Il presepe della memoria
Nella Chiesa dei Monaci, dedicato alle vittime di via Roma. Nell'essenzialità del presepe, la sua bellezza
giovedì 29 dicembre 2011
19.33
Gesù è nato, tra le macerie del crollo in via Roma. Forse, duemila anni fa, in un simile contesto di mura diroccate e precarietà, nacque nostro Signore, senza la consolazione di grotte mitiche, asinelli e mangiatoie.
Il presepe si trova presso la Parrocchia Santuario Immacolata (Monaci) in via Milano. L'idea è stata di padre Angelo Monte e Loredana Miolla, aiutati nell'allestimento, da alcuni volontari. Nell'essenzialità c'è la sua bellezza: un pavimento di pietra, un ruscello, le statue grandi e, alle loro spalle un muro di mattoni di tufo, ad indicare le macerie del crollo del 3 ottobre. In questo presepe non ci sono luci colorate, ghirlande, pastori, solo la beata solitudine della Santa Famiglia, nella penombra, tutto il resto è superfluo. Provate ad abbandonare per un attimo il caos urbano, ed entrando in chiesa, sarà inevitabile percepire un senso di raccoglimento e silenzio. Sui mattoni di tufo, cinque candele ad olio, rappresentano le vittime del crollo, mentre la statua dell'angelo veglia su tutti.
San Francesco d'Assisi, inventore del primo presepe, avrebbe approvato questa idea.
Il presepe si trova presso la Parrocchia Santuario Immacolata (Monaci) in via Milano. L'idea è stata di padre Angelo Monte e Loredana Miolla, aiutati nell'allestimento, da alcuni volontari. Nell'essenzialità c'è la sua bellezza: un pavimento di pietra, un ruscello, le statue grandi e, alle loro spalle un muro di mattoni di tufo, ad indicare le macerie del crollo del 3 ottobre. In questo presepe non ci sono luci colorate, ghirlande, pastori, solo la beata solitudine della Santa Famiglia, nella penombra, tutto il resto è superfluo. Provate ad abbandonare per un attimo il caos urbano, ed entrando in chiesa, sarà inevitabile percepire un senso di raccoglimento e silenzio. Sui mattoni di tufo, cinque candele ad olio, rappresentano le vittime del crollo, mentre la statua dell'angelo veglia su tutti.
San Francesco d'Assisi, inventore del primo presepe, avrebbe approvato questa idea.