Il No per il referendum di ottobre si fa sentire anche a Barletta
«Vogliamo difendere i principi della Costituzione»
giovedì 11 febbraio 2016
12.32
Martedì sera scorso a Barletta, nella sala di un noto pub del centro si è svolta la prima riunione organizzativa per far nascere, anche nella nostra città, il "Comitato per il NO" al sostanziale cambiamento della Costituzione Italiana partorito dal Parlamento, a maggioranza, ed ormai alle battute finali. Diamo pubblicazione al comunicato giuntoci dal gruppo organizzatore:
"Si apre, quindi, lo scenario di un referendum che metterà nelle mani dei cittadini la decisione finale. A questo primo incontro erano presenti numerosi cittadini di varie età, attività lavorativa e impegno sociale. Antonio Matera e Carmine Doronzo nella loro introduzione hanno illustrato i motivi dell'incontro e le preoccupazioni che lo stravolgimento della Costituzione in atto partorirà una "Costituzione deforme". Sono seguiti gli interventi liberi dei presenti, tra gli altri quelli degli ex sindaci Raffaele Fiore e Nicola Maffei e di Luigi Pannarale (docente universitario di Sociologia del Diritto). In un confronto vivace, competente, in cui non sono mancati i contributi dei giovani, si è parlato della nostra Carta Costituzionale e dei suoi principi fondanti di democrazia, libertà, giustizia sociale, dignità della persona, nata dall'impegno e dal sacrificio di tantissimi italiani ed italiane nel corso della Resistenza al nazifascismo.
Oggi, confortati dalla previsione di una ricca stagione referendaria che non trascurerà temi ambientali e sociali, siamo consapevoli dell'importanza di un rinnovato impegno civile che contrasti il reiterato attacco ai principi costituzionali. Tale attacco mira ad indebolire la rappresentanza democratica a tutto vantaggio di una malintesa governabilità, ma che di fatto consegna il potere nelle mani di pochi. In vista del referendum ci siamo proposti di convocare tutti i cittadini sensibili e decisi ad impegnarsi in prima persona per costituirsi in un Comitato Referendario aderente al Coordinamento Democrazia Costituzionale. Il fine è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica (nella nostra Città e nel territorio della provincia), oggi largamente e pericolosamente inconsapevole del significato e dei contenuti del processo di riforme istituzionali in atto, e promuovere un dibattito politico che consenta la partecipazione di tutti i cittadini e faccia avanzare la consapevolezza della posta in gioco per gli anni futuri.
Vogliamo vincere questa nuova battaglia non per spirito di conservazione ma per custodire quei grandi principi per i quali molti, tanti, hanno pagato con la vita".
"Si apre, quindi, lo scenario di un referendum che metterà nelle mani dei cittadini la decisione finale. A questo primo incontro erano presenti numerosi cittadini di varie età, attività lavorativa e impegno sociale. Antonio Matera e Carmine Doronzo nella loro introduzione hanno illustrato i motivi dell'incontro e le preoccupazioni che lo stravolgimento della Costituzione in atto partorirà una "Costituzione deforme". Sono seguiti gli interventi liberi dei presenti, tra gli altri quelli degli ex sindaci Raffaele Fiore e Nicola Maffei e di Luigi Pannarale (docente universitario di Sociologia del Diritto). In un confronto vivace, competente, in cui non sono mancati i contributi dei giovani, si è parlato della nostra Carta Costituzionale e dei suoi principi fondanti di democrazia, libertà, giustizia sociale, dignità della persona, nata dall'impegno e dal sacrificio di tantissimi italiani ed italiane nel corso della Resistenza al nazifascismo.
Oggi, confortati dalla previsione di una ricca stagione referendaria che non trascurerà temi ambientali e sociali, siamo consapevoli dell'importanza di un rinnovato impegno civile che contrasti il reiterato attacco ai principi costituzionali. Tale attacco mira ad indebolire la rappresentanza democratica a tutto vantaggio di una malintesa governabilità, ma che di fatto consegna il potere nelle mani di pochi. In vista del referendum ci siamo proposti di convocare tutti i cittadini sensibili e decisi ad impegnarsi in prima persona per costituirsi in un Comitato Referendario aderente al Coordinamento Democrazia Costituzionale. Il fine è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica (nella nostra Città e nel territorio della provincia), oggi largamente e pericolosamente inconsapevole del significato e dei contenuti del processo di riforme istituzionali in atto, e promuovere un dibattito politico che consenta la partecipazione di tutti i cittadini e faccia avanzare la consapevolezza della posta in gioco per gli anni futuri.
Vogliamo vincere questa nuova battaglia non per spirito di conservazione ma per custodire quei grandi principi per i quali molti, tanti, hanno pagato con la vita".