.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Il Programma mira a promuovere e sostenere uno stile di vita attivo scelte alimentari corrette nell'ambito del setting comunitario della Scuola attraverso la realizzazione di interventi educativi, informativi e organizzativo-ambientali di provata efficacia. Esso verrà realizzato nelle Scuole Primarie di tutto il territorio pugliese, e quindi anche sul territorio della provincia BT, a partire dall'anno scolastico 2012-2013. Le iniziative di educazione alla salute saranno affiancate da un sistema di sorveglianza sugli stili di vita, finalizzato a monitorare alcuni aspetti della salute dei bambini e condiviso con il mondo della scuola. L'Osservatorio Epidemiologico Regionale della Puglia fornirà il necessario supporto alle attività di campionamento, elaborazione ed analisi dei dati. SBAM! si snoda lungo le grandi aree tematiche generali della promozione dei corretti stili di vita finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di modifica delle scelte alimentari, di incremento dell'attività motoria e di riduzione dei comportamenti sedentari.
Le linee guida di S.B.A.M. consistono nel guadagnare salute attraverso una dieta più equilibrata, guadagnare salute attraverso la pratica sportiva. In Italia esiste la consuetudine delle due ore settimanali di educazione fisica, raramente effettuate seguendo principi educativi. Degennaro ha descritto la genesi dell'iniziativa: «Si tratta di Progetti andati avanti a partire dalle scienze motorie raggiungendo il sociale, con l'attività motoria come comune denominatore. Ora denoto maggiore attenzione da parte delle scuole, e finalmente si parla anche di licei sportivi, un messaggio importante».
Gorgoni ha raccontato di «un progetto all'insegna dell'intersettorialità, che si inserisce in un momento di svolta per l'educazione sociale e sanitaria. Una regola importante è quella dell'agire in maniera sistemica», via sulla quale andare avanti e migliorare. Concetto ribadito da Alvisi: «A scuola dobbiamo uscire dal ruolo della precarietà, e dobbiamo farlo con spirito di sacrificio. Dobbiamo ricambiare con la professionalità dei nostri esperti, che hanno visto un favoloso accoglimento da parte dell'organizzazione scolastica. Stiamo attraversando una fase in cui i progetti pilota devono uscire da questa fase di sperimentazione. Servono risorse, ma bisogna capire che lo sport non è fine a sè stesso, ma è funzione sociale. Prima c'erano meno attrezzature, ma anche molta più spontaneità. Questo gap oggi va colmato».
Il significato dell'incontro, che ha visto la partecipazione di tutti i soggetti istituzionali coinvolti nell'attivazione del piano strategico regionale per la promozione della salute nella scuola, è stato riassunto nelle parole dell'assessore Campese: «S.B.A.M. è un acronimo che unisce sport, benessere, alimentazione e mobilità alternativa. Il punto esclamativo rappresenta la scuola primaria: il programma è dedicato ai più piccoli ma anche alle famiglie, operando a 360 gradi. Il bambino a scuola sarà seguito dagli insegnanti, ma a casa avrà il sostegno della famiglia. E' un programma che vuole modificare e migliorare gli stili di vita, dando vita oggi a un bambino più attento e rispettoso, domani a un adulto capace di trasmettere questi valori al contesto sociale in cui vive. Il programma unisce tanti assessorati, e ha visto l'attenzione anche dei Ministeri allo Sport e alla Salute che hanno finanziato questo progetto. Avere un riconoscimento di questo tipo in questo periodo, in cui i soldi vengono più sottratti che dati, è stato importante e ha sottolineato i benefici progettuali che il lavoro di squadra porta».
I risultati delle attività realizzate nell'ambito del Programma daranno luogo ad una relazione annuale. A tal fine, al termine di ogni anno scolastico, gli istituti scolastici saranno invitati a redigere un documento nel quale descrivere le attività svolte e ogni altra informazione ritenuta utile. La raccolta e la valutazione dei materiali di documentazione sarà curata dal C.T.S. I risultati saranno oggetto di pubblicazione e di diffusione presso l'intera collettività e verrà effettuata a cura del board del Programma.
(Twitter: @GuerraLuca88)