Il Pdl domanda: «Consorzio Cinque Stelle, progetto o propaganda?»
«Risponda il sindaco Maffei e non Caracciolo». Gli interrogativi dei consiglieri e dei dirigenti del Pdl
martedì 28 febbraio 2012
«Ma perché quando si pone una domanda al Sindaco risponde sempre il consigliere regionale Caracciolo? Oltre al portavoce-addetto stampa-addetto Facebook di cui tutta la città ha appreso nelle scorse settimane, il sindaco Maffei ha anche un portavoce politico? Con il nostro primo cittadino non si finisce mai di imparare». E' quanto scrivono in un comunicato stampa consiglieri e dirigenti del Pdl di Barletta, dopo la recente presentazione del Consorzio Cinque Stelle e le polemiche che ne sono seguite, a cominciare dal profilo pubblico del primo cittadino su Facebook.
«E comunque se c'era bisogno di una conferma sulla matrice politica del Consorzio 5 stelle l'abbiamo avuta dalla risposta del consigliere Caracciolo. Perché si sente parte in causa? Dalla sua risposta si rafforza la nostra convinzione: è solo un'operazione elettorale del consigliere regionale. Siamo invece certi della buona fede degli imprenditori che hanno aderito al progetto, probabilmente inconsapevoli di essere solo uno strumento di propaganda, ma presto se ne renderanno conto. Speriamo solo che se ne ricordino quando, l'anno prossimo, si voterà per il Consiglio regionale e, speriamo, anche per il Comune di Barletta.
Entrando nel merito della questione, riteniamo il tempo degli interventi tampone debba finire. La città ha bisogno di un progetto di lungo respiro e francamente l'iniziativa promossa da Caracciolo e Maffei non ci sembra abbia questo carattere (in verità non ci sembra neanche un intervento tampone). Sono sei anni che aspettiamo di sapere dal sindaco Maffei e dal suo portavoce Caracciolo qual è la loro idea di sviluppo della città. La risposta è un misero consorzio, che peraltro nasce all'indomani di una tragedia che resterà indelebile nella storia della nostra città a cui hanno aderito nientemeno che 36 imprenditori cosiddetti terzisti rispetto alle 500 aziende registrate a Barletta nel terzo trimestre del 2011 e ai suoi 2.000 addetti. Bravi! E ora, cos'altro dobbiamo aspettarci? Quanti altri consorzi vogliono promuovere Maffei e Caracciolo? Magari uno per il settore agroalimentare, un altro per gli artigiani, uno per i commercianti ed uno per il settore turistico. Sperando, però, che in questi casi vengano coinvolti tutti e non solo pochi intimi amici. Infatti non va dimenticato che il 24 novembre 2011 si è tenuto presso la sala consiliare del Comune di Barletta un incontro con tutte le parti sociali e istituzionali del territorio, sindacati, associazioni di categoria, Regione, Provincia e Comune, tutti seduti allo stesso tavolo. Poi come sempre accade a Barletta per poter fare qualcosa c'è bisogno del marchio di fabbrica e in questo caso a marcare il neonato consorzio è stato il consigliere regionale Caracciolo.
Caro sindaco Maffei, nella speranza, prima o poi, di ricevere una risposta direttamente da lei, le ribadiamo che siamo pronti a collaborare, ma su progetti seri, non sulla propaganda, e soprattutto se questi progetti sono rivolti a tutti».
«E comunque se c'era bisogno di una conferma sulla matrice politica del Consorzio 5 stelle l'abbiamo avuta dalla risposta del consigliere Caracciolo. Perché si sente parte in causa? Dalla sua risposta si rafforza la nostra convinzione: è solo un'operazione elettorale del consigliere regionale. Siamo invece certi della buona fede degli imprenditori che hanno aderito al progetto, probabilmente inconsapevoli di essere solo uno strumento di propaganda, ma presto se ne renderanno conto. Speriamo solo che se ne ricordino quando, l'anno prossimo, si voterà per il Consiglio regionale e, speriamo, anche per il Comune di Barletta.
Entrando nel merito della questione, riteniamo il tempo degli interventi tampone debba finire. La città ha bisogno di un progetto di lungo respiro e francamente l'iniziativa promossa da Caracciolo e Maffei non ci sembra abbia questo carattere (in verità non ci sembra neanche un intervento tampone). Sono sei anni che aspettiamo di sapere dal sindaco Maffei e dal suo portavoce Caracciolo qual è la loro idea di sviluppo della città. La risposta è un misero consorzio, che peraltro nasce all'indomani di una tragedia che resterà indelebile nella storia della nostra città a cui hanno aderito nientemeno che 36 imprenditori cosiddetti terzisti rispetto alle 500 aziende registrate a Barletta nel terzo trimestre del 2011 e ai suoi 2.000 addetti. Bravi! E ora, cos'altro dobbiamo aspettarci? Quanti altri consorzi vogliono promuovere Maffei e Caracciolo? Magari uno per il settore agroalimentare, un altro per gli artigiani, uno per i commercianti ed uno per il settore turistico. Sperando, però, che in questi casi vengano coinvolti tutti e non solo pochi intimi amici. Infatti non va dimenticato che il 24 novembre 2011 si è tenuto presso la sala consiliare del Comune di Barletta un incontro con tutte le parti sociali e istituzionali del territorio, sindacati, associazioni di categoria, Regione, Provincia e Comune, tutti seduti allo stesso tavolo. Poi come sempre accade a Barletta per poter fare qualcosa c'è bisogno del marchio di fabbrica e in questo caso a marcare il neonato consorzio è stato il consigliere regionale Caracciolo.
Caro sindaco Maffei, nella speranza, prima o poi, di ricevere una risposta direttamente da lei, le ribadiamo che siamo pronti a collaborare, ma su progetti seri, non sulla propaganda, e soprattutto se questi progetti sono rivolti a tutti».