Il prof. Quarto, i Verdi e il Sel

Precisazioni dei Verdi alle conclusioni del docente universitario. Sul tema dell'energia nucleare, oggetto di referendum.

venerdì 24 giugno 2011
Diventiamo solo tramite, in questa occasione, tra gli stessi attori menzionati nei titoli. Riteniamo doveroso farlo per consentire chiarezza nelle singole interpretazioni, augurandoci che sia il dialogo ad affinare le differenti spigolose tesi. Per maggior facilità interpretativa del dialogo a distanza e a mezzo Barlettalife, segnaliamo i pregressi articoli (http://www.barlettalife.it/magazine/notizie/la-tecnologia-nucleare-e-obsoleta-e-pericolosa/ ; http://www.barlettalife.it/magazine/notizie/la-scelta-dei-siti-nucleari-e-segreto-di-stato-gravissimo-difetto-di-democrazia/ )cui fa seguito quest'ultimo.

Con alcuni giorni di ritardo ho letto su Barlettalife due dichiarazioni, una del 9 giugno attribuita al prof. R. Quarto e l'altra del 10 giugno sempre dello stesso professore che precisava correggendo quanto riportato dal giornale il giorno prima. La cornice di queste dichiarazioni era l'incontro organizzato dalla SEL presso il comitato elettorale di Piazza Caduti sul tema dell'energia nucleare, oggetto di referendum. Ma, chissà perchè, il suddetto professore ha deciso di avviare la "lectio magistralis" non come ci si aspetta da un serio docente universitario, ma come un alunno indisciplinato che esce fuori tema, per dar sfogo al suo subconscio.

Che necessità c'era di dichiarare che "nel partito dei Verdi di Barletta militano persone che con l'ambiente non hanno nulla a che fare" o, nella versione meglio precisata il giorno dopo, "poche ore prima della presentazione delle liste per le ultime votazioni c'è stato un incomprensibile cambiamento di rotta di 180 gradi del partito, con persone in lista che fino ad allora non avevano mai interagito con i Verdi di Barletta"? Il buon Antonio Dipietro esclamerebbe: "Ma che ci azzecca" questa polemica con il referendum sul nucleare? Inoltre, come si permette il prof. Quarto di fare affermazioni su un partito che non è più il suo, avendolo abbandonato nei primi di marzo per accarrarsi nella SEL? E poi si meraviglia che tale partito, non "nelle poche ore prima della presentazione della lista" ma nel giro di un mese, riesce ad accogliere nella sua lista un gruppo di persone, prevalentemente giovani, guidati da Sabrina Salerno, che la Coalizione di Centro Sinistra (ad eccezione del PD e dei Verdi) si era ostinato a non ammettere al proprio interno? I Verdi, a livello locale e a livello regionale, si erano battuti per far comprendere ai loro alleati l'assurdità di tenere fuori una lista che si presentava allora con il simbolo "La Puglia per Vendola" e, infine, visti gli inutili sforzi, decidevano, per protesta, di rompere con il Centro Sinistra per dare a questo gruppo di giovani la possibilità di far sentire la loro voce e battersi per i propri ideali, tra cui erano prioritari quelli ecologisti.

A proposito, prof. Quarto, hai provveduto a fare "le analisi del sangue" ai tuoi nuovi amici della Sel, a cominciare dal primo degli eletti al Consiglio Comunale, Pasquale Ventura?

Mi auguro che questa polemica davvero inutile e che i Verdi avrebbero preferito evitare, si chiuda con uno sguardo rivolto ai problemi ambientali, e sono tanti, che aspettano di essere affrontati e risolti in particolare da chi ha ricevuto il mandato di governare la città per i prossimi cinque anni.

Luigi Rizzi
portavoce dei Verdi Barletta