Il nostro mare è malato, tra emergenza e allarmismo

Gli interventi del consigliere regionale Pastore e del presidente Ventola. «Bisogna affrontare tutte le cause di rischio per il nostro mare»

venerdì 12 luglio 2013
«L'allarmismo che in questi giorni sta incalzando sullo stato di salute del nostro mare è a mio avviso esagerato. Lo dimostrano i dati forniti dagli organi competenti, da cui emerge una situazione tutt'altro che preoccupante». E' la presa di posizione del presidente della Provincia di Barletta Andria Trani, Francesco Ventola, su un argomento tornato alla ribalta, come ogni anno, nel pieno della stagione estiva.

«E' doveroso creare la giusta attenzione su un argomento così delicato e particolarmente caro ai nostri cittadini, ma è innegabile, perché supportato da dati certi ed inequivocabili, che in tutta la Provincia, fatta eccezione per i tratti da anni dichiarati non balneabili, il mare è pulito e sicuro. A dirlo sono i dati ufficiali dell'Arpa Puglia, supportati da attività di controllo sugli scarichi di acque reflue e meteoriche autorizzate e di monitoraggio ambientale e sanitario che abbiamo intensificato attraverso un'intesa con Prefettura, Capitaneria di Porto ed Asl Bat, nell'ambito dell'operazione "Mare sicuro". Un'iniziativa, questa, che vede impegnati in attività di tutela del mare e dei bagnanti, schierandoci in prima linea in attività di controllo delle acque e sensibilizzazione per un comportamento ecologicamente corretto nell'ottica di una balneabilità sostenibile».

Dunque, i tanti bagnanti ed i numerosi turisti che come ogni anno affollano le spiagge del tratto costiero della Bat (Barletta, Trani, Bisceglie e Margherita di Savoia) possono stare tranquilli. «Direi di si - sottolinea Ventola - ci sono dati ufficiali che lo dimostrano ed è quelli che bisogna attenersi. Non metto in discussione le attività promosse da associazioni di volontariato quali Legambiente e Goletta Verde, che anzi ringrazio per le puntuali segnalazioni che ci consentono intensificare i controlli e di tenere alta la guardia. Ma, ribadisco, nel nostro tratto costiero il mare è in buona salute, fatta eccezione per tutti quei tratti dove da anni esiste un divieto di balneazione».

Eppure, nelle scorse settimane un'inquietante schiuma bianca presente in alcuni tratti della costa aveva preoccupato i più. «Anche in questo caso, i prelievi prontamente effettuati da Arpa Puglia dimostrano che si tratta di un effetto visivamente fastidioso, ma assolutamente non pericoloso per la salute dei bagnanti, legato a fattori quali il cambiamento climatico ed il mutamento dell'habitat naturale».

Complessivamente, dunque, la situazione appare tranquilla. «Ma questo non vuol dire - precisa il presidente Ventola - che abbasseremo la guardia. Anzi. Le nostre attività di monitoraggio, controllo e sensibilizzazione saranno ulteriormente intensificate. Con orgoglio posso affermare che da quando esiste la Provincia di Barletta - Andria - Trani tutti i fenomeni che riguardano potenziali agenti inquinanti sono sotto osservazione. Ed anche l'attività di controllo degli impianti di depurazione, poi scaturita nel sequestro di ben quattro depuratori da parte della Guardia di Finanza per lo sversamento incontrollato in mare di fanghi di depurazione e di acque non depurate, è partita un anno fa in seguito ad una nostra sollecitazione. Non è stato casuale, infatti, se qualche mese più tardi la Regione Puglia ha dovuto modificare la legge vigente, avocando nuovamente a sé le competenze sulle autorizzazioni dei depuratori: evidentemente, ci stavamo ficcando troppo il naso! Ma noi abbiamo chiaro il nostro dovere: un'incessante azione di controllo e sensibilizzazione, dalla quale non ci sottrarremo mai».

Conclusione: «Siamo in piena stagione balneare ed il nostro turismo, come la nostra economa, è inevitabilmente legato al nostro mare, una delle principali risorse di questo territorio. Siamo impegnati per la sua difesa e valorizzazione, a beneficio dei nostri concittadini e dei turisti. In questo sono pertanto in perfetta sintonia con i sindaci delle città rivierasche della Provincia, assieme ai quali nei prossimi giorni avremo modo di presentare nuove iniziative di sensibilizzazione ambientale».
«Lo stato degli impianti di depurazione di Barletta ma anche degli altri centri della provincia, accomunati da irregolarità e, dunque, impossibilità di compiere come si deve la depurazione dei reflui prima che siano scaricati a mare, è noto e lo è da tempo. Eppure, ogni anno, tale stato di cose, in estate diventa una emergenza, come se non lo fosse pure negli altri nove mesi, durante i quali ci si dimentica che Barletta è una città costiera, nella quale pure si pesca e si vende il pesce locale, che pure viene acquistato e mangiato. Quest'anno, poi, il passaggio di Goletta Verde ha suggellato i sospetti dei più». E' l'intervento del consigliere regionale Franco Pastore.

«Per anni, non sono bastate le segnalazioni e le denunce sul Canale H e sul suo stato, sul fetore che emana e lo scempio che ha compiuto squarciando la spiaggia in due? L'Arpa non compie prelievi su quel tipo di canali. Essendo, per definizione, un canale per le acque meteoriche, lì dentro "doveva" scorrerci acqua piovana. E gli scarichi, o i reflui che vi confluiscono ogni volta che piove? Per non parlare delle alghe in putrefazione sulla sua superficie.

Sono d'accordo con il sindaco, Pasquale Cascella, quando dice che bisogna "affrontare decisamente tutte le cause di rischio per il nostro mare". Bisogna trovare le risorse per i giusti rimedi, aggiungo io. Sono almeno tre anni che è in ballo il progetto per l'impianto di affinamento dei reflui, un progetto che, fra l'altro, è in una fase avanzata. Eppure, nonostante proclami e annunci ottimistici, quell'impianto, la cui attivazione prevedeva anche il potenziamento del depuratore, non è mai partito. Se a questa nostra città si vuole dare un futuro, l'unico possibile è quello legato alle sue risorse, che sono la terra e il mare. A esse dobbiamo tornare e ai loro prodotti, coniugando un ambiente sano e godibile che possa favorire turismo, lavoro e crescita».