Il Piano Coste fa riflettere sulle emergenze
Il PD prosegue il dibattito tematico sulla questione mare
giovedì 17 luglio 2014
13.33
La politica quando vuole sa svolgere il suo compito: fare da tramite fra cittadini e Istituzioni, non escludendo i primi ma coinvolgendoli in sani momenti di confronto e partecipazione, dove ognuno può apportare il proprio utile contributo, riguardo a scelte non da poco che riguardano il nostro territorio e la città che diciamo di amare tanto.
Ieri sera, il Partito Democratico ha organizzato, nella sua sede di via Roma, un incontro molto interessante sui temi del Canale H e dell'emergenza del mare barlettano. In prosecuzione con gli incontri tematici delle settimane scorse (su viabilità, temi sociali e ambiente-sport) seguiti da BarlettaViva, organizzati dall'Amministrazione sul Piano Comunale delle Coste.
La circolarità degli interventi ha consentito una più aperta discussione fra i presenti condotta dal segretario cittadino del PD, Franco Ferrara, affiancato dal consigliere comunale e Presidente della commissione consiliare per la Pianificazione del territorio, Antonio Santeramo. È intervenuta anche l'Assessore alle Politiche urbane, Azzurra Pelle. Presente all'incontro il Sindaco, Pasquale Cascella.
Da più interventi è emerso un sentimento di gratitudine e soddisfazione per i movimenti e incontri partecipativi che finalmente sia le varie Commissioni consiliari, sia l'Amministrazione stanno intraprendendo; se inizia anche la Politica, possiamo dire che a livello cittadino stiamo iniziando un buon cammino democratico. I difetti certo non mancano e come diceva più d'uno ieri, la partecipazione va ben organizzata affinché possa dare i suoi frutti, e non resti un'inutile manifestazione di buona volontà. L'intervento della Consigliere Giuliana Damato chiedeva proprio che le osservazioni raccolte in questi percorsi fossero formalmente raccolte ed eventualmente prese in considerazione, altrimenti sarebbe inutile parlarne.
La discussione fiume di ieri si protratta sulle dolenti note stigmatizzate dal geologo prof. Ruggiero Dellisanti sui problemi dell'erosione e della qualità/balneabilità delle acque marine. Bisogna ad onor di cronaca ricordare che da almeno 5 anni il professore va proponendo i problemi della salvaguardia della costa, dubitando sull'efficacia del progetto Tomasicchio nel tempo, per quanto concerne il mantenimento morfologico e sabbioso della costa. Oggi la 'Spada di Damocle' della prossimissima scadenza dell'iter per ottenere un finanziamento, canzone piuttosto nota.
Il PCC riguarderà solo 5 km del tratto costiero barlettano, gli altri 10 che tuttavia urgono d'interventi non sono contemplati. La dividente demaniale ormai erosa è in mare, ma Dellisanti suggerisce che il Piano Regionale prevede una fascia indicativa di 100 m, ma la Pelle e il progettista Ernesto Bernardini rispondono: «Non ci sono soldi: o gli espropri o le opere». Attenzione è richiesta anche al Canale Ciappetta-Camaggi a Levante, concausa dell'inquinamento del mare.
Consigliato anche da Pietro Doronzo, assessore all'ambiente dell'Amministrazione Salerno, di controllare bene tutti i canali che arrivano a mare per seri sospetti di allacciamenti abusivi a questi. Si aggiunge a ciò, come ricordato da più parti, il deterioramento delle condotte idriche e l'insufficienza del depuratore, per cui sono stati avviati i procedimenti per l'adeguamento. Intervenuti anche diversi ingegneri, architetti, geologi, rappresentanti di associazioni ambientaliste. È intervenuto anche Antonio Cannito, già assessore all'ambiente con Maffei, su vari temi ma soprattutto riproponendo la sua denuncia riguardante lo sversamento a mare di notevoli quantità di piombo e plastica «e probabilmente di altro» da parte del poligono militare vicino la Fiumara, per le esercitazioni.
Ieri sera, il Partito Democratico ha organizzato, nella sua sede di via Roma, un incontro molto interessante sui temi del Canale H e dell'emergenza del mare barlettano. In prosecuzione con gli incontri tematici delle settimane scorse (su viabilità, temi sociali e ambiente-sport) seguiti da BarlettaViva, organizzati dall'Amministrazione sul Piano Comunale delle Coste.
La circolarità degli interventi ha consentito una più aperta discussione fra i presenti condotta dal segretario cittadino del PD, Franco Ferrara, affiancato dal consigliere comunale e Presidente della commissione consiliare per la Pianificazione del territorio, Antonio Santeramo. È intervenuta anche l'Assessore alle Politiche urbane, Azzurra Pelle. Presente all'incontro il Sindaco, Pasquale Cascella.
Da più interventi è emerso un sentimento di gratitudine e soddisfazione per i movimenti e incontri partecipativi che finalmente sia le varie Commissioni consiliari, sia l'Amministrazione stanno intraprendendo; se inizia anche la Politica, possiamo dire che a livello cittadino stiamo iniziando un buon cammino democratico. I difetti certo non mancano e come diceva più d'uno ieri, la partecipazione va ben organizzata affinché possa dare i suoi frutti, e non resti un'inutile manifestazione di buona volontà. L'intervento della Consigliere Giuliana Damato chiedeva proprio che le osservazioni raccolte in questi percorsi fossero formalmente raccolte ed eventualmente prese in considerazione, altrimenti sarebbe inutile parlarne.
La discussione fiume di ieri si protratta sulle dolenti note stigmatizzate dal geologo prof. Ruggiero Dellisanti sui problemi dell'erosione e della qualità/balneabilità delle acque marine. Bisogna ad onor di cronaca ricordare che da almeno 5 anni il professore va proponendo i problemi della salvaguardia della costa, dubitando sull'efficacia del progetto Tomasicchio nel tempo, per quanto concerne il mantenimento morfologico e sabbioso della costa. Oggi la 'Spada di Damocle' della prossimissima scadenza dell'iter per ottenere un finanziamento, canzone piuttosto nota.
Il PCC riguarderà solo 5 km del tratto costiero barlettano, gli altri 10 che tuttavia urgono d'interventi non sono contemplati. La dividente demaniale ormai erosa è in mare, ma Dellisanti suggerisce che il Piano Regionale prevede una fascia indicativa di 100 m, ma la Pelle e il progettista Ernesto Bernardini rispondono: «Non ci sono soldi: o gli espropri o le opere». Attenzione è richiesta anche al Canale Ciappetta-Camaggi a Levante, concausa dell'inquinamento del mare.
Consigliato anche da Pietro Doronzo, assessore all'ambiente dell'Amministrazione Salerno, di controllare bene tutti i canali che arrivano a mare per seri sospetti di allacciamenti abusivi a questi. Si aggiunge a ciò, come ricordato da più parti, il deterioramento delle condotte idriche e l'insufficienza del depuratore, per cui sono stati avviati i procedimenti per l'adeguamento. Intervenuti anche diversi ingegneri, architetti, geologi, rappresentanti di associazioni ambientaliste. È intervenuto anche Antonio Cannito, già assessore all'ambiente con Maffei, su vari temi ma soprattutto riproponendo la sua denuncia riguardante lo sversamento a mare di notevoli quantità di piombo e plastica «e probabilmente di altro» da parte del poligono militare vicino la Fiumara, per le esercitazioni.